Online minacciati diritti e libertà: lo dice il fondatore del web

Tim Berners-Lee propone un contratto per limitare lo strapotere dei colossi del web: lo firmano tutti i protagonisti principali, ad eccezione di Amazon
di Rosario Grasso pubblicata il 07 Novembre 2018, alle 17:31 nel canale WebIl nuovo "contratto per il web" proposto da Tim Berners-Lee, colui che passerà alla storia come il fondatore del world wide web, punta a ridurre i monopoli sulla rete, chiedendo ai principali colossi del mondo dell'informatica di rispettare la privacy sui dati e sostenere il meglio dell'umanità. Si tratterebbe di un vero e proprio spezzatino dei colossi della Silicon Valley per ridurre il monopolio sulla rete.
"Chi di noi è online vede i propri diritti e le proprie libertà minacciate'', ha affermato Tim Berners-Lee al Web Summit in corso a Lisbona. "Abbiamo un nuovo contratto per il web, con chiare responsabilità per coloro che hanno il potere di rendere la rete migliore". Secondo le prime ricostruzioni 60 emissari di aziende, governi e business leader hanno firmato il contratto. Fra le aziende che hanno aderito Google e Facebook, insieme al governo francese. Sembra invece che Amazon, ovvero una delle aziende che Berners-Lee ritiene debba essere divisa perché troppo grande e forte, non abbia firmato.
Sempre su questa direzione, nello scorso mese di ottobre Berners-Lee lanciava Solid, una piattaforma open source sviluppata in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology. Solid è studiata per decentralizzare la gestione dei dati, lasciando gli utenti liberi di decidere dove le proprie informazioni debbano essere custodite, quali app e servizi possono accedervi e per quali scopi. La finalità del progetto è "True data ownership", cioè il vero controllo dei propri dati, attorno al quale si sta costituendo una community.
Berners-Lee porta avanti la sua crociata ormai da diverso tempo. A proposito di Google e Facebook aveva già scritto: "Controllano le idee condivise e lette. Acquisiscono startup, si appropriano di innovazioni e ingaggiano i migliori talenti. Se si aggiunge questo vantaggio competitivo ai dati che gli utenti forniscono loro, possiamo dedurre che nei prossimi 20 anni ci sarà anche meno innovazione rispetto a quella che è avvenuta negli scorsi 20 anni".
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoo forse si batte proprio perché ha perso il treno
perché tanto sanno che non servirà a nulla quella firma se non a farsi belli, almeno amazon e' stata intellettualmente onesta nel non firmare ... apprezzabile
perché tanto sanno che non servirà a nulla quella firma se non a farsi belli, almeno amazon e' stata intellettualmente onesta nel non firmare ... apprezzabile
Che treno avrebbe perso? Amazon sarebbe apprezzabile solo se fallisse. Purtroppo non accadrà, pazienza.
l'utente a cui ha risposto ipotizzava che sarebbe potuto diventare "l'uomo più potente, ricco e influente del mondo" e mi sembra che non lo sia diventato
vabbè
vabbè
Perché per diventare tra i più ricchi del mondo forse avrebbe dovuto essere tra le persone peggiori del mondo, umanamente parlando. Evidentemente non ci è riuscito.
non tutti sono abbastanza pezzi di m### da diventare "potenti, ricchi e influenti"...
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