Microsoft: "Chi vuole rubare, rubi Windows"
Curiosa affermazione controtendenza di Jeff Raikes, Microsoft business group president, secondo il quale la pirateria aiuterebbe alla lunga Microsoft in una assetto base che permette alla società di dominare sul mercato.
di Marco Giuliani pubblicata il 17 Marzo 2007, alle 09:12 nel canale SicurezzaMicrosoftWindows
Queste le parole di Jeff Raikes, Microsoft business group president, secondo il quale la pirateria, in qualche maniera, finisce per favorire il colosso americano perché spinge poi a comprare il software.
"Se si sta per rubare qualcosa, vogliamo che sia il nostro prodotto piuttosto che quello di qualcun altro" ha dichiarato Raikes al Morgan Stanley Technology Conference tenutasi a San Francisco.
L'affermazione di Raikes sembrebbe entrare in conflitto con l'immensa manovra antipirateria portata avanti da Microsoft, attraverso il famigerato programma Windows Genuine Advantage. In realtà, però, non è poi così dannosa la cosa. In America circa 20/25% del software è illegale.
"Noi capiamo che in realtà quello che conta alla fine è quanti pc hanno installato Windows e stanno utilizzando il nostro prodotto. Quello che tentiamo di fare è convertirli poi a licenziare legalmente il software" ha dichiarato Raikes.
Sebbene Microsoft non ha intenzione di alleggerire la propria campagna antipirateria, Raikes ha confermato che sarebbe contro gli interessi della Microsoft attaccare violentemente i pirati facendoli convertire ad altri prodotti alternativi.
"È necessario colpire per convincerli a comprare una licenza regolare, ma non così forte da convincerli a provare sistemi alternativi, perdendo così l'assetto che è la cosa fondamentale", ha infine dichiarato Raikes.
Fonte: The Register
332 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' chiaro il riferimento al timore nei confronti di Linux. L'utente avanzato tutto sommato paragonando Linux gratis ad un Windows gratis (pirata) potrebbe scegliere ancora Windows. Ma se si trovasse di fronte all'impossibilità di piratare Windows allora sarebbe quasi certo che sceglierebbe Linux.
Quello che dovremmo tutti cercare di fare (me compreso!!) è sforzarci di usare Linux (e l'open source in generale) anche adesso. Più gente lo usa maggiore è la velocità con cui viene sviluppato, e con esso tutte le applicazioni.
In ogni caso dobbiamo ringraziare l'intera comunità dell'open source mondiale che, senza prendere un Euro, ha piegato Microsoft ad ufficializzare queste considerazioni.
- la pirateria porta, in certi casi ed in certi volumi, economie di rete;
- i profitti che MS ottiene da Windows sono così elevati (a causa dei margini elevatissimi) che le consentono di sopportare tranquillamente il fenomeno della pirateria;
- MS è un monopolista e come tale si comporta.
Io mi chiedo alla luce di molte considerazioni che si fanno in questo forum riguardo Linux e l'open source... ma la concorrenza dov'è?
Dov'è il software in grado di spingere aziende verso una migrazione di piattaforma che sia uniforme?
Linux certamente è una alternativa (parziale) a Windows, ma un concorrente non dev'essere solo una alternativa, deve consentire di farmi fare TUTTO quello che faccio con Windows IMHO.
Uniformassero il codice, uniformassero il C++ che cambia compilatore ogni 5 giorni, uniformassero i programmi... come dite? Non sarebbe più Linux, vero?
Se lo spirito di Linux è questo, come io credo, allora non c'è intenzione reale di competere con Windows, ma sperano semplicemente che le persone imparino ad usarlo... ma la gente comune questo non lo farà mai, per molte ragioni di cui una su tutte è che la gente non usa il pc per usare il SO, ma per usare i programmi.
Se restringi il mercato ad un certo tipo di consumatori (che usano pc e non MAC e che non sono utenti avanzati in grado di passare a Linux), che poi rappresentano almeno il 60-70% del mercato mondiale degli OS, lo è eccome.
P.S. Ma non è incitamento a delinquere questo ? Paragonabile alla condivisione di File protetti su P2P
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