Tensioni tra Mozilla e il creatore di uBlock Origin Lite: ritirato l'ad blocker da Firefox
Raymond Hill, creatore di uBlock Origin Lite, ha deciso di rimuovere l'estensione da Firefox Add-ons Store in seguito a controversie con il processo di revisione di Mozilla. L'estensione è ora disponibile solo su GitHub.
di Nino Grasso pubblicata il 01 Ottobre 2024, alle 12:11 nel canale WebMozillaFirefox
Una disputa tra Mozilla e Raymond Hill, lo sviluppatore dell'apprezzata estensione per il blocco dei contenuti uBlock Origin Lite, ha portato al ritiro dell'add-on dal Firefox Store. Gli utenti che desiderano continuare a utilizzare l'estensione dovranno ora scaricarla direttamente da GitHub.
La vicenda ha avuto inizio a settembre, quando il team di Mozilla ha segnalato ripetutamente uBlock Origin Lite per violazioni delle politiche dello store. Secondo i revisori, l'estensione avrebbe raccolto dati degli utenti e contenuto codice "minimizzato, concatenato o altrimenti machine-generated". Hill ha prontamente contestato queste affermazioni, sostenendo che chiunque con una conoscenza base di JavaScript avrebbe potuto facilmente verificare l'infondatezza di tali accuse.
uBlock Origin Lite eliminato dallo store di estensioni di Firefox
Frustrato da quello che ha definito un processo di revisione "insensato e ostile", Hill ha optato per una soluzione drastica: rimuovere uBlock Origin Lite da Firefox Add-ons Store e passare a una distribuzione self-hosted. Gli utenti non potranno più trovare l'estensione su addons.mozilla.org, quindi, e dovranno scaricarla manualmente per continuare a utilizzarla, con i successivi aggiornamenti che verranno scaricati e installati manualmente.
Nonostante Mozilla abbia successivamente ammesso l'errore e si sia scusata con lo sviluppatore, Hill ha mantenuto ferma la sua decisione di ritirare l'estensione dallo store ufficiale. È importante sottolineare che uBlock Origin, la versione originale e più completa dell'estensione, rimane disponibile e pienamente supportata su Firefox. uBlock Origin Lite, invece, che è basata sul più recente Manifest V3, rappresenta un'alternativa più leggera ed efficiente in termini di risorse, particolarmente apprezzata dagli utenti che desiderano ottimizzare le prestazioni del browser.
Ricordiamo che Raymond Hill aveva recentemente suggerito agli utenti il passaggio da uBlock Origin alla versione Lite su Chrome, visto che il browser di Google sta gradualmente abbandonando il framework Manifest V2 a favore della versione successiva. Mozilla ha dichiarato che non ha piani per abbandonare nessuna versione del framework, quindi la scelta di Hill non ha motivazioni tecniche alle spalle ma è dovuta solo al malinteso con lo sviluppatore di Firefox, che è costato la rimozione (temporanea?) dell'estensione dallo store.
20 Commenti
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E questa purtroppo è una bufala grande come una casa a cui molte persone credono perché non si prendono la briga di verificare la notizia.
Metto un link a un breve video dove viene spiegata la reale situazione, sempre se non è troppo impegnativo perderci qualche minuto per guardarlo.
https://www.youtube.com/watch?v=dGEzs6m3d58
Metto un link a un breve video dove viene spiegata la reale situazione, sempre se non è troppo impegnativo perderci qualche minuto per guardarlo.
https://www.youtube.com/watch?v=dGEzs6m3d58
Bufala?
Sai chi è noyb? Hai almeno letto il link?
With a recent Firefox update, Mozilla seems to have taken a leaf out of Google’s playbook: without directly telling its users, the company has secretly enabled a so-called “Privacy Preserving Attribution” (PPA) feature. Similar to Google’s (failed) Privacy Sandbox, this turned the browser into a tracking tool for websites.
Felix Mikolasch, data protection lawyer at noyb: “Mozilla has just bought into the narrative that the advertising industry has a right to track users by turning Firefox into an ad measurement tool. While Mozilla may have had good intentions, it is very unlikely that 'privacy preserving attribution' will replace cookies and other tracking tools. It is just a new, additional means of tracking users.”
To make matters worse, Mozilla has turned on its “privacy preserving attribution” by default. Users have not been informed about this move, nor have they been asked for their consent to be tracked by Firefox. The feature isn’t even mentioned in Mozilla’s data protection policies.
Firefox con la versione 128 ha attivato una modalità di tracciamento attiva di default (opt-out). Anche qui è spiegato bene.
Sai chi è noyb? Hai almeno letto il link?
Firefox con la versione 128 ha attivato una modalità di tracciamento attiva di default (opt-out). Anche qui è spiegato bene.
Guarda va bene così. Rimani pure della tua idea. Colpa mia che ancora ogni tanto cedo alla tentazione di scrivere in qualche forum quando reputo di leggere commenti o notizie inesatte.
Ma ogni errore che commetto lo prendo come lezione.
Ma ogni errore che commetto lo prendo come lezione.
Libero di credere a quello che vuoi. Noyb è la ONG che combatte per la privacy fondata da Schrems lo stesso delle sentenze I e II della corte di giustizia dell'UE.
Inoltre, basta analizzare come funziona per capirne i problemi. Guarda cosa ha detto il CTO di mozilla, sembra uno che lavora per google.
Firefox con la versione 128 ha attivato una modalità di tracciamento attiva di default (opt-out). Anche qui è spiegato bene.
Su due installazioni che ho controllato l'altro giorno, nessuna aveva l'opzione attivata.
Senza difendere la mossa di Mozilla, forse anche gli altri la ingrossano un pochino...
Non essendo al momento impattato Firefox, dall'uso di Manifest V3, tanto vale tenere la versione standard/non castrata di Ublock Origin.
Non essendo al momento impattato Firefox, dall'uso di Manifest V3, tanto vale tenere la versione standard/non castrata di Ublock Origin.
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