McAfee: malware su Android e spam in calo
Un report diffuso da McAfee pone particolare attenzione nei confronti del malware per Android, fenomeno in costante criscita. Lo spam è in calo e gli archivi email vengono venduti a prezzi di saldo
di Fabio Boneschi pubblicata il 23 Agosto 2011, alle 12:21 nel canale SicurezzaAndroidMcAfee
McAfee ha distribuito un report nel quale vengono segnalati i più recenti trend nell'ambito del malware e delle ultime insidie per la sicurezza dei dati. Il dato più interessante riguarda la costante crescita di codice malevolo dedicato a terminali Android: ad essere al centro dell'attenzione sono alcune app realizzate per sottrarre dati all'utente o per utilizzare servizi telefonici premium.
Il trend pare essere in rapida crescita e segue di fatto la diffusione del sistema operativo stesso; a considerazioni simili era giunta anche Symantec nella pubblicazione di un analogo report. Questi indicatori stanno spingendo ovviamente i produttori di software per la sicurezza a proporre suite dedicate ai dispositivi mobile, anche se da parte degli utenti il rischio è ancor poco percepito.
Anche per McAfee i criminali informatici stanno cambiando i propri target e a fianco di kit venduti online per poche centinaia di euro vengono condotte iniziative più mirate su obiettivi strategici, e nel report viene citato l'esempio di Stuxnet. A questo genere di attacco si affiancano poi le iniziative che vedono impegnate anche frange di attivisti, come Anonymous e LulzSec.
Il report evidenzia poi come il fenomeno dello spam sia in calo, complice anche la recente neutralizzazione della bot net Rustock. Vengono anche riportati i prezzi di un archivio di indirizzi email verso il quale veicolare spam: per 25$ è possibile acquistare un milione di indirizzi in USA mentre in UK per 100$ si può ottenere un elenco di 1,5 milioni di caselle email.
A margine di queste curiosità è però importante riportare l'attenzione su uno dei temi già affrontati, quello della sicurezza sui dispositivi mobile. Per gli esperti di McAfee le minacce verso i dispositivi Android sono reali, le app in gradi di sottrarre informazioni o semplicemente di fare uso improprio del teminale sono reali. Troppo spesso da parte dell'utente c'è una distratta accettazione anche dei più banali avvisi di sistema nel momento in cui una nuova app viene installata.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAd esempio se un' applicazione chiede:
Accesso in scrittira alla SD
Accesso al GPS e alla tua posizione
Disattivazione standby
Accesso completo al web con wifi o 3G
Invio e ricezione di SMS.
Io vorrei poter dare il consenso SI-SI-SI-SI-NO.
P.S. Qualcuno ha provato Avg free for android? Può andare bene per scansioni on demand.
Ad esempio se un' applicazione chiede:
Accesso in scrittira alla SD
Accesso al GPS e alla tua posizione
Disattivazione standby
Accesso completo al web con wifi o 3G
Invio e ricezione di SMS.
Io vorrei poter dare il consenso SI-SI-SI-SI-NO.
P.S. Qualcuno ha provato Avg free for android? Può andare bene per scansioni on demand.
sono d'accordo con te, però poi bisogna vedere se l'app funziona bene lo stesso
la migliore protezione rimane tenere spento il computer o lo smartphone
Ad esempio se un' applicazione chiede:
Accesso in scrittira alla SD
Accesso al GPS e alla tua posizione
Disattivazione standby
Accesso completo al web con wifi o 3G
Invio e ricezione di SMS.
Io vorrei poter dare il consenso SI-SI-SI-SI-NO.
P.S. Qualcuno ha provato Avg free for android? Può andare bene per scansioni on demand.
Molto probabilmente l'applicazione neanche partirebbe, cmq sarebbe molto più semplice inibire alcuni servizi alle applicazioni.
Che è quello che lui ha detto: ti do il permesso di fare questo questo e quest'altro, ma se vuoi mandare sms non te lo do il permesso.
Hai ragione, ma ho scritto male io quello che volevo dire , intendevo nel senso che determinati servizi non devono proprio essere disponibili alle applicazioni, tipo sms, chiamate, rubrica, infomazioni sim e cose del genere.
e perchè mai ? il problema non è certo l'accesso ai servizi di determiante app, ma l'ignoranza degli utonti che pigiano a caso senza nemmeno leggere o preoccuparsi degli alert; forse dovrebbe essere un po piu controllato il market nell'eventualita che l'applicazione malevola venga da li.
quindi al massimo determinati terminali non dovrebbero essere disponibili a determinate persone... dai su.... il vero virus è l'acquirente...
Su questo sono perfettamente d'accordo, ma visto che è impossibile una piccola pezza dovrebbero mettercela, magari controllare di più il market invece di bloccare i servizi come dico io...però visto che ormai sti telefoni stanno in mano a tutti lasciare tutto cosi com'è non mi sembra proprio il caso.
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