Linux su smartphone e nettop: un futuro promettente

Una ricerca condotta da ABI Research prevede che entro il 2013 il 23% degli smatphone utilizzerà Linux. Anche sui nettop il pinguino sarà ben accetto
di Fabio Boneschi pubblicata il 04 Giugno 2008, alle 17:19 nel canale Sistemi OperativiLinux è la soluzione vincente per svariati prodotti hardware dedicati all'utilizzo mobile. A questa importante conclusione sono giunti gli analisti di ABI Research secondo i quali nel 2013 il 23% degli smartphone utilizzeranno un sistema operativo Linux. Non solo, tali soluzioni saranno seconde solo a Symbian.
In questo scenario, ovviamente, si collocano le iniziative di LiMo Foundation e Open Handset Alliance che già da tempo guardano con interesse al mercato mobile. Le motivazioni di queste ottimistiche previsioni non sono difficili da individuare: in un mercato dove i margini sono sempre più ridotti, la possibilità di risparmiare sul costo di licenza è un fattore essenziale.
A ciò va poi aggiunta la facilità nello sviluppo e nella personalizzazione di soluzioni Linux-based, e questo dettaglio e ancor più significativo se si considera l'importanza delle interfacce grafiche su dispositivi mobile. Gli smartphone sono prodotti tipicamente dotati di un display di piccole dimensioni e vengono utilizzati per poche ma fondamentali operazioni.
I vari produttori da tempo stanno lavorando su questo fronte e sempre più spesso il successo di un prodotto non può prescindere dalla bontà dell'interfaccia grafica sviluppata ad hoc, ancor prima di ogni considerazione legata all'hardware.
Le conclusioni di ABI Research, riportate da Arstechnica.com, sono ancor più condivisibili considerando la rapida evoluzione e diffusione dei Nettop, o Mobile Internet Device. Questo genere di prodotti deve offrire accesso ai servizi della rete, deve consentire la navigazione web e poco altro ma, sopratutto, devono rendere disponibili tali funzioni in modo semplice e immediato.
I produttori, quindi, hanno sviluppato apposite interfacce grafiche elementari e intuitive, dietro cui si colloca il sistema operativo. Per questo genere di prodotti è indifferente utilizzare Linux o una soluzione Microsoft, infatti, l'utente inesperto non noterà la differenza e non avrà modo di uscire dall'ambiente "preconfezionato"; questi concetti sono stati varie volte ripresi da Federico Carozzi - contry manager per Acer Italy - in occasione della presentazione di Aspire One.
Asus con le soluzioni Eee PC, Acer con Aspire One o MSI con il Wind PC sono validi esempi di questo lavoro di ottimizzazione delle interfacce grafiche. Un discorso a parte merita la soluzione JumPC di Olidata basata sul noto progetto Intel Classmate, infatti, anche in questo caso gli utenti hanno a propria disposizione un ambiente grafico ad hoc, ma il tutto è basato su Microsoft Windows XP. Scelte differenti, ma obiettivi comuni verrebbe da dire.
52 Commenti
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Quoto in pieno, perversione dei nostri tempi direi.
Invece di sfruttare un s.o. modulare e personalizzabile all'inverosimile e quindi adatto ad ambienti embedded o con poche risorse come solo linux sa fare, si tende a preferire un monolitico prodotto software (a pagamento tralaltro)
Purtroppo queste offerte tipo eeepc o altre linee di prodotti con linux installato sopra sembrano tanto degli specchietti per le allodole.
rotfl troll.
L'unico grosso problema di microsoft con windows mobile, è che lascia troppa libertà agli OEM e lei fa soltanto l'OS di base, ma molto base.
Dovrebbe investire di più e settare dei requisiti minimi HW in modo da poter installare di base una GUI più al passo coi tempi e con la concorrenza.
A parte quello, l'OS CE è di tutto rispetto e sicuramente migliore e più maturo rispetto alla concorrenza.
Si parla di smartphone e nettop. Nettop= eeepc
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