Microsoft: "Chi vuole rubare, rubi Windows"

Curiosa affermazione controtendenza di Jeff Raikes, Microsoft business group president, secondo il quale la pirateria aiuterebbe alla lunga Microsoft in una assetto base che permette alla società di dominare sul mercato.
di Marco Giuliani pubblicata il 17 Marzo 2007, alle 09:12 nel canale SicurezzaMicrosoftWindows
332 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo mi chiedo alla luce di molte considerazioni che si fanno in questo forum riguardo Linux e l'open source... ma la concorrenza dov'è?
Dov'è il software in grado di spingere aziende verso una migrazione di piattaforma che sia uniforme?
Linux certamente è una alternativa (parziale) a Windows, ma un concorrente non dev'essere solo una alternativa, deve consentire di farmi fare TUTTO quello che faccio con Windows IMHO.
Uniformassero il codice, uniformassero il C++ che cambia compilatore ogni 5 giorni, uniformassero i programmi... come dite? Non sarebbe più Linux, vero?
Se lo spirito di Linux è questo, come io credo, allora non c'è intenzione reale di competere con Windows, ma sperano semplicemente che le persone imparino ad usarlo... ma la gente comune questo non lo farà mai, per molte ragioni di cui una su tutte è che la gente non usa il pc per usare il SO, ma per usare i programmi.
Tutto quello che dici tu è giusto dal mio punto di vista però sottovaluti una cosa...se windows è quello che è attualmente è anche frutto di politiche come quella palesata nell'articolo che a mio parere è molto scorretta politicamente. Praticamente hanno incitato alla pirateria (ovviamente impunemente) affinchè i loro guadagni non calino. Un qualsiasi utente di Microsoft dopo queste affermazioni dovrebbe prendere togliere tutti i prodotti di microsoft e mandarli a quel paese per la scarsa serietà che hanno!!!
Ma dove si è mai vista una cosa del genere mi chiedo io??E' come se la tre avesse detto comprate i miei telefoni sbloccateli ma l'importante è che siano quelli marchiati 3.E' assurdo!!!
Sarebbe il secondo video piu popolare della MS dopo la schermata blu di win98.
Spero si rendano conto che hanno fatto una dichiarazione pesante, se fossi una nazione che spende fiori di quattrini controlo la lotta alla pirateria e all'illegalità non ci penserei su due volte a citare la MS in giudizio per fomentazione alla illegalità.
Io mi chiedo alla luce di molte considerazioni che si fanno in questo forum riguardo Linux e l'open source... ma la concorrenza dov'è?
Dov'è il software in grado di spingere aziende verso una migrazione di piattaforma che sia uniforme?
Linux certamente è una alternativa (parziale) a Windows, ma un concorrente non dev'essere solo una alternativa, deve consentire di farmi fare TUTTO quello che faccio con Windows IMHO.
Uniformassero il codice, uniformassero il C++ che cambia compilatore ogni 5 giorni, uniformassero i programmi... come dite? Non sarebbe più Linux, vero?
Se lo spirito di Linux è questo, come io credo, allora non c'è intenzione reale di competere con Windows, ma sperano semplicemente che le persone imparino ad usarlo... ma la gente comune questo non lo farà mai, per molte ragioni di cui una su tutte è che la gente non usa il pc per usare il SO, ma per usare i programmi.
Concordo sul fatto che Linux per diventare una vera alternativa dovrebbe uniformare alcune caratteristiche di base, ma il vero problema sta nel fatto che produttori di software e hardware non investono su Linux.
Secondo me c'è moltissima ingnoranza tra i produttori di software sull'open source (soprattutto a livello manageriale).
Una soluzione sarebbe che chi produce un dato software si impegni scegliendo una data distribuzione per cui "certifica"; quindi poi contribuirà di riflesso al sostegno e sviluppo (senza interferire però
Il fatto è che produrre software per Linux prevede una fase di testing e sviluppo nettamente piu lunga rispetto a windows; poichè non tutti i sistemi hanno tutti i pacchetti installati..al che basterebbe includerli nell'installazione del software stesso..
