Skype e Cortana: conversazioni inviate in Cina

Skype e Cortana: conversazioni inviate in Cina

Secondo un'inchiesta del Guardian, Microsoft avrebbe inviato delle conversazioni realizzate con Skype e con Cortana in Cina allo scopo di migliorare il suo sistema di riconoscimento vocale. Nel processo, non sarebbe stata molto attenta alle misure di sicurezza

di pubblicata il , alle 13:21 nel canale Web
Microsoft
 

Microsoft non ha preso "nessuna misura di sicurezza" nel suo programma in Cina che prevedeva che alcuni dipendenti ascoltassero ed esaminassero delle conversazioni realizzate tramite Skype e Cortana. Il programma è stato allestito allo scopo di migliorare il proprio sistema di riconoscimento vocale alla base dell'assistente vocale Cortana. Le informazioni sono state divulgate dal Guardian.

Le registrazioni delle videochiamate su Skype e i comandi vocali impartiti "deliberatamente o accidentalmente" a Cortana venivano inviate in Cina, precisamente a Pechino. Secondo il Guardian, qui, dei dipendenti erano incaricati di trascrivere ed esaminare queste clip allo scopo di migliorare la tecnologia di riconoscimento vocale di Microsoft e il sistema di traduzione in tempo reale. All'interno di questo processo, non sarebbe stato fornito alcun supporto di sicurezza informatica per impedire che queste registrazioni entrassero in possesso di funzionari legati al governo.

Cortana

Secondo il responsabile del progetto che ha parlato con il Guardian, ai nuovi dipendenti veniva consigliato di usare credenziali e password standard sulla propria postazione usata per esaminare le postazioni. Inoltre, non si trattava di dipendenti con una conoscenza informatica minima che consentisse di mantenere in qualche modo private quelle conversazioni.

"Non c'è stato alcun processo di know your customer. Semplicemente hanno preso i dettagli del mio conto bancario cinese" ha detto il responsabile in questione, un cittadino britannico che risiedeva a Pechino. "Conosco l'inglese e quindi sono stato incaricato di ascoltare le conversazioni delle persone con un dispositivo Microsoft la cui lingua era impostata sull'inglese. Avevo accesso a tutto questo dal mio laptop a casa con un semplice login con nome utente e password. Ipoteticamente avrei potuto condividere questi dai con chiunque".

Gli utenti venivano informati del fatto che le loro conversazioni sarebbero potute essere frutto di analisi, ma Microsoft non rivelava che degli esseri umani le avrebbero ascoltate. Come capita con sistemi speculari di proprietà di Apple, Google, Amazon e Facebook, le registrazioni possono riguardare situazioni intime, imbarazzanti o potenzialmente compromettenti.

Il governo cinese viene accusato di mettere in pratica un sistema di sorveglianza di massa, bloccando l'accesso a servizi web gestiti all'estero e obbligando le persone a usare servizi sotto il proprio controllo. Per questo le rivelazioni del Guardian mettono Microsoft in una posizione scomoda, benché non ci siano prove che le conversazioni personali siano state inoltrate al governo. Già in passato altre aziende tecnologiche come Google sono state accusate di collaborare con il governo cinese per rinforzare i suoi meccanismi di sorveglianza.

"Esaminiamo piccoli frammenti di conversazioni vocali tramite i quali non si può risalire all'identità del soggetto originale per migliorare le funzionalità vocali. Talvolta, coinvolgiamo aziende esterne in questo lavoro" ha detto un portavoce di Microsoft a Gizmodo. "In genere questi frammenti hanno una durata inferiore ai 10 secondi e nessuno dei dipendenti di queste aziende esterne ha accesso a conversazioni più lunghe. Lo abbiamo sempre comunicato ai nostri clienti e operiamo secondo i più elevati standard di privacy stabiliti da leggi come il GDPR europeo".

"Nella scorsa estate abbiamo rivisto l'intero processo e abbiamo aggiornato la nostra informativa sulla privacy per essere ancora più chiari su questo lavoro. Da allora abbiamo notevolmente migliorato il processo anche spostando i team che vi lavorano in strutture sicure che si trovano in piccoli paesi. Continueremo ad adottare misure per offrire ai clienti maggiore trasparenza e controllo su come gestiamo i loro dati".

1 Commenti
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Marko_00113 Gennaio 2020, 14:32 #1
il governo cinese ha detto che funziona meglio la sorveglianza di massa
a "premi decrescenti" che qualche grammo di piombo o i campi rieducativi.

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