Samsung Solid State Disk SSD 32 GB, primi test prestazionali

Esposto all'IFA di Berlino presso lo stand Samsung, è stato possibile analizzare il portatile Q30 dotato disco rigido basato su memoria statica. Anteprima assoluta di un test prestazionale sul disco Samsung SSD 32 GB, dotato di memoria NAND Flash dimensioni di 1,8 pollici
di Alessandro Bordin pubblicato il 05 Settembre 2006 nel canale StorageSamsung
Sistema e prestazioni HDTach
Il sistema ovviamente vede il disco come una comune unità di archiviazione, senza alcuna indicazione particolare della tipologia.
L'unità SSD utilizzata è con buona probabilità ancora un prototipo, seppur in fase avanzata. Il firmware integrato infatti non risulta aggiornato, tanto che non viene visualizzato nemmeno il nome del produttore.
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Ben più interessante da analizzare è il veloce test condotto con HDTach v. 3.0.1.0, che mette in mostra non solo un tempo di accesso ai dati straordinariamente basso (rispetto ai comuni dischi a piatti rotanti), ma anche un notevole transfer rate costante.
Il tempo medio di accesso ai dati è di circa 0,3 millisecondi (ms), contro i circa 15-20 ms che nel migliore dei casi contraddistingue le unità da 1,8 pollici tradizionali. Stiamo parlando quindi di un tempo di accesso medio ai dati tra le 50 e le 60 volte più veloce rispetto ad una unità tradizionale, con conseguenze ben immaginabili sulle operazioni più comuni. Il transfer rate in lettura sequenziale ha fatto segnare un valore medio e costante di quasi 50 MB al secondo, andando al di là delle più rosee attese.
Se da una parte infatti le memorie NAND Flash vantano un tempo di accesso ai dati drasticamente inferiore, sul piano del transfer rate sono i dischi tradizionali ad avere in teoria la supremazia, in ragione di una densità dei dati sui piatti molto elevata. In questo caso siamo di fronte alla classica eccezione che conferma la regola: i dischi da 1,8 pollici a piatti rotanti infatti non vanno oltre i 30-35 MB al secondo, a causa di piatti di dimensioni ridotte e valori di densità media per piatto molto inferiori rispetto a quelle comunemente riscontrabili sui dischi da 3,5" desktop.
Siamo dunque di fronte ad un disco senza compromessi prestazionali, se comparato con i modelli di identiche dimensioni adottate su diversi notebook, soprattutto di categoria ultramobile.