Nasce il progetto Phonebloks, il primo smartphone modulare

Nasce il progetto Phonebloks, il primo smartphone modulare

Uno dei maggiori problemi degli attuali smartphone è legato alla scarsa riparabilità e alla impossibilità di aggiornare i componenti singolarmente, Phonebloks è un progetto che cerca di risolvere questi problemi

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Telefonia
 

I ragazzi di Phonebloks pensano che ci siano una serie di importantissimi problemi nella struttura degli smartphone odierni. Prima cosa, si rompono troppo facilmente e una volta rotti non resta che buttarli, con un conseguente spreco di materia prima e accumulo di rifiuti. Secondo, non sono facilmente riparabili. E infine, i componenti non possono essere aggiornati singolarmente.

È nata proprio da queste considerazioni l'idea di Phonebloks, una start-up che potrebbe aver trovato una soluzione a tutti questi problemi.

L'idea è quella di creare uno smartphone completamente modulare, in modo che qualsiasi componente, sia esso il display, la fotocamera, il flash, la CPU, la GPU, la memoria e qualsiasi altro pezzo del telefono, siano separati in blocchi ben distinti ma tutti attaccati ad una stessa scheda madre.

Questo tipo di design dovrebbe permettere una sostituzione molto più semplice dei componenti e di conseguenza alzare di molto il tasso di riparabilità della soluzione oltre che, ovviamente, permettere una profonda personalizzazione del proprio smartphone.

Si tratta di una idea indubbiamente interessante ma che necessita di supporto finanziario per essere avviato e di un supporto social per far conoscere il progetto ad un pubblico il più ampio possibile. Il lancio del progetto è previsto su Thunderclap prima del prossimo lunedì.

28 Commenti
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recoil11 Settembre 2013, 16:43 #1
molto interessante finalmente qualcuno ci prova!

l'ideale sarebbe avere un telefono con un buon display e ogni tanto cambi la batteria e aggiorni la scheda logica così hai un prodotto sempre innovativo cambiando solo parte dell'hardware
dobermann7711 Settembre 2013, 16:48 #2
Mah, la cosa mi ha ricordato immediatamente MXM, per aggiornare la grafica sui portatili. Quanti lo hanno fatto?

La modularità suona bene, ma deve avere prezzi molto bassi (se un modulino viene a costarti 50 euro gia' la cosa puzza).
Inoltre, non credo che l'ottimizzazione dello spazio sia la medesima,
magari per un phablet puo' funzionare.
qboy11 Settembre 2013, 16:50 #3
e poi le grosse aziende come samsung e apple come ci guadagnano? mah
dimenticate che un iphone costa sui 300$ e ve lo vendono a 700€ minimo.. per favore. ah e non che samsung sia diversa
demon7711 Settembre 2013, 16:54 #4
Opinione mia: una cacata pazzesca e un percorso ricco di ostacoli per un guadagno ridicolo.

Un sistema modulare di questo tipo va incontro problemi di vario tipo legati al software che deve adattarsi a tantissime configurazioni.. molto più tosto di una rom fatta ad hoc per un determinato dispositivo.

Ho pesanti dubbi sul design e soprattutto sulla solidità complessiva di questo "lego". Ricoriamo che è un dispositivo in uso 24-7 esposto ad umidità, polvere colpi e via dicendo.

Considerando usura (vedi punto sopra) e progresso di questi sistemi uno smartphone diventa ferraglia in non più di tre anni, il vantaggio di sto attacca e stacca è quasi nullo.. alla fine comunque butti via tutto per naturale usura.

I cell di oggi sono ottimi ed abbondanti sotto ogni aspetto anche su modelli di fascia medio-bassa.. chi piò essere attratto da una soluzione simile considerandone un costo comunque non molto concorrenziale credo.
acerbo11 Settembre 2013, 16:55 #5
Ogni volta ste boiate non vedono mai la luce e se la vedono non le caga nessuno, perché il consumatore medio ha bisogno di un prodotto nuovo per soddisfare la sua sete di consumismo.
TheZeb11 Settembre 2013, 17:01 #6
il telefono della Lego... bella però l'idea
inited11 Settembre 2013, 17:03 #7
Mmm, la vedo molto male per un mare di motivi...non ultimo il fattore nicchia ultraristretta.
jined11 Settembre 2013, 17:31 #8
Idea dinamica, peccato che non tenga conto della scala di evoluzione dei nanometri, della riduzione dei connettori, del concetto di bus principale e del concetto di design.

Quattro elementi chiave di importanza rilevante.

La scala tende COMUNQUE a ridursi da modello a modello, il bus generale con cui i moduli dialogherebbero, in genere progredisce verso frequenze più alte, che porterebbero inevitabilmente a sostituire l'intera struttura, poi per quanto intelligente possa essere il concetto, la gente dovrebbe tenersi sempre lo stesso quadrato.. e la gente, spesso, quando compra un cellulare, PRIMA compra un bene di consumo emozionale dal punto di vista del DESIGN E DEL LOOK...e poi va a vedere effettivamente cosa può fare.

Peccato.. però l'idea della possibilità di cambiare qualche modulino, come cpu, ram o gpu di un cell tradizionale non è per niente malvagia.

Ma già c'è chi ci ha pensato ed ha abrogato per ovvie ragioni di mercato.

la gente..la gente..LA GENTE.. queste innovazioni partono tutte dal presupposto sbagliato che LA GENTE, sia sempre disposta a fare le cose più efficienti, sensate, logiche, enviromental friendly e funzionali... non dal fatto che la [U]maggior parte[/U] della gente, in primis, pensa a ciò che piace, che è bello, che fa figo, che va di moda, che gli da soddisfazione e se ne fotte di tutto il resto.

Altrimenti gireremmo tutti in Panda... piuttosto che, chi con un Suv da 5 tonnellate da centomila euro, chi con una macchina di cartone a scorregge che fa po-po-po e costa diecimila euro.
fracama8711 Settembre 2013, 17:45 #9
Oltre ai già citati problemi hardware e software... fare un prodotto del genere aumenta terribilmente i costi, se ci aggiungete che ne venderebbero pochi per i motivi suddetti da jined (a cui aggiungo il fatto che non è di marca...) non è un progetto conveniente dal punto di vista economico.

Forse ne gioverebbe l'ambiente, ma a pensarci bene mentre un telefono vecchio si può rivendere e può continuare la sua "vita" con un modulo usato non puoi farci nulla, nel migliore dei casi finità reciclato!
Emilio GTX11 Settembre 2013, 17:52 #10
La trovo un'idea affascinante,sarebbe un prodotto adatto ad una popolazione evoluta e spero veramente che nasca qualcosa da questo progetto. Bisogna mettersi nella testa che il consumismo e lo spreco che ci accompagna da un sacco di tempo deve finire, avete mai sentito parlare di ecological footprint? Basterebbe poter cambiare cpu e ram a molti smartphone (per quel che servono) per farli durare il doppio del tempo ed evitare montagne di rifiuti pericolosi e costosi da smaltire. Il problema è veramente la gente.

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