Meta cambia (ancora) l'etichettatura "AI Info" per i contenuti modificati con l'intelligenza artificiale

L'etichettà sarà visibile per i contenuti generati in toto dall'IA, mentre per quelli modificati sarà presente solo nel menù contestuale
di Andrea Bai pubblicata il 13 Settembre 2024, alle 13:31 nel canale WebMetaInstagramFacebook
Meta sta introducendo alcune modifiche alle regole di etichettatura dei contenuti modificati con l'uso di strumenti di artificiale sulle sue piattaforme social, che cambierà il modo in cui gli utenti potranno vedere le informazioni relative all'uso dell'IA nelle immagini e nei video condivisi da altri utenti e creator.
L'etichetta "AI Info", che prima del cambio delle regole era visualizzata sotto il nome dell'utente, sarà ora inserita nel menù contestuale del contenuto, quello accessibile toccando i tre puntini nell'angolo superiore destro dell'immagine o del reel.

La misura è stata adottata per offrire al pubblico una rappresentazione più accurata dell'intervento dell'IA e dell'uso che ne è stato fatto per comporre l'immagine condivisa sulle piattaforme social, consentendo al pubblico di distinguere i contenuti generati in toto con l'IA e quelli ritoccati utilizzando strumenti presenti all'interno di suite come Photoshop o Lightroom.
Meta ha raccolto le critiche che gli erano state mosse quando aveva introdotto l'etichetta "Made with AI" che in diverse situazioni aveva contrassegnato fotografie autentiche che erano state solo marginalmente modificate, e alcune addirittura per nulla. In quell'occasione la società di Menlo Park decise di cambiare l'etichetta da "Made with AI" in "AI info".

Tuttavia la rimozione dell'etichettatura per le immagini modificate potrebbe aprire un ulteriore problema, e cioè quello di rendere meno immediato il riconoscimento di fotografie manipolate con il preciso scopo di condividere messaggi fuorvianti, sfruttando il forte potere comunicativo delle immagini.
L'etichetta "AI Info" sarà invece mostrata chiaramente per i contenuti rilevati come generati da strumenti di AI, specificando se l'identificazione è avvenuta per auto-dichiarazione dell'utente o se è stata possibile sfruttando i marcatori condivisi dal settore.
Questi ultimi si riferiscono a sistemi come i metadati Content Credentials supportati da C2PA di Adobe che vengono applicati a contenuti creati o modificati con strumenti come Firefly, oppure alla filigrana digitale SynthID di Google. Meta tuttavia non ha voluto specificare quali o quani di questi sistemi saranno utilizzati per l'etichettatura.
L'implementazione graduale di queste modifiche inizierà la prossima settimana.
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