GeForce NOW: come Netflix, ma per i videogiochi

Dall'1 ottobre è disponibile in Europa NVIDIA GeForce NOW. Si tratta del servizio di cloud gaming che funziona come Netflix e che consente di giocare con i dispositivi Shield ai giochi di ultima generazione e con le impostazioni grafiche migliori. Ecco le nostre prime impressioni e qualche previsione sul futuro che ci attende, dopo aver testato alcune componenti della tecnologia NVIDIA.
di Rosario Grasso pubblicato il 13 Novembre 2015 nel canale TabletNVIDIAGeForce
È arrivata l'ora del cloud gaming (connessione permettendo...)
Pensate che in futuro i giochi richiederanno prolungate tempistiche di scaricamento? Pensate che servirà ancora molto per installarli e che continueranno a richiedere tanto spazio sui dispositivi di storage? Pensate che il fotorealismo sia ancora parecchio lontano? Allora evidentemente non condividete con NVIDIA il piano di sviluppo per la grafica nei videogiochi e, probabilmente, la vostra visione non corrisponde a quello che succederà realmente.
NVIDIA GeForce NOW è un progetto tutt'altro che banale. Nato in maniera abbastanza fumosa e portato avanti piuttosto lentamente, GeForce Now è il vero punto di riferimento nella strategia di crescita di NVIDIA per i prossimi anni. La tecnologia di cloud gaming procede di pari passo con il miglioramento dei dispositivi Shield, che culminerà con Shield Android TV, un progetto che ha richiesto a NVIDIA cinque anni di sviluppo.
Certo, il cloud gaming va ancora incontro a forti limitazioni dettate dalla scarsa qualità delle connessioni a internet, soprattutto nel nostro paese come tristemente sanno i giocatori italiani. Non solo servizi di pixel streaming come GeForce NOW tendono a saturare la banda internet, ma, quando vanno a sfruttare quanto c'è da sfruttare, comportano un aumento del ping, il che determina stuttering all'interno dell'esperienza di gioco. Come vedremo nel corso dell'articolo, la connessione internet a fibra ottica è il requisito minimo indispensabile se si vuole giocare senza soffrire di rallentamenti.
Nella stessa reviewer's guide inoltrataci da NVIDIA per i test su GeForce Now si consiglia di mettere a confronto GeForce Now con PlayStation Now, il servizio di cloud gaming per le console PlayStation e per PlayStation TV. Cosa che ci è stata impossibile, perché PS Now non è ancora disponibile in Italia. Sony ne ha rinviato il debutto, infatti, aggiungendo che attende "importanti miglioramenti infrastrutturali" prima di poter gestire un servizio con queste caratteristiche in Italia. Insomma, al momento attuale tecnologie come queste sono da sposare solamente se si risiede nelle grandi città e si ha disponibilità di connessioni in fibra particolarmente rapide.
Detto questo, GeForce Now già meraviglia per alcuni fattori. Gli utenti, infatti, possono accedere a un catalogo abbastanza importante di videogiochi pagando solamente un canone mensile di 9,99€. Grazie al fatto che non serve scaricare il gioco e non serve installarlo, un servizio come GeForce Now vi permette, tra le altre cose, di provare uno dopo l'altro una serie di giochi in pochissimo tempo. Un'altra cosa strabiliante riguarda, poi, i tempi di caricamento: grazie al fatto che questi giochi sono elaborati nei potenti datacenter NVIDIA sparsi in Europa, non saremo più costretti ad aspettare mentre il software carica al passaggio da un livello di gioco all'altro.
E poi la grafica: teoricamente, un sistema del genere potrebbe consentire di giocare con grafica anche fotorealistica su qualsiasi tipo di dispositivo, anche i sistemi portatili della famiglia Shield. Possiamo solo immaginare cosa potrebbe succedere se NVIDIA incrociasse il suo cloud gaming con le tecniche di rendering avanzate come Iray.
Certo, ci sono anche dei fattori negativi. In assenza di connessioni particolarmente performanti, infatti, il sistema va a ridurre la risoluzione e la qualità della grafica, come vedremo meglio nelle pagine successive. Inoltre, come detto, ci sono problemi di lag in caso di ping alla connessione alti. Sono degli ostacoli che possono essere risolti solo con il miglioramento delle infrastrutture di rete, e che al momento impediscono di giocare con titoli particolarmente rapidi come i giochi di guida e gli sparatutto multiplayer, dove le performance della connessione a internet sono determinanti per essere competitivi all'interno delle sessioni multigiocatore.