Superato lo scoglio delle software/hardware house andrà meglio.
Addio MS, se avevo dubbi sul passare definitivamente a linux dopo Vista adesso non ne ho piu.
D'altro canto è impensabile e ipocrita pretendere che le software house che fanno questo LAVORO (notare la parola lavoro) rinuncino ai guadagni derivati da una permanenza più o meno duratura sul mercato.
Cioè se io sviluppo un programma in C++ utilizzando un compilatore tipo GCC 3.4.2, è impensabile che 2 giorni (dico per dire, può essere anche 1 anno) dopo tutte le distribuzioni Linux usino il (per dire) 4.0.0.
Il mio investimento viene a mancare, il mio investimento deve poter fruttare e darmi ulteriore denaro per re-investire in futuro.
Personalmente non sono così sicuro che l'opensource sia l'alternativa al software così come le persone l'hanno sempre inteso (ovvero prodotto di mercato), forse l'alternativa sta nel mezzo.
Per questo credo che Linux sia sul piano tecnico un'ottima alternativa a Windows, sul piano globale e sul mercato globale non è ancora un concorrente appetibile.
Se è vero che i produttori dovrebbero supportare Linux, bisogna anche dargli un motivo per farlo, e questo solo Linux stesso lo dovrebbe fare, ma come ho detto in precedenza, penso proprio che lo spirito con cui è nato Linux non sia proprio questo, e infatti molte persone sono contro e vorrebbero cmq tenere Linux di nicchia per motivi ideologici.
Io mi chiedo alla luce di molte considerazioni che si fanno in questo forum riguardo Linux e l'open source... ma la concorrenza dov'è?
Dov'è il software in grado di spingere aziende verso una migrazione di piattaforma che sia uniforme?
Linux certamente è una alternativa (parziale) a Windows, ma un concorrente non dev'essere solo una alternativa, deve consentire di farmi fare TUTTO quello che faccio con Windows IMHO.
Uniformassero il codice, uniformassero il C++ che cambia compilatore ogni 5 giorni, uniformassero i programmi... come dite? Non sarebbe più Linux, vero?
Se lo spirito di Linux è questo, come io credo, allora non c'è intenzione reale di competere con Windows, ma sperano semplicemente che le persone imparino ad usarlo... ma la gente comune questo non lo farà mai, per molte ragioni di cui una su tutte è che la gente non usa il pc per usare il SO, ma per usare i programmi.
Assolutamente d'accordo con te. Finchè ci saranno millemila distro e mancherà una strategia di sviluppo unica e non si perderà quel concetto di "S.O. di nicchia" che piace tanto ai linuxiani microsoft dorme sonni tranquilli (purtroppo)
D'altro canto è impensabile e ipocrita pretendere che le software house che fanno questo LAVORO (notare la parola lavoro) rinuncino ai guadagni derivati da una permanenza più o meno duratura sul mercato.
Cioè se io sviluppo un programma in C++ utilizzando un compilatore tipo GCC 3.4.2, è impensabile che 2 giorni (dico per dire, può essere anche 1 anno) dopo tutte le distribuzioni Linux usino il (per dire) 4.0.0.
Il mio investimento viene a mancare, il mio investimento deve poter fruttare e darmi ulteriore denaro per re-investire in futuro.
Personalmente non sono così sicuro che l'opensource sia l'alternativa al software così come le persone l'hanno sempre inteso (ovvero prodotto di mercato), forse l'alternativa sta nel mezzo.
Per questo credo che Linux sia sul piano tecnico un'ottima alternativa a Windows, sul piano globale e sul mercato globale non è ancora un concorrente appetibile.
Se è vero che i produttori dovrebbero supportare Linux, bisogna anche dargli un motivo per farlo, e questo solo Linux stesso lo dovrebbe fare, ma come ho detto in precedenza, penso proprio che lo spirito con cui è nato Linux non sia proprio questo.
