"Omicidi, zoorastia e necrofilia": due ex-moderatori accusano TikTok per stress emotivo

Video osceni, scabrosi e disturbanti per12 ore al giorno: due ex-moderatori della piattaforma di vlogging intentano una causa contro TikTok e ByteDance
di Andrea Bai pubblicata il 25 Marzo 2022, alle 13:31 nel canale WebTikTok
Due ex moderatori di TikTok hanno avanzato una causa, con la richiesta di elevarla a causa collettiva, contro TikTok e la proprietaria ByteDance, accusandole di negligenza e violazione delle leggi sul lavoro dello stato della California, giurisdizione nella quale si trova la sede delle operazioni di TikTok negli USA.
Ashley Velez e Reece Young hanno lavorato per la piattaforma di vlogging lo scorso anno come contrattisti. Il loro lavoro di moderatori, spiegano i due a NPR, li ha esposti a "molti atti di violenza estrema ed esplicita" compresi, tra gli altri, episodi di omicidi, zoorastia e necrofilia.
Entrambi gli ex-moderatori hanno affermato di aver dovuto visionare ore di filmati inquietanti e disturbanti, spesso in sessioni da 12 ore di lavoro. Tutti e due hanno sostenuto di tasca propria le spese per consulenze che li aiutassero a gestire lo stress emotivo e psicologico a cui questo lavoro li ha sottoposti.

La causa verte sull'accusa che TikTok impone elevati "standard di produttività" ai moderatori, costretti ad assistere a grandi volumi di video raccapriccianti per ore senza interruzioni. Entrambi i dipendenti sono inoltre stati costretti a firmare accordi di riservatezza come parte integrante del loro contratto.
"Abbiamo visto scene di morte e pornografia esplicite. Bambini nudi ogni giorno. Persone colpite da armi da fuoco in pieno volto e un video di un bambino picchiato che mi ha fatto piangere per due ore di fila" ha dichiarato Velez a NPR.
Non è la prima volta che i moderatori di piattaforme social abbiano dovuto fare i conti con pesanti contraccolpi psicologici dovuti al loro lavoro. Come già era emerso in un altro caso simile lo scorso dicembre, i moderatori hanno pochi secondi per determinare se un contenuto si trovi in violazione delle politiche della piattaforma, proprio per via del gran numero di video da dover vagliare.
Le accuse mosse da Velez e Young, e il racconto della loro esperienza, sembra quasi una fotocopia di quanto raccontato a dicembre da Candie Frazier, moderatrice contrattista per la piattaforma di vlogging che ha anch'essa denunciato le condizioni di quel particolare tipo di lavoro. La causa mossa da Frazier si è conclusa in un nulla di fatto lo scorso mese, prima che fosse possibile raggiungere un accordo e dopo che la moderatrice è stata sollevata dall'incarico.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1. Perchè non denunciano chi carica sta merda?
2. Perchè non chiudono una volta per tutte ste fogne dette socials
mica è facile: andrebbero sottoposti ad approvazione tutti i contenuti
che coda si accumulerebbe ?
e quanta gente ci vuole ?
Spero proprio che il portafoglio sia abbastanza gonfio da farli dormire tranquilli.
Detto questo, avrei mollato il lavoro ben prima di arrivare a quel punto: non tutti sono in grado di fare ogni tipo di lavoro e se uno non ha lo stomaco e la psiche per farlo, forse non dovrebbe farlo e basta.
Ma non fará male a tik tok migliorare le condizioni di lavoro, e questo vale anche per quelli che lo stomaco ce l'hanno...
Quelli che fanno questi video,devono mettere in mostra la loro "natura".
Che senso ha ad esempio,picchiare un bambino e fare un video?
Solo per il gusto di trovare altri a cui piace fare questa cosa e far nascere invidia per averla fatta?
Stiamo parlando di persone insane di mente che vogliono avere l'attenzione,un criminale vero mica si filma e si mette in rete rischiando di essere preso.
Viviamo in una epoca di egocentrismo e narcisismo ,la tecnologia degli smartphone e dei social non ha fatto altro che moltiplicare il fenomeno.
piu' calci in culo a chi se li merita e basta con ste cazzate buoniste e politically correct.
piu' calci in culo a chi se li merita e basta con ste cazzate buoniste e politically correct.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".