RISC-V: l'uso dell'ISA open-source da parte della Cina preoccupa gli Stati Uniti

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sta esaminando le implicazioni per la sicurezza nazionale del lavoro che la Cina sta svolgendo nell'ambito dei chip basati sull'ISA open source RISC-V.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Aprile 2024, alle 09:01 nel canale ProcessoriRISC-V
Rendere più difficile alla Cina utilizzare l'ISA RISC-V. È questa l'idea che sta accarezzando il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti in seguito ai dubbi avanzati dai legislatori.
Alla fine del 2023, i membri del Comitato ristretto della Camera per la competizione strategica tra Stati Uniti e Partito Comunista Cinese avevano sollevato preoccupazioni sul fatto RISC-V potesse compromettere gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per impedire alla Cina di ottenere chip avanzati, minandone così il progresso sia tecnologico che, soprattutto, militare.
L'ISA RISC-V, open source, è nata all'Università della California - Berkeley: gli sviluppatori possono usarla senza pagare royalty per creare implementazioni proprietarie od open source per applicazioni commerciali o di altro tipo.
A fronte di paletti sempre maggiori, la Cina ha iniziato a guardare seriamente a RISC-V, la cui maturità cresce giorno dopo giorno, con un vivace ecosistema in espansione di società che realizzano progetti di vario tipo: pensiamo Tenstorrent, Imagination Technologies, SiFive e tante altre. Anche in Cina non mancano esempi, come il colosso Alibaba.
"Mentre i benefici della collaborazione open source su RISC-V promettono di essere significativi, possono essere realizzati solo quando i contributori lavorano con l'unico obiettivo di migliorare la tecnologia, e non di favorire gli interessi geopolitici della Repubblica Popolare Cinese", scrissero i rappresentanti in una lettera dello scorso novembre in cui si chiedeva la creazione di un "robusto ecosistema per la collaborazione open source tra gli Stati Uniti e i nostri alleati, garantendo che la RPC non possa trarre beneficio da tale lavoro".
I membri del Comitato si sono quindi rivolti alla segretaria al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, chiedendole di valutare se possa fare qualcosa riguardo RISC-V. Secondo Reuters, il Dipartimento del Commercio ha avviato quel processo, al fine di "valutare i potenziali rischi e verificare se ci siano azioni adeguate sotto l'autorità del Dipartimento del Commercio che potrebbero affrontare efficacemente eventuali preoccupazioni".
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Il Dipartimento del Commercio ha aggiunto che dovrà procedere con cautela per evitare di danneggiare le aziende statunitensi che fanno parte di gruppi internazionali che lavorano sulla tecnologia RISC-V. Al momento non è chiaro quali azioni potrebbero essere intraprese, nonché l'eventuale loro efficacia.
I divieti all'export degli acceleratori IA più potenti, per esempio quelli di NVIDIA, hanno dato vita a canali e modalità secondarie che hanno permesso comunque l'arrivo di tali prodotti in Cina, seppur in minori quantità. Ma se un prodotto puoi bloccarlo, più difficile impedire o limitare l'uso di qualcosa di pubblico e open-source, a meno di non snaturarlo completamente, partendo dall'azione di enti di standardizzazione come RISC-V International.
65 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi l'America sostiene che bisogna tagliare le gambe agli altri stati, per impedirgli di progredire?
Siamo ancora a questa mentalità da "USA padrone del mondo"?
Quindi l'America sostiene che bisogna tagliare le gambe agli altri stati, per impedirgli di progredire?
Siamo ancora a questa mentalità da "USA padrone del mondo"?
Praticamente si... Più che agli altri Stati vorrebbero tagliare le gambe a RISC-V International, società svizzera, per bloccare la standardizzazione dei progetti cinesi e la cessione a questi di eventuali estensioni dell'ISA.
Il perchè è facile da scoprire: in RISC-V c'è un forte interesse degli USA tramite il DARPA per lo sviluppo di nuovi standard militari.
Quindi l'America sostiene che bisogna tagliare le gambe agli altri stati, per impedirgli di progredire?
Siamo ancora a questa mentalità da "USA padrone del mondo"?
Ah perché, c'è stato un momento gli ultimi decenni in cui non hanno avuto quella mentalità da padroni del mondo/i buoni/i migliori?
Mentalità, sì, l'han sempre avuta...
Ma esporla così pubblicamente, come fosse sacrosanto e condivisibile che "gli altri devono essere fermati", "solo noi possiamo"... mi sembra un po' esagerata, per essere il 2024...
A differenza di quanto ci fanno credere i film, nella realtà difficilmente c'è un "buono" e un "cattivo". Tutti hanno i loro scheletri nell'armadio e tutti agiscono seguendo puramente i loro interessi.
La Russia dopo aver visto invasioni di paesi sostanzialmente innocui (IRAQ,AFGANISTAN,LIBIA) ha capito che la storia non si fa con le chiacchiere, poi che abbia ragione o torto e' una questione politica non morale o legale.
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