Gigabyte verso i mercati emergenti

La compagnia taiwanese ha espresso l'intenzione di voler rafforzare la propria presenza nei mercati emergenti come India e Russia
di Andrea Bai pubblicata il 07 Gennaio 2006, alle 16:14 nel canale Schede Madri e chipsetGigabyte
Richard Ma, vicepresidente esecutivo di Gigabyte Technology, ha dichiarato che nel corso del 2006 la compagnia ha intenzione di rafforzare la presenza dei prodotti a proprio marchio nei mercati emergenti quali India, Russia e Sud America.
Gigabyte prevede inoltre di adeguare tutta la produzione alle direttive RoHS sancite dall'Unione Europea entro il primo trimestre dell'anno. In aggiunta alle linee di prodotti commercializzati a proprio marchio, Gigabyte terrà ancora stretti contatti OEM con Acer, smentendo una voce di corridoio circolata recentemente che voleva terminato l'accordo di collaborazione tra i due colossi.
Le schede madri destinate ad Acer hanno contribuito per un terzo circa delle consegne OEM effettuate da Giganyte nel corso dell'anno appena concluso. L'intero segmento OEM costituisce invece il 30% delle consegne di schede madri della compagnia, che dovrebbero raggiungere i 16 milioni di unità
Nella metà dello scorso mese di Dicembre la compagnia ha inoltre annunciato un piano di investimento di 50 milioni di dollari per il proprio stabilimento di produzione situato a Ningbo, in Cina, per espandere la capacità produttiva di schede madri e realizzare nuove linee produttive per l'assemblaggio dei sistemi e la realizzazione di chassis.
Fonte: Digitimes
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChiunque investirebbe 50 milioni di dollari in un posto dove ogni anno sfornano milioni di ingegneri (Cina), piuttosto che in un altro dove l'università e la ricerca sono in grande crisi (Italia)
Evidentemente in questo momento dalle nostre parti non vedono le prospettive adatte...
Chiunque investirebbe 50 milioni di dollari in un posto dove ogni anno sfornano milioni di ingegneri (Cina), piuttosto che in un altro dove l'università e la ricerca sono in grande crisi (Italia)
Evidentemente in questo momento dalle nostre parti non vedono le prospettive adatte...
Più che un futuro (che qui hanno contribuito ad uccidere proprio loro fuggendo con le loro industrie), direi che vanno dove vedono minori costi di produzione.
Non a caso scelgono più la Cina che la Russia per produrre, il discorso del mercato emergente cinese poi è solo una conseguenza dell'aumento della manodopera.
In Russia e in India il mercato è pure in ascesa, ma per motivi differenti da quelli meramente produttivi quasi esclusivi della grande fabbrica del pianeta che è la Cina.
Quoto.
x melomanu
Forse dell'estremo oriente, i migliori ing dell'asia e del mondo nel campo IT sono gli indianiAd ogni modo vanno in cina perché produrre una qualsiasi cosa lì costa molto meno per via della manodopera sfruttata fino all'osso... senza parlare delle condizioni di vita di quelle persone.
Inoltre e' laggiu' il mercato piu' in espansione, qua da noi molti hanno gia' il
loro computer sopra il gigahertz da usare in ambito office e non lo cambieranno per parecchio
tempo....
Il vero nostro problema samo solamente noi stessi
^__^'
Poveri noi!
Comunque ricordiamoci una cosa importante.
Noi stamo bene, i paesi sottosviluppati e/o emergenti no.
Il vero modo di distribuire la ricchezza tra tutti è che tutti lavorino e guadagnino (in modi onesti).
Possibilmente che loro vendano a noi e noi a loro.
Ciao
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