Multe salatissime ai genitori che pubblicano le foto dei figli: la proposta francese

Una volta cresciuti i figli potranno denunciare i genitori se questi hanno pubblicato fotografie in cui venivano ritratti da bambini. Potrebbe essere questo l'esito di un nuovo provvedimento legale per la privacy francese
di Nino Grasso pubblicata il 09 Maggio 2016, alle 17:41 nel canale WebAccade in Francia. I genitori dello stato europeo vengono avvisati in questi giorni che la pubblicazione di fotografie dei proprio figli potrebbe costar loro una multa salata e un periodo d'arresto. Questo a causa di un nuovo provvedimento di legge in approvazione con cui le autorità decideranno che se un bambino sostiene che una foto sia troppo rivelatrice ci potrebbero essere i presupposti per citare in giudizio, magari più in là nel tempo, il genitore per un massimo di 45 mila euro in danni e un anno di prigione.
"Nel giro di pochi anni i bambini potrebbero portare facilmente i loro genitori in tribunale per la pubblicazione di foto in cui erano più giovani", ha dichiarato a Le Figaro Eric Delcroix, esperto di diritto ed etica su internet. "In determinate fasi i bambini non vogliono essere fotografati, e ancor meno vogliono che le fotografie siano rese pubbliche". In questo caso le leggi non puntano a salvaguardare gli infanti da utenti terzi malintenzionati, ma vogliono proteggere la loro immagine da occhi indiscreti.
In uno studio del 2015 condotto dalla psicologa dell'infanzia Catherine Steiner-Adair è stato dimostrato che i genitori britannici pubblicano in media 200 foto dei propri figli (minori di 5 anni) ogni anno. Ha osservato così invece il professore Nicola Whitton della Manchester Metropolitan University: "Credo che così facendo otterremo negli anni a venire una reazione da parte dei giovani, i quali si renderanno conto che tutta la loro vita sia stata sin dalla nascita a disposizione dei social media".
Per le autorità francesi i genitori hanno tutto il diritto di essere orgogliosi dei propri figli, tuttavia non tutti sono consapevoli dei pericoli cui vanno incontro gli stessi figli a causa di un'esposizione così massiccia sul web. I genitori dovrebbero essere "i responsabili della protezione dell'immagine dei loro bambini", secondo Vivia Gelles, ed è in quest'ottica che si rivolge il nuovo provvedimento di legge dello stato d'oltralpe al fine di sensibilizzare i già genitori e coloro che si accingono ad esserlo sulla problematica, riducendo così il fenomeno.
L'autorità per la protezione dei dati francese ha esortato i genitori a implementare controlli per la privacy più severi in modo da limitare il pubblico potenziale delle proprie foto, e Facebook ha lavorato negli scorsi anni per cercare di rendere più semplici le impostazioni per la privacy. La società ha anche annunciato novità in materia di bambini in arrivo per il prossimo futuro, con un avviso che potrebbe apparire automaticamente ogni volta che il sistema identifica un post pubblico contenente fotografie con bambini.
"Se dovessi caricare una foto dei miei bambini mentre giocano al parco e la condivido accidentalmente con il pubblico questo sistema potrebbe avvisarmi che è una foto dei miei figli", ha dichiarato Jay Parikh, vice president of engineering di Facebook, in una conferenza tenuta lo scorso novembre. L'avviso potrebbe essere così: "Normalmente pubblichi questi contenuti solo per un pubblico ristretto, sei sicuro che vuoi farlo?"
83 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon proprio. Un bambino è un cittadino, peraltro più debole di molti altri, ed è giusto che venga tutelato soprattutto negli ambiti nei quali non è in grado di far valere o capire i suoi diritti.
Personalmente credo che sia corretto che lo Stato tuteli i diritti dei minori anche quando sono i genitori ad infrangerli.
@phoenix: certo, come Tizio può mettere foto di un bimbo a disposizione di cani e porci con tanto di geotag, Caio e Sempronio prendono le foto e ci fanno una bella collezione a disposizione dei loro amichetti.
Proposta da accogliere a braccia aperte imho.
Personalmente credo che sia corretto che lo Stato tuteli i diritti dei minori anche quando sono i genitori ad infrangerli.
Tu hai ragione, il discorso che fai è incontestabile.
L'unico appunto che mi permetto di fare (ai francesi) è che esagerare rende il tutto ridicolo.
45mila euro di multa? Un anno di carcere? Ma siamo pazzi??
E se passi col rosso cosa fanno ti giustiziano sul posto?
[POLEMICA MODE ON]
Se parliamo di TUTELARE un bambino in ambiti in cui non può far valere le proprie ragioni forse, MOOOOLTO PRIMA DELLE FOTO SUL FACCIALIBRO, dovremmo tutelarlo da assurdi riti magici ed affiliazioni a sette fatte in fretta e furia quando non sa fare altro che farsi la pipi addosso.
Mi pare che dalle nostre parti lo chiamino BATTESIMO..
non mi stupisco che si facciano leggi ridicole per evitare di far girare foto di bambini al posto di incarcerare i pedofili o di impedire di venir invasi..
alla fin fine si fa meno fatica a comminare multe e urlare di reati che a perseguire i colpevoli ed arrestarli impedendogli di commettere il reato.. basta vedere come la pensa già la gente in un forum di tecnologia..
L'unico appunto che mi permetto di fare (ai francesi) è che esagerare rende il tutto ridicolo.
45mila euro di multa? Un anno di carcere? Ma siamo pazzi??
E se passi col rosso cosa fanno ti giustiziano sul posto?
[POLEMICA MODE ON]
Se parliamo di TUTELARE un bambino in ambiti in cui non può far valere le proprie ragioni forse, MOOOOLTO PRIMA DELLE FOTO SUL FACCIALIBRO, dovremmo tutelarlo da assurdi riti magici ed affiliazioni a sette fatte in fretta e furia quando non sa fare altro che farsi la pipi addosso.
Mi pare che dalle nostre parti lo chiamino BATTESIMO..
Esatto,stavo pensando la stessa cosa.
Sono anche d'accordo col discorso,ma viene da ridere a pensare che uno rischia la multa per una foto ma è perfettamente normale fare una cerimonia magica in cui lo si inizia a una setta religiosa con centinaia di persone che lo guardano e recitano strane preghiere. È agghiacciante a pensarci bene.
Prima di pensare ai diritti del ventunesimo secolo forse è il caso regolamentare anche quelli che riguardano roba di 2000 anni fa.
Già mi immagino ragazzini ribelli che ricattano i genitori minacciandoli di farli andare in prigione per quella foto che avevano pubblicato anni prima orgogliosi di mostrare la prima recita scolastica del proprio figlio!
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