Trump: costringeremo Apple a produrre iPhone, iPad e Mac negli USA

Il candidato alle elezioni presidenziali statunitensi del 2016 Donald Trump ha parlato nelle scorse ore alla Liberty University in Virginia di un'ampia gamma di argomenti. Fra questi anche Apple, con il politico americano che vorrebbe creare posti di lavoro portando la produzione dei prodotti della società dalla Cina agli Stati Uniti. Se da una parte l'idea non sembra forsennata, di contro il politico non ha specificato i dettagli della strategia, e se di fatto le parole spese siano già accompagnate da un piano ben preciso.
"Abbiamo gente fantastica in questa nazione: intelligente, arguta e piena di energia", ha dichiarato Trump durante il suo monologo. "Parlo di rendere di nuovo grande l'America, e in realtà penso che possiamo dirlo, ci credo davvero... riusciremo a far produrre ad Apple i suoi dannati computer in questa nazione, e non in altri paesi". Il politico potrebbe preparare un piano specifico per la compagnia offrendole incentivi e sgravi fiscali per far sì che questo accada, ma non è di certo applicabile un'imposizione per legge.
C'è da considerare però un fattore: il passaggio dalla manifattura in Cina a quella negli Stati Uniti non si tradurrebbe automaticamente in un aumento della qualità finale del prodotto assemblato. Nonostante la fama non di certo esemplare, lo stato asiatico ha maturato nel corso del tempo un'esperienza ed una precisione encomiabili, probabilmente non raggiungibili in breve tempo dalle catene di montaggio occidentali utilizzate per la produzione di prodotti rivolti al grande pubblico.
È un discorso che ha compiuto di recente lo stesso Tim Cook, secondo cui se da una parte non è vero per tutti gli stabilimenti cinesi, dall'altra le società che hanno collaborato negli scorsi anni con i grossi produttori di smartphone e prodotti di elettronica in generale si trovano in discreto vantaggio: "La Cina si è concentrata enormemente sulla produzione dei prodotti elettronici", dichiarava il CEO di Apple. "Gli USA nel corso del tempo hanno iniziato a ignorare certe tipologie di competenze professionali".
"In altre parole, puoi prendere tutti gli strumenti e gli stampisti negli Stati Uniti e metterli in una stanza di medie dimensioni. In Cina di contro riempiresti molti campi da football". Il punto di vista di Donald Trump ha comunque senso e non è campato in aria come molte altre delle dichiarazioni del politico in altri ambiti. Certo è che al momento in cui scriviamo mancano le strategie ed un piano, necessari per permettere ad Apple di modificare la sua collaudatissima - e iper-economica - strategia di produzione e commercializzazione di iPhone, iPad e Mac.
64 Commenti
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Anche gli USA avranno il loro Berlusconi
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Anche gli USA avranno il loro Berlusconi
Il bello è che tantissimi lo voteranno, in base a queste fanfeluche e altri deliri di onnipotenza che elargisce a piene mani...
all'estero è stato veramente definito "Il Berlusconi americano"
Forse perchè in nessun altro paese al mondo è concepita l'idea di lavorare 24/7 a 10$ al giorno (senza scomodare il lavoro minorile e le condizioni lavorative medie di uno stabilimento cinese) ?
Pero' andando a leggere per benino l'articolo in originale (e i suoi rimandi) si capisce che e' proprio la supply chain il cuore del discorso.
E' tutto prodotto li' ! Dai pannelli alle viti, agli "impiegati"(mi si passi il termine) che hanno gli skill per "assemblare" (anche qui in senso lato) il prodotto.
Cose che, sigh, sob, purtroppo in USA (Europa ?) non si trovano. Balle !
O meglio : In realta' l'ipocrisia e' proprio questa !
Dando il la' all'outsourcing (che nasce per il costo della manodopera), hanno creato un mercato, una domanda di prodotti e di persone.
Alla quale la Cina furbamente ha risposto, probabilmente piu' velocemente del resto del mondo (beh, facile, basta tralasciare etica e sostenibilita', no ?).
A mio giudizio si potrebbe provare ad iniziare a riportare qui la produzione di UN prodotto, piano piano, magari, tutto tornera' qui.
E anche le scuole, le universita', sforneranno persone per rispondere alle nuove domande. Ci vorra' solo un certo tempo, fisiologico, per l'adeguamento.
Sui prezzi, beh...c'e' la libera concorrenza. Questi sono gli USA.
Un paese pazzesco nel quale davvero ti interroghi come abbia fatto Donald Trump a diventare...ehm...Donald Trump
TheMac
decenni forse...
Questo ha impoverito le menti americane e arrichito le cinesi, quindi riportare in patria la produzione, sarebbe una buona cosa, ma oltre al prezzo finale che sarebbe notevolmente maggiore, ci vorrebbero anni, tanti anni per per recuperare il gap con la cina !
al consumatore non interessa, vuole il prodotto sul mercato, altrimenti potrebbe dirigersi su un prodotto sostitutivo già accessibile.
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