TikTok, arriva un nuovo pretendente: Oracle sfida Microsoft per l'acquisizione del social cinese

L'azienda di Larry Ellison avrebbe già intrattenuto confronti con ByteDance, proprietaria di TikTok. Punterebbe ad acquisire le attività nei mercati di USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda
di Andrea Bai pubblicata il 18 Agosto 2020, alle 10:01 nel canale WebOracleTikTok
TikTok ha un nuovo "pretendente". Non è più Microsoft la sola ad essere interessata alla piattaforma di micro-vlogging cinese: ora spunta anche Oracle, almeno secondo quanto riferito in un articolo del Financial Times.
La società di Larry Ellison, a quanto si dice, avrebbe già tenuto i colloqui preliminari con ByteDance, proprietaria di TikTok, e sta collaborando con società di venture capital come General Atlantic e Sequoia Capital per "considerare seriamente" l'acquisizione delle attività nei mercati di USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
Lo scorso venerdì il presidente USA Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo con il quale imponeva ByteDance di vendere la propria attività negli USA entro 90 giorni, estendendo quindi la deadline rispetto a quanto stabilito inizialmente. Il Financial Times sottolinea che Ellison, fondatore e presidente di Oracle, è uno dei pochi esponenti di spicco del settore tecnologico che ha sostenuto apertamente la linea di Trump. Non è chiaro, però, se Oracle possa essere effettivamente l'opzione preferita dalla Casa Bianca.

In ogni caso un accordo per l'acquisizione di TikTok risulterebbe particolarmente complicato e complesso. Microsoft è stata considerata per ora l'unica realtà realmente intenzionata, e con le adeguate risorse, ad acquisire la piattaforma di micro-vlogging. Il Financial Times ha confermato un precedente interesse di Twitter, che tuttavia pare non avesse le capacità finanziarie adeguate per poter trovare un accordo.
Microsoft si stava inizialmente muovendo sulla stessa linea di Oracle, cercando cioè di acquisire le attività di ByteDance/TikTok per un numero limitato di mercati. La società di Redmond ha però poi ampliato i confronti ventilando la possibilità di acquisire anche le operazioni in Europa e in India. TikTok pur facendo riferimento a responsabili geografici, offre funzionalità che sono disponibili a livello globale e risulterebbe piuttosto complicato, anche dal punto di vista tecnico e non solo burocratico, separare gli algoritmi in base al mercato.
In ogni caso ByteDance non ha ancora espresso pubblicamente una valutazione per TikTok, sebbene proprio grazie ad essa la società sia stata considerata la startup di maggior valore al mondo nel 2018 e con un valore oggi stimato di 100 miliardi di dollari.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi pare di ricordare che in un paese sudamericano ci fosse stato l'esproprio comunista di una azienda che sfruttava risorse locali, forse era una azienda petrolifera. L'azienda era americana perché il sud america è sempre stato il cortile degli USA.
Beh per tutta risposta gli usa organizzarono un colpo di stato, non mi ricordo se andò a buon fine. Per dire quanto sono teneri con chi gli confisca le attività all'estero.
Beh per tutta risposta gli usa organizzarono un colpo di stato, non mi ricordo se andò a buon fine. Per dire quanto sono teneri con chi gli confisca le attività all'estero.
La nazionalizzazione del rame in Chile, avvenuta ad oper di Allende vincitore di regolari elezioni democratiche con il partito socialista. Assassinato da Pinochet con il sanguinoso golpe militare in cui gli USA ebbero una parte importante.
in effetti... vediamo se riescono a regalare anche Huawei NORTH AMERICA a Qualcomm e Cisco... si fa presto a fare "economia" così....
democrazia
/de·mo·cra·zì·a/
sostantivo femminile
1.
Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti ( d. indiretta o rappresentativa ).
2.
Paese ordinato e retto da un'organizzazione democratica del potere.
"le d. occidentali"
come no...
noi siam messi male... ma il "sogno Americano" glielo lascio volentieri...
Niente di iniziativa cinese dovrà mai più prevalere.
Ecco, questa adesso me la ricordo visto che l'hai citata. Ma mi pare che non sia il solo caso, mi pare che sia successo pure qualche cosa a Cuba con l'espulsione di multinazionali americane e qualche cosa in Venezuela con la statalizzazione del petrolio e l'estromissioni di ditte petrolifere USA: sbaglio?
Certo che Cuba non era solo il cortile di casa ma vista la distanza dalla Florida è più la veranda di Trump.
Visto che oramai ci sono possono pure fare un editto che obbliga le "democrazie" occidentali a obbligare Huawei Europa ad essere venduta agli americani, sarebbe il logico passo ulteriore.
I grandi esportatori di democrazia e libertà, ma solo quando fa comodo a loro.
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