Trump rieletto? Per Twitter non cambia nulla, il ban è 'per sempre'

Twitter ha ribadito che il ban di Donald Trump dalla piattaforma è per sempre, anche se il tycoon dovesse decidere di correre per la Casa Bianca nel 2024 o per un altro ruolo pubblico. La decisione di bloccare l'ex Presidente USA non sembra aver avuto ripercussioni su Twitter: gli utenti del servizio sono aumentati.
di Manolo De Agostini pubblicata il 11 Febbraio 2021, alle 08:21 nel canale Web
38 Commenti
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Non è così semplice. Trump nonostante tutto ha ancora un grande seguito nella base elettorale irriducibilmente destrorsa, e la larga maggioranza degli esponenti repubblicani ancora lo appoggia se non altro per paura della sua promessa vendetta se dovesse sopravvivere politicamente. Stanno dibattendo il processo di impeachment, ma finirà in nulla perché al massimo una decina di senatori repubblicani voteranno la condanna e non bastano, gli altri hanno troppa paura di Trump per smarcarsi (a parte qualche estremista che è felice di essere suo complice convinto).
Se Trump non sarà condannato, perlomeno all'interdizione dai pubblici uffici, allora per i repubblicani non ricandidarlo alle prossime elezioni sarebbe un suicidio perché se lui dovesse presentarsi come indipendente gli porterebbe via tanti voti da assicurare al 100% la vittoria ai democratici. Del resto se lo candidassero ancora perderebbero i voti dei repubblicani moderati, per cui non vedo una facile via di uscita da questo pasticcio per quel partito, direi che le elezioni per il prossimo mandato sono già segnate, anche se come sempre gli elettori USA sceglieranno in base ai soldi che il governo uscente gli avrà messo nelle tasche (altre apocalissi permettendo).
Per la "censura" dei social, l'argomento è complesso ma in linea di massima concordo sul fatto che le policy che ciascuno di quei servizi privati si da, e che gli utenti liberamente sottoscrivono, debbano valere tanto per gli utenti comuni quanto per quelli eccellenti, anzi è più importante che siano applicate rigorosamente ai secondi visto che ciò che scrivono ha più impatto sul mondo reale.
A titolo di esempio, Instagram ha appena bannato un Kennedy per posizioni "no-vax": https://edition.cnn.com/2021/02/10/...-ban/index.html
Una precisazione importante
Hanno cacciato Trump, non il Presidente degli Stati Uniti.L'account PotUS è attivo e funzionante.
Trump ha scelto - HA SCELTO - di usare il proprio perché ha fatto il calcolo che usando quello lo avrebbe reso popolare e che poi avrebbe potuto usare quella popolarità una volta sceso dall'incarico. Un'operazione un po' spregiudicata.
Il presidente Biden, se vorrà usare l'account ufficiale potrà continuare a usarlo. E così potrebbe fare un ipotetico Trump nuovamente presidente degli Stati Uniti. Il vero problema si porrebbe se anche da quell'account tornasse a istigare alla violenza e comunque in generale a violare le regole di Twitter.
Ero lì lì per decidere di rinnovare Disney+ dopo l'anno di prova, e guardarmi The Mandalorian, bene... soldi risparmiati
Non c'è niente di ideologico, Disney licenzia quella per paura di perdere soldi, Twitter chiude l'altro per lo stesso motivo e perché fa figo.
Ho staccato Netflix perché le serie son diventate la fiera del politically correct, mo' non rinnovo Disney+, tanto per quelle 2 stronzate in streaming che mandano basta Prime, che faccio per le spedizioni gratuite.
Appunto, fa strano che si sia gente che non ci arriva...
Nemmeno un po'. Fa "il paro" (in qualunque lingua significhi qualcosa) con il Kennedy bannato da Instagram sopra citato.
La Carano è stata licenziata da Disney dopo le sue ennesime pisciate fuori dal vaso, tipo paragonare i complottari e facinorosi pro Trump agli ebrei perseguitati nella Germania nazista, cosa che oltre che assurda evidentemente non è in linea con l'immagine pubblica che Disney vuole mantenere. Ma la tizia ne aveva già sparate molte altre. Potrà certamente trovare un altro impiego presso un'azienda che persegua una diversa immagine.
Nel mondo attuale dove tutti possono divulgare istantaneamente il loro pensiero world-wide, urge che la gente cominci a comprendere che non si può dire pubblicamente qualsiasi minchiata come si farebbe in privato con gli amici del bar. Perlomeno dovrebbero comprenderlo le persone più note o esposte, le cui parole hanno maggiore eco.
In Giappone si è alla fine dovuto dimettere il capo del comitato olimpico nazionale, perché ha espresso parere negativo sulla proposta di inserire più donne nella loro assemblea dato che secondo lui "parlano troppo". Se non sei capace di tenere per te i tuoi pensieri più stupidi, offensivi e socialmente inaccettabili, devi essere pronto a pagarne le conseguenze.
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