Un tipico lavoro cinese: il manipolatore di classifiche di App Store in foto
Sembra un pianista, i cui tasti del proprio strumento sono in realtà smartphone. Una foto virale (fake?) mostra chi di mestiere non fa altro che manipolare le classifiche su App Store
di Nino Grasso pubblicata il 06 Febbraio 2015, alle 17:01 nel canale TelefoniaApple
Una foto di una donna cinese seduta di fronte a quella che sembrerebbe una serie di iPhone 5C è diventata virale nelle scorse ore, dopo essere stata pubblicata da una fonte cinese. La foto non è stata accompagnata da molti dettagli, tuttavia i media asiatici confermano che si tratta di una professionista al lavoro in un'azienda di "manipolazione dei ranking" su App Store.
Parliamo di una pratica volta a dare priorità di visualizzazione a specifiche app sugli store virtuali, in modo che queste risultino fra le più scaricate e riescano ad entrare fra i trend del momento. Una pratica naturalmente scorretta, volta a portare un'app specifica nelle posizioni più alte delle classifiche e, probabilmente, neutralizzare il fenomeno delle "app zombie", ovvero quelle applicazioni che hanno sostanzialmente visibilità zero, e non possono essere trovate se non con una ricerca diretta.
La professionista al "tavolo degli smartphone" gestisce di fatto un numero molto elevato di dispositivi, installando e disinstallando i vari software in modo da incrementare considerevolmente il numero delle installazioni. Un "favore" che queste aziende fanno agli sviluppatori sotto lauto compenso, naturalmente: si parla di 11.200 dollari per entrare nella Top Ten, mentre per rimanere fra le prime dieci posizioni sono necessari 65.000 dollari a settimana.
La foto originale è apparsa su Weibo (sostanzialmente il Twitter cinese) con la didascalia "Un impiegato lavora duramente nella manipolazione delle classifiche su App Store", tuttavia è difficile stabilire il reale livello di affidabilità della fonte. Apple ha cercato di prevenire l'uso di bot per la generazione delle singole installazioni, tuttavia se queste avvengono manualmente sono ben ridotti i mezzi a disposizione delle varie società.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infono, è proprio questa la cosa su cui fanno leva queste pratiche di manipolazione delle classifiche: gli store contano i download (che poi è il numero con cui quantificano il loro successo l'uno con l'altro), di conseguenza non è mai stato introdotto una regola per cui un secondo download che avviene dalla stessa coppia smartphoneID + userID venga non conteggiato, a loro conviene, entro certi limiti, che venga conteggiato
perché? voi mettete dei bot che vanno a guardare certi siti in continuazione? cioè, è pacifico che uno voglia piazzare piu alto un sito nei confronti della concorrenza, ma qui "stia-vamo" parlando di strumenti di ranking dedicati al pubblico, non alle aziende...
Apple parla di fatturato, ma alla base del concetto dell'articolo, c'è il fatto che la classifica dello store è data dal numero di download, non dal numero di terminali dove avviene l'installazione, e neppure dal fatturato di una app. A chi produce app interessa avere visibilità per poi avere fatturato, quindi come per la pubblicità, sono disposti a pagare...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".