Universal Music cita in giudizio Anthropic per la sua IA che violerebbe il diritto d'autore
Universal Music Group e altre due società musicali hanno denunciato Anthropic, la società che sviluppa il chatbot Claude 2, per violazione di copyright. L'IA utilizzerebbe i testi coperti da copyright sia nei risultati che come modello di apprendimento senza alcuna licenza.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 20 Ottobre 2023, alle 14:50 nel canale WebAnthropic
Universal Music, insieme a Concord e ABKCO, ha intentato una causa contro Anthropic, l'azienda che nel 2021 ha lanciato Claude 2, una IA generativa simile a ChatGPT. A quanto pare, il chatbot oltre a diffondere testi musicali coperti dal diritto d'autore, li avrebbe anche utilizzati come modello di apprendimento.
Come sostenuto da Universal e le altre case discografiche che hanno firmato la denuncia, il chatbot suggerisce testi quasi identici a canzoni come "Roar" di Katy Perry o "I will survive" di Gloria Gaynor. Non è tutto, pare che se venga chiesto al chatbot di scrivere una canzone sulla morte di Buddy Holly, l'IA restituisca il testo di "American Pie" di Don McLean parola per parola.
Naturalmente, la prima violazione con cui l'intelligenza artificiale dovrebbe fare i conti è la diffusione di materiale coperto da copyright. Qualcuno potrebbe sostenere che i testi sono già disponibili gratuitamente online senza che nessuno si sia mai opposto. E avrebbe anche ragione, se non fosse per il fatto che molti aggregatori pagano una licenza alle etichette per condividere quei testi.
"Ci sono già un certo numero di aggregatori di testi musicali e siti web che svolgono questa stessa funzione, ma quei siti utilizzano una licenza fornita dagli editori per offrire questo servizio. In effetti, esiste un mercato attraverso il quale gli editori concedono in licenza i loro testi protetti dal copyright, assicurando che i creatori di queste composizioni musicali siano compensati e accreditati per tale uso" si legge nella denuncia.
Sfortunatamente, non è l'unica violazione di cui viene accusata Anthropic. Secondo i querelanti, la società avrebbe utilizzato i testi musicali come modello di apprendimento per generare nuovi contenuti, anche in questo caso senza alcuna licenza. Universal Music Group afferma: "…la violazione del copyright di Anthropic non è innovazione; in parole povere, è un furto".
Nel frattempo, Amazon ha investito ben 4 miliardi di dollari nella società costituita dagli ex-sviluppatori di OpenAI (società che sviluppa Chat GPT). Tra gli investitori c'è anche Google, per una cifra più contenuta pari a 300 milioni di dollari. Con quest'ultima UMG ha già collaborato nell'approccio all'intelligenza artificiale per YouTube e ha anticipato che continuerà a lavorare congiuntamente con il colosso di Mountain View per l'introduzione di un'intelligenza artificiale "etica" che tuteli gli artisti.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopoi personalmente non escludo si utilizzi già l'IA nei testi odierni di diverse canzoni, ho già fatto notare come quest'anno le canzoni estive italiane di punta avessere il titolo simile
NON SANNO COME FUNZIONANO LE AI...
o preferiscono non saperlo...ma intanto intentano cause senza senso.
Anche restituisse un testo identico, quel testo nelle reti vettoriali della AI non c'è.
Quindi non c'è alcuna violazione del copyright (che ormai fa ridere perché è tutela di tutto meno che il vero copyright....)
Posso capire se qualcuno provasse ad utilizzare un testo riscritto paro paro come originale... ma sarebbe plagio.. non violazione di copyright.
Ecco... al massimo possono accusare l'utilizzatore di tale AI per plagio qualora tentasse di utilizzare il testo scritto da zero dalla AI che però corrisponde a quanto scritto in precedenza da un autore umano....
Ma nulla più.
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