Viv, nuovo assistente virtuale rivoluzionario dai creatori di Siri

Dai creatori di Siri potrebbe arrivare una nuova tecnologia di intelligenza artificiale in grado di rispondere a richieste più complesse rispetto agli assistenti virtuali di oggi
di Nino Grasso pubblicata il 05 Maggio 2016, alle 11:41 nel canale TelefoniaI co-fondatori di Siri, la società che ha dato vita all'assistente virtuale poi introdotto su tutti i dispositivi iOS, stanno per dimostrare un nuovo progetto basato sull'intelligenza artificiale. Dag Kittlaus e Adam Cheyer stanno per lanciare ufficialmente Viv, un bot più avanzato di Siri in grado di portare a compimento anche incarichi complessi emulando il comportamento e la base di competenze che può avere un assistente in carne ed ossa.
Viv può ad esempio prenotare una cena e acquistare i biglietti del cinema in risposta ad una sola query, il tutto facendo un'analisi dei prezzi in ricerca di offerte convenienti oppure offrendo suggerimenti se i posti al cinema o al ristorante sono esauriti. Per compiere la stessa operazione con Siri è necessario impartire più ordini e in seguito interagire con lo smartphone, cosa che comporta un notevole dispendio di tempo in più rispetto al nuovo Viv.
Della nuova tecnologia ha parlato il Washington Post, che ha fatto l'esempio di un ordine al ristorante in cui tutte le operazioni, come ad esempio la scelta di guarnizioni e contorni, sono state effettuate senza avere la necessità di lasciare l'applicazione. Questo è possibile grazie all'integrazione con le applicazioni di terze parti (grande mancanza di Siri) come Uber, Florist One, SeatGuru, ZocDoc e Grubhub, in maniera molto simile ad Alexa, l'assistente dei prodotti Amazon.
È naturale che grossa parte del successo di Viv sarà relativa al coinvolgimento di realtà di terze parti. Viv è attualmente in trattative con altre società e potenziali partner, in modo da portare la tecnologia anche su altri dispositivi, come automobili e televisori. L'obiettivo di Viv, secondo Kittlaus, è quello di offrire un modo di interagire con il bot in maniera naturale, anche in occasione di conversazioni più complesse rispetto ad una semplice richiesta estremamente specifica.
Si tratta di un obiettivo che i due co-fondatori di Viv si pongono sin dalla creazione di Siri, con la sua evoluzione che pare sia stata frenata da Steve Jobs dopo l'acquisizione da parte di Apple: "Steve aveva alcune idee sulla prima versione che non era in linea con tutte le cose che stavamo sviluppando", ha dichiarato Kittlaus. Quello dell'intelligenza artificiale è un ramo affascinante su cui più o meno tutti stanno puntando, anche se ad oggi è ancora molto, forse troppo, semplice riconoscere le macchine dagli esseri umani, soprattutto durante una conversazione naturale.
Google usa da tempo algoritmi di machine learning sfruttandoli in varie tipologie di prodotto: sul motore di ricerca, sui vari servizi (ad esempio Google Maps o anche Gmail) e sfrutta la capacità di apprendimento del software per migliorare l'efficacia della sua automobile a guida autonoma. Dall'altra parte troviamo anche colossi come NVIDIA, interessatissima sulle possibilità date dal deep learning in ambito automotive, e Facebook, che recentemente ha reso i bot di Messenger disponibili per tutti gli utenti del servizio.
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