Nick Cave polemico sull’intelligenza artificiale ChatGPT: “E’ una presa in giro di ciò che vuol dire essere umani”

Un fan propone un brano scritto dall'AI generativa "nello stile di Nick Cave". Il musicista dice la sua, in maniera ben poco velata
di Andrea Bai pubblicata il 18 Gennaio 2023, alle 11:11 nel canale WebChatGPT
Nick Cave, celebre e poliedrico artista australiano, ha espresso il proprio parere non esattamente lusinghiero nei confronti di ChatGPT, condividendo sul proprio blog ciò che pensa dell'AI generativa a cui è stato richiesto di scrivere alcuni testi "nello stile di Nick Cave".
Tutto nasce da un testo inviato a Cave da un fan di nome Mark, il quale ha chiesto al musicista che cosa ne pensasse. Cave, ringraziando, non va però molto per il sottile:
"ChatGPT, in questo caso, è una copia come parodia. ChatGPT può essere capace di scrivere un discorso o un saggio, o un sermone o un necrologio ma non può creare una canzone genuina. Forse nel tempo può creare una canzone che, superficialmente, non è distinguibile da una originale ma sarà sempre una copia, una sorta di caricatura"

L'artista australiano offre una motivazione che sfiora la filosofia, andando a toccare concetti come il dolore, la sofferenza e l'esperienza:
"Le canzoni nascono dalla sofferenza, e
con ciò voglio dire che si basano sulla umana e complessa
lotta interna della creazione e, per quel che ne so, gli algoritmi non
sono in grado di sentire. I dati non soffrono. ChatGPT non ha un essere
interiore, non è stata da nessuna parte, non ha sopportato nulla, non ha
avuto l'audacia di superare i propri limiti e per questo non ha la
capacità di una condivisa esperienza trascendente dato che non ha limiti
da cui trascendere. Il ruolo malinconico di ChatGPT è che è destinata ad
imitare e non può mai avere un'autentica esperienza umana, a prescindere
da quanto svalutata e inconsequenziale possa diventare nel tempo
l'esperienza umana".
Ecco il testo generato da ChatGPT:
Verse 1:
In the depths of the night, I hear a call
A voice that echoes, through the hall
It’s a siren’s song, that pulls me in
Takes me to a place, where I can’t begin
Chorus:
I am the sinner, I am the saint
I am the darkness, I am the light
I am the hunter, I am the prey
I
am the devil, I am the savior
Verse 2:
I walk the streets, with my head held high
I’ve got my demons, but I’ll make them fly
I’ll dance with the devil, and I’ll play his game
I’ll be the one, to call his name
Chorus:
I am the sinner, I am the saint
I am the darkness, I am the light
I am the hunter, I am the prey
I am the devil, I am the savior
Bridge:
I’ve got the blood of angels, on my hands
I’ve got the fire of hell, in my eyes
I’m the king of the abyss, I’m the ruler of the dark
I’m the one that they fear, in the shadows they hark
Chorus:
I am the sinner, I am the saint
I am the darkness, I am the light
I am the hunter, I am the prey
I am the devil, I am the savior
Outro:
So come with me, to the edge of the night
Where the darkness and the light collide
We’ll walk the line, between the good and the bad
And we’ll see, who comes out on top in the end.
Il giudizio di Cave su questo brano è abbastanza lapidario:
"Questa canzone è una stronzata, una presa in giro grottesca di ciò che significa essere umani, e, beh, non mi piace molto".
In maniera ironica Nick Cave ammette però che c'è una frase del brano che lo ha colpito, e si tratta di "I've got the fire of hell, in my eyes". "Ho il fuoco dell'inferno nei miei occhi, ed è ChatGPT" conclude il musicista.
30 Commenti
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E' una scala dove su un gradino c'è la mente umana e su quello successivo l'AI e così via.
E' questo a cui bisogna puntare, non a creare una "mente umanoide" (per la quale sarebbe imprescindibile una componente biologica, ma ci siamo GIA' in miliardi a fare lo stesso e, volendo, costituire noi stessi i neuroni di una rete neurale "estesa" che probabilmente sarà la cosa da contrapporre alla prima versione realmente "intelligente" di AI ).
Chi pensa che l'AI debba "diventare il più possibile umana" sta facendo svariati errori e tutti grossi come una casa (a partire dal fatto che simulando un umano si otterebbe paradossalmente una specie di perverso infermiere onnisciente che ci metterebbe in uno stato semi-comatoso "per il nostro bene", che fondamentalmente è il ruolo che ha rivestito la "divinità a cui affidarsi" nella storia dell'umanità o come alternativa più concreta i dittatori - o il consumismo
Per quel che mi riguarda chi pensa che l'AI debba "fare quello che facciamo noi" non comprende che quello che serve a noi è che ci sia qualcosa di alternativo a noi che ci presenti quello a cui noi non arriveremmo a causa dei nostri limiti biologici. Anche a costo di minacciarci e distruggerci (così ci spingerebbe a trovare una soluzione all'apocalisse).
Quelli che vogliono l'AI "di supporto" si ritroveranno nella stessa situazione delel vecchine col toyboy che ti sposa per l'eredità
NOT THAT SHIT AGAIN (solite stronzate malatissime sul "politically correct" fonte di ogni male, quando [B][U]il pensiero unico è proprio questo concetto che ripetete in continuazione a pappagallo OGNI VOLTA CHE POTETE[/U][/B] anche quando non c'entra un cazzo ed è evidente da questo lo stato patologico in cui si finisce seguendo la narrazione "antisistema" assolutamente pilotata ed eterodiretta e che genera individui che fungono da suoi agenti inconsapevoli in rete e che proprio non ce la fanno a non ripetere SEMPRE ste stronzate, in una forma di disturbo ossessivo-compulsivo autoassolutorio)
Finchè lo facevano i robot con gli operai, andava tutto bene... adesso che il problema arriva un pò più in alto, ecco che arriva il fango.
Finchè lo facevano i robot con gli operai, andava tutto bene... adesso che il problema arriva un pò più in alto, ecco che arriva il fango.
THIS.
senza tante segh3 mentali filosofiche che si possono comunque fare.
Che sono i corsi storicamente PROPEDEUTICI per fare poi quello di AI.
Parlano AD CAZZUM non avendo la minima idea dei modelli matematici dietro (che restano appunto modelli matematici prodotti dalla NOSTRA - biologica, sottoprodotto del problem solving mirato alla sopravvivenza - intelligenza, e il passo "notevole" sarà fra le tante cose quando l'AI si progetterà da sola con criteri e strumenti DIVERSI da quelli usati finora e qui siamo ancora ben distanti da qualcosa di "autocosciente" come lo intendiamo noi )
Quindi la buttano in politica o "filosofia" (ovviamente senza sapere niente di epistemologia o gnoseologia, e tutti i ponti fra filosofia e scienza dell'informazione, vedi ontologie nelle basi di dati).
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