MacBook Pro 15 Retina Display, nuovi orizzonti per i portatili Apple

Per Apple è tempo di una nuova generazione di portatili: senza unità ottica, ad elevate prestazioni e con schermo ad elevatissima definizione. Pioniere di questo concept è il nuovo MacBook Pro 15 Retina Display proposto ad un prezzo, quello dell'esclusività, decisamente elevato
di Andrea Bai pubblicato il 09 Agosto 2012 nel canale AppleApple
Autonomia operativa con batteria
Nonostante lo spessore sia, come abbiamo visto nelle pagine precedenti, ben contenuto, l'assenza dell'unità ottica consente ad Apple di avere a disposizione un notevole spazio interno per l'installazione di una batteria particolarmente capiente inserendo una unità ai polimeri di litio da x celle per ben 95Wh e un'autonomia dichiarata fino a 7 ore.
Le indagini sul comportamento della batteria sono state condotte impiegando tre differenti tipologie di test (in questo caso condotte sia in ambiente Windows tramite Boot Camp, sia in ambiente Mac OS X), per le quali è comune l'impostazione della luminosità dello schermo pari a 60 nits (o il livello di luminosità superiore più vicino a questo valore accessibile dal controllo di luminosità del notebook) e selezionando la modalità di risparmio energetico nel funzionamento con batteria. In ambiente Windows abbiamo inoltre inoltre impostato il livello di percentuale di autonomia più basso possibile prima che il notebook vada automaticamente in modalità standby: si tratta di un valore che può variare a seconda delle scelte sviluppate dal produttore e non è possibile superare quanto preimpostato dal produttore. Nel caso di MacBook Pro 15 Retina Display il valore minimo selezionabile è pari al 1%.
Il primo test è quello classico per le analisi di batteria eseguite da Hardware Upgrade: si tratta di un test di navigazione web con uno script preimpostato, con alcune pagine contenenti operazioni di scroll, altre con video riprodotti in automatico e tempi di pausa variabili da pochi secondi sino a 2 minuti. Un test di questo tipo simula l'autonomia media del notebook quando viene utilizzato per la navigazione web, non solo di pagine ma anche di contenuti video.


La batteria da 95Wh presente sul sistema è di gran lunga quella più capiente tra i sistemi messi a confronto e permette al portatile di far segnare interessanti risultati, con autonomia superiore alle sei ore in ambiente Mac e alle cinque ore in ambiente Windows. Come vediamo l'efficienza risulta essere inferiore a quella degli altri modelli a confronto, ma bisogna ricordare che il sistema è equipaggiato con processore con TDP di ben 45W. La differenza di comportamento tra ambiente Windows ed ambiente Mac è riconducibile all'impossibilità, nel primo caso, di utilizzare la GPU integrata nel processore (Boot Camp la rende invisibile al sistema), cosa che invece avviene in ambiente OS X grazie ad un meccanismo di switching automatico.


Il secondo test è quello di riproduzione video: utilizzando il software Media Player Classic (VLC nel caso di Mac OS X) abbiamo riprodotto un film Divx in standard definition in loop sino all'esaurimento delle batterie, collegando al notebook delle cuffie e portando il volume al massimo.
Il comportamento ricalca quanto evidenziato nel caso del primo test, con i rapporti di forza grossomodo rispettati. Anche in questo caso ci troviamo dinnanzi a risultati di tutto rispetto, con autonomia in grado di giungere fino a quasi le sei ore in ambiente Mac OS X. Confermati i valori di efficienza, con risultato simile a quanto riscontrato con il precedente test.


Il terzo test è quello di idle: il notebook è stato lasciato acceso, con display sempre attivo alla luminosità preimpostata e wireless collegata, calcolando il tempo trascorso prima dell'arresto del sistema. Si tratta di uno scenario più teorico che pratico in quanto identifica la massima autonomia ottenibile con il notebook impostando una luminosità costante.
Il test in idle mostra quale sia la potenzialità complessiva del notebook quando alimentato a batteria. Vediamo che il MacBook Pro Retina è in grado di arrivare ad un'autonomia operativa di quasi dodici ore in ambiente OS X, mentre invece si ferma a poco meno di sette ore in ambiente Windows. In questo caso, oltre alla già citata differente gestione del controller video, è evidente come il sistema operativo Mac OS X operi una gestione molto più accorta delle risorse a disposizione, in maniera tale da massimizzare il più possibile l'autonomia operativa del sistema.