Io intendevo dire che non invenstono nello sviluppo di applicazioni che lavorino su piattaforme opensource e non che devono "regalare" il proprio software a tutti.
D'altro canto è impensabile e ipocrita pretendere che le software house che fanno questo LAVORO (notare la parola lavoro) rinuncino ai guadagni derivati da una permanenza più o meno duratura sul mercato.
Cioè se io sviluppo un programma in C++ utilizzando un compilatore tipo GCC 3.4.2, è impensabile che 2 giorni (dico per dire, può essere anche 1 anno) dopo tutte le distribuzioni Linux usino il (per dire) 4.0.0.
Il mio investimento viene a mancare, il mio investimento deve poter fruttare e darmi ulteriore denaro per re-investire in futuro.
Personalmente non sono così sicuro che l'opensource sia l'alternativa al software così come le persone l'hanno sempre inteso (ovvero prodotto di mercato), forse l'alternativa sta nel mezzo.
Per questo credo che Linux sia sul piano tecnico un'ottima alternativa a Windows, sul piano globale e sul mercato globale non è ancora un concorrente appetibile.
Se è vero che i produttori dovrebbero supportare Linux, bisogna anche dargli un motivo per farlo, e questo solo Linux stesso lo dovrebbe fare, ma come ho detto in precedenza, penso proprio che lo spirito con cui è nato Linux non sia proprio questo, e infatti molte persone sono contro e vorrebbero cmq tenere Linux di nicchia per motivi ideologici.
sono daccordo con te al 100%: virtus in media est (credo si scriva così
Io mi chiedo alla luce di molte considerazioni che si fanno in questo forum riguardo Linux e l'open source... ma la concorrenza dov'è?
Dov'è il software in grado di spingere aziende verso una migrazione di piattaforma che sia uniforme?
Linux certamente è una alternativa (parziale) a Windows, ma un concorrente non dev'essere solo una alternativa, deve consentire di farmi fare TUTTO quello che faccio con Windows IMHO.
Uniformassero il codice, uniformassero il C++ che cambia compilatore ogni 5 giorni, uniformassero i programmi... come dite? Non sarebbe più Linux, vero?
Se lo spirito di Linux è questo, come io credo, allora non c'è intenzione reale di competere con Windows, ma sperano semplicemente che le persone imparino ad usarlo... ma la gente comune questo non lo farà mai, per molte ragioni di cui una su tutte è che la gente non usa il pc per usare il SO, ma per usare i programmi.
Mancano ancora 8 mesi all'uscita di KDE 4, per Linux, MacOSX e Windows (Anteprima dell'installer).
tu stai scherzando.
Non hai mai programmato sotto Vista: Programma che compila non funziona. Programma che non compila funziona.
Prima funziona, poi non funziona. Funziona su un pc, non funziona su un altro.
Impossibile pensare di passare codice da Vista a Xp.
Impossibile pensare di passare codice da Vista a Vista.
Invece g++ ormai sono decine di anni che esiste. Insieme a gcc ha fatto la maggior parte del codice che usi... Incluse le prime build di windows!!!
D'altro canto è impensabile e ipocrita pretendere che le software house che fanno questo LAVORO (notare la parola lavoro) rinuncino ai guadagni derivati da una permanenza più o meno duratura sul mercato.
Cioè se io sviluppo un programma in C++ utilizzando un compilatore tipo GCC 3.4.2, è impensabile che 2 giorni (dico per dire, può essere anche 1 anno) dopo tutte le distribuzioni Linux usino il (per dire) 4.0.0.
allora: il c++ lo fai con g++
e poi il fatto che esca una nuova versione non vuol dire che devi riscrevere le vecchie.
Non vuol dire che neanche le devi ricompilare.
Se distribuisci binari rimangono quelli, sempre.
Se distribuisci sorgenti compila OVUNQUE.
Anche sulle versioni precedenti.
Bella l'interoperabilità del mondo open?
Per capirla bisogna programmare. E tu non lo fai.
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