iOS 10.3 libera diversi GB di spazio sui dispositivi Apple
Pare che il nuovo file system di Apple sia estremamente efficace ad allocare i file in memoria a tal punto da liberare parecchi gigabyte di spazio sui dispositivi a più alta capacità
di Nino Grasso pubblicata il 29 Marzo 2017, alle 11:31 nel canale AppleAppleiOSmacOS
La novità principale di iOS 10.3, rilasciato negli scorsi giorni su tutti i dispositivi mobile della Mela delle ultime generazioni, è APFS, Apple File System. Si tratta di un file system progettato sulla base delle esigenze dell'informatica moderna e sulle specifiche delle unità di archiviazione a stato solido. Oltre a migliorie nella stabilità e nella gestione della sicurezza, APFS sembra liberare parecchio spazio nei dispositivi degli utenti, almeno in base ai report dei primi ad averlo installato.
Apple ha sempre utilizzato su iOS il suo Hierarchical File System (HFS), vecchio di 31 anni. Era stato progettato per i Mac che all'epoca disponevano di floppy disk e hard-disk, e non per i dispositivi moderni che oggi utilizzano soprattutto unità a stato solido. Neanche la sua evoluzione, HFS+, rispondeva adeguatamente alle esigenze dell'informatica moderna, cosa che cerca di fare il nuovo APFS. Il File System di nuova concezione punta anche ad essere estremamente scalabile.
Funziona su iPhone, iPad e iPod touch, ma è progettato per essere utilizzato su qualsiasi dispositivo della Mela, partendo da quelli mobile, fino ad arrivare ai Mac passando dai wearable: Mac, Apple Watch e Apple TV, infatti, potranno utilizzarlo. APFS è stato annunciato alla WWDC l'anno scorso e fa il debutto proprio in vista dei nuovi modelli previsti a fine 2017 all'interno della quasi del tutto anonima release di metà carriera per iOS 10.
Il nuovo Apple File System dovrebbe comportare vantaggi anche per quanto concerne le performance con latenze d'accesso più basse, sia su iOS che su Mac, e anche nello spazio occupato dai file. Sia i beta tester in precedenza che i primi utenti del nuovo iOS 10.3 stanno riportando un deciso aumento nello spazio a disposizione: AppleInsider ad esempio scrive che su un iPhone 7 Plus da 256 GB con parecchi dati salvati c'è stato un aumento di ben 7,81 GB.
Il dispositivo ha anche riportato un aumento nella capacità massima dell'unità di archiviazione, che è passata da 248,5GB a 252,14 GB. Non è magia, come avrebbe probabilmente detto Steve Jobs, ma bisogna considerare che su iOS la capacità non è quella massima del sistema di storage, ma nel dato viene sottratta la partizione in cui vengono installati sistema operativo e altri dati a basso livello. Più è grande lo storage, secondo la fonte, e maggiore sarà lo spazio liberato da APFS.
AppleInsider scrive che l'aumento di spazio potrebbe essere dovuto ad una migliore gestione delle modalità di scrittura dei dati, e al nuovo schema di partizionamento. Ma c'è anche dell'altro: APFS include il supporto per feature pensate nella fattispecie per il recupero di spazio occupato da file sostanzialmente inutili: un esempio è "clones", feature che consente di creare una copia identica di un file senza occupare ulteriore spazio. Questo è utile su iOS dove ad esempio diverse app possono avere file strutturali identici: in questo caso lo spazio sarà occupato fisicamente solo una volta.
È inoltre probabile che i vantaggi dell'uso di APFS aumenteranno nel corso del tempo man mano che gli sviluppatori di terze parti inizieranno a sfruttarlo a dovere e capiranno come farlo in maniera efficace. APFS potrebbe inoltre essere più valido nell'ottimizzazione della gestione ad alto livello dei file, come una più rapida rimozione dei dati in cache considerati inutili. I vantaggi di APFS sono pertanto parecchio evidenti già dal primo avvio, elemento che rende iOS 10.3 a nostro avviso un passaggio obbligato per tutti gli utenti dei dispositivi mobile della Mela.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoservirebbe di più su quelli con taglio piccolo ovviamente, ma meglio di niente
Stranamente da tutte le parti si dice che occupa meno spazio, ma a me ne ha occupati di più
si, oltre a quello, ci aggiungo che è stato cambiato un filesystem via OTA senza (a quanto sembra) causare nessun problema, come si trattasse di una normale app.
c'è stata la migrazione del file system durante l'aggiornamento del sistema operativo infatti l'operazione è stata un po' più lunga del solito
in passato hanno combinato casini con gli update OTA ma stavolta tanto di cappello perché aggiornare un sistema operativo e relativo file system tenendo l'esistente e non con un'installazione pulita su milioni di dispositivi senza danni (o almeno per ora non ho letto di lamentele) non è per niente una cosa da poco
Ed ad occhio interesserà pure qualche centinaio di milioni di dispositivi contemporaneamente. La cosa è stupefacente.
Sul Nas ho dovuto aspettare un cambio di dischi per piallare e portare tutto in btrfs, su android sono riuscito solo con la partizione data e cache a passare in f2fs (piallando pure qui...) ed invece su win sono fregato, solo ntfs
Provo ammirazione per questo atto di forza.
anche ntfs ha subito nel tempo degli aggiornamenti.
e cmq si possono fare ottimizzazioni anche con ntfs.
E' stato presentato un anno fa, ma era in sviluppo da almeno 2-3.
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