Skype contro gli operatori mobile che bloccano il VoIP

Tra Skype e alcuni operatori di telefonia mobile è scontro frontale. Nella serata di ieri Skype ha diffuso un comunicato nel quale evidenzia restrizioni contrattuali e altre situazioni che limitano la "libertà della rete" e la net-neutrality.

"alcuni operatori di telefonia mobile in diversi paesi Europei, tra cui l’Italia, hanno messo in atto in modo arbitrario restrizioni contrattuali, tecniche o finanziarie che limitano quello che gli utenti finali e gli innovatori possono fare online. Questi operatori talvolta si schierano apertamente a favore della neutralità della rete e delle "libertà della rete", ma la definizione che ne danno spesso non è in linea con la nuova normativa europea delle telecomunicazioni o con le aspettative degli utenti e lascia spazio a numerose limitazioni ed eccezioni. Secondo Skype, questa situazione, illustrata dai recenti articoli apparsi su alcuni media italiani, è inaccettabile in quanto essa minaccia l'innovazione, la scelta dei consumatori e, più in generale, la loro libertà."

Nel comunicato non viene citato il nome di alcun operatore anche se il riferimento alle ultime tariffe presentate da Vodafone è abbastanza scontato. In alcuni prodotti Vodafone destinati al mobile internet viene inibita la possibilità di sfruttare le tecnologie VoIP, e solo sottoscrivendo un abbonamento plus viene dato accesso anche a tali servizi. Questa situazione non è certo apprezzata da Skype che basa il proprio business sulle comunicazioni VoIP.

"Skype è fermamente convinta che dovrebbero essere gli utenti di Internet – e nessun altro - a scegliere cosa fare online", ha commentato Jean-Jacques Sahel, Director Government and Regulatory Affairs, Europe di Skype. Oltre a ciò Skype sottolinea l'esistenza di una precisa normativa dell’Unione Europea sulle telecomunicazioni, il cui recepimento nelle leggi nazionali è previsto entro maggio 2011, secondo la quale le autorità devono proteggere ‘le libertà di rete’, compresa la possibilità per gli utenti finali di accedere ed utilizzare le applicazioni, i contenuti e i servizi a loro scelta su Internet.

Maggio 2011 è ormai vicino e ora il contenzioso e la parola finale passano nelle mani di AGCOM e delle autorità competenti.