Auzen X-Fi Prelude 7.1, obiettivo qualità

Analisi della prima scheda non-Creative ad utilizzare il chip X-Fi. Si tratta di una soluzione proposta da Auzentech, azienda ben conosciuta dagli appassionati audiofili per le proprie schede audio di elevata qualità, che accanto al chip X-Fi decide di impiegare componenti di elevata qualità. Sarà in grado di mantenere alto il proprio nome anche con questo prodotto?
di Andrea Bai pubblicato il 05 Dicembre 2007 nel canale MultimediaCreative
Introduzione
Sebbene poco conosciuta attraverso il pubblico più attento al settore consumer, Auzentech è un marchio piuttosto noto tra gli appassionati audiofili. L'azienda californiana, infatti, ha saputo proporre nel corso degli anni soluzioni audio per PC caratterizzate da una elevata qualità, più indirizzate alla produzione e alla fruizione musicale che all'ambito videoludico. Tra i prodotti che hanno segnato il successo di Auzentech, si segnalano le schede X-Mystique e X-Plosion, tra le prime ad aver introdotto anche in ambito PC la compatibilità alle tecnologie Dolby Digital e DTS.
Il prodotto che andiamo ad analizzare oggi è sicuramente particolare. Si tratta infatti della prima scheda audio per la quale Creative ha ceduto la licenza d'uso del proprio processore CA20K1, meglio conosciuto con il nome commerciale di X-Fi. Auzentech adotta quindi l'APU di Creative, utilizzandolo su un progetto completamente interno, per il quale ha selezionato componenti di elevata qualità, come andremo ad illustrare nel corso dell'articolo.
La scheda Auzen X-Fi Prelude 7.1, questo il nome del prodotto, mette a disposizione caratteristiche sulla carta molto interessanti che includono ovviamente tutte le funzionalità già incontrate con le soluzioni Sound Blaster della serie X-Fi, ovvero, EAX Advanced HD, X-Fi CMSS-3D, X-RAM e X-Fi Crystalizer.
Auzentech, con l'X-Fi Prelude 7.1 vuole fornire a tutti gli appassionati una scheda estremamente versatile: sia in campo multimediale, sia in campo audiofilo, dove la qualità di riproduzione non può assolutamente passare in secondo piano.