MacBook Pro 15 Touch Bar: tanta batteria e portabilità, con qualche limitazione

MacBook Pro 15 Touch Bar: tanta batteria e portabilità, con qualche limitazione

Il nuovo MacBook Pro 15 con Touch Bar è l'ultimo nato di un percorso di innovazione lungo 25 anni: concretizza idee progettuali molto interessanti, anche se dal punto di vista hardware manca il vero salto prestazionale

di pubblicato il nel canale Apple
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Introduzione

Settembre 1991: veniva ritrovata nel ghiacciaio del Similaun la mummia Ötzi e su Canale 5 andava in onda la prima puntata di "Non è la RAI". Nel novembre dello stesso anno vengono dati alle stampe Achtung Baby degli U2 e Dangerous di Michael Jackson, anticipato dal singolo Black or White.

In mezzo, nel mese di ottobre, si colloca il debutto della linea di sistemi portatili PowerBook di Apple, il primo vero tentativo della Mela di realizzare un computer realmente trasportabile. In realtà un esperimento era già stato condotto qualche anno prima, nel 1989, con il Macintosh Portable: accolto con entusiasmo dalla critica, le vendite si sono però rivelate insoddisfacenti per via di un costo veramente elevato, soprattutto per quel periodo, di oltre 6000 dollari e per scelte tecnologiche nel complesso piuttosto limitanti.

Apple però crede molto nell'idea e lascia passare qualche anno, affinando il progetto e proponendo un prodotto decisamente più commerciabile. La versione 100, quella entry-level, offriva un processore Motorola 68000 (16MHz!!!), da 2 a 8 MB di memoria e un pannello da 9 pollici (quanto un tablet moderno) monocromatico e con risoluzione di 640x400 pixel: per l'epoca, tanta roba! Il prezzo d'ingresso allora fu di 2500 dollari, sempre elevato ma comunque più accessibile.

Passano 25 anni, Non è la RAI è ormai uno sbiadito ricordo, Micheal Jackson sta insegnando agli angeli a fare il moonwalk e Apple lancia la nuova famiglia di sistemi MacBook Pro con TouchBar, quest'ultima il primo vero elemento innovativo dopo anni di ordinaria evoluzione tecnologica, non solo per Apple ma per tutto l'universo PC nel suo complesso. Una necessità di innovazione sentita trasversalmente in tutto il settore (Microsoft ha presentato pochi giorni prima il suo Surface Studio con Surface Dial, leggi qui per maggiori informazioni) e che pare concentrarsi proprio sulle modaltà di input, grazie anche ai numerosi spunti che ingegneri e progettisti hanno potuto cogliere nel corso degl ultimi anni a seguito della grande diffusione delle interfacce touch.

Un rinnovamento, quello della famiglia MacBook Pro, atteso da diverso tempo e specie per il modello da 15 pollici che nel corso degli ultimi tre anni ha ricevuto solo aggiornamenti e "speed bump" qua e là. Con il debutto della nuova linea Apple pratica alcune scelte drastiche, simili a quelle già intraprese nel passato (chi non ricorda l'iMac G3 che, nel 1998, arrivò sul mercato senza l'unità floppy?) e che riguardano la completa rimozione dei tasti funzione dalla tastiera, per fare posto proprio alla TouchBar, e all'impiego unicamente di connettori USB Type-C come interfacce di I/O.

 
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