Schede video per svelare le password?

Brevettata una tecnica che utilizza le schede video per accelerare i tempi necessari alla scoperta delle password
di Roberto Colombo pubblicata il 25 Ottobre 2007, alle 12:30 nel canale SicurezzaQuello del 'cracking' delle password è un mercato fiorente che non conosce sosta ed è terreno di eterna sfida tra gli sviluppatori di algoritmi di protezione e quelli che cercano di superarli.
New Scientist Tech riporta di una nuova arma a disposizione di questi ultimi, le schede video. A quanto pare Elcomsoft, un'azienda cona base a Mosca, in Russia, ha presentato un brevetto per una tecnica che permette di utlizzare le potenzialità degli acceleratori grafici per diminuire il tempo necessario a scoprire le password.
Quelle più difficili da scoprire (tra cui la fonte mette quelle utilizzate per il log-on di Vista) a volte richiedono mesi di calcoli, ma la nuova tecnica potrebbe cambiare le cose, e di molto. L'ausilio di una scheda video nVidia GeForce 8800 Ultra ha infatti portato a un beneficio evidente, riducendo di ben 25 volte il tempo necessario per scoprire una password, passato dall'ordine di grandezza dei mesi a quello dei giorni.
Per capire il principio di funzionamento riportiamo la stessa citazione riportata dalla fonte: "A [normal computer processor] would read the book, starting at page 1 and finishing at page 500, a GPU would take the book, tear it into a 100,000 pieces, and read all of those pieces at the same time".
La notizia potrebbe generare forte allarme ma bisogna tenere presente che servizi importanti, ad esmpio banche e commercio online, utilizzano più di una password e i dati privati sempre più spesso oltre alla password di accesso al sistema vedono sistemi di crittografia a baluardo di protezione.
120 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon crackano pc ma algoritmi di crittografia, vengono studiati per scoprirne i punti deboli e le possibile falle, in questo modo li rendono migliori non credi?
tentativo andato male introduce un ritardo di 1 secondo che raddoppia per
ogni ulteriore tentativo fallito fatto nella stessa giornata.
(dopo 14 tentativi servono 20 minuti, più di una 20ina di tentivi
"a caso" al giorno non si posson fare).
Se le banche non sono manco arrivate a questo allora farebbero bene
ad assumere dei veri esperti e non dei raccomandati.
Fuffa, questo vale solo per i sistemi progettati male.
Per quelli fatti bene bastano i tipici 6 caratteri alfanumerici
(per esempio quelli che chiede UNIX).
Poi tu vedi la cosa solo da un punto di vista, a me ad es è capitato più volte di risparmiare parecchio tempo facendo il bruteforce di una password (nel caso specifico la password di un id di Lotus Notes) con un software apposito che non creare da zero un nuovo utente e settare tutti gli accessi necessari.
Le tematiche di sicurezza non possono essere ridotte a una semplice password, qui sta il problema
Ecco appunto, quello che hanno sempre fatto i coprocessori.
Complimenti al femtocefalo di turno dell'ufficio brevetti, non era facile accettare una cosa simile. Neanche negli USA.
Per chi crea allarmismi: sono richieste decine di anni per portare a termine un attacco esaustivo su una chiave aes 256 bit, utilizzando una gpu il tempo scenderebbe a qualche anno. Direi che si può stare abbastanza tranquilli, non trovate? Non tutti gli algoritmi sono deboli come quelli che utilizza la MS in windows...
Edit: nel frattempo che postavo avete scritto una pagina intera
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