La SEC porta Musk in tribunale: comunicazioni tardive nell'acquisto di azioni Twitter

La SEC cita in giudizio Elon Musk per non aver comunicato tempestivamente l'acquisto di oltre il 5% delle azioni Twitter nel 2022, accusandolo di aver risparmiato 150 milioni di dollari. L'imprenditore respinge le accuse definendole "molestie" dell'agenzia
di Andrea Bai pubblicata il 15 Gennaio 2025, alle 10:21 nel canale WebTwitterX
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Elon Musk, accusandolo di non aver comunicato tempestivamente l'acquisto di azioni di Twitter nel 2022. Secondo l'accusa, questo ritardo nelle comunicazioni avrebbe permesso a Musk di risparmiare almeno 150 milioni di dollari sugli acquisti successivi di azioni.
La SEC sostiene che Musk abbia violato la legge sui titoli statunitense non divulgando entro i termini stabiliti una partecipazione superiore al 5% in Twitter.
Secondo quanto si può leggere nella documentazione depositata perso la corte federale di Washington, Musk aveva acquistato azioni Twitter, superando la soglia del 5%, il 14 marzo 2022. La sua partecipazione è stata resa nota solo il 4 aprile, e cioè 11 giorni dopo il termine previsto dalla legge. Quando Musk ha reso nota la sua partecipazione in Twitter, il valore delle azioni è cresciuto di oltre il 27%.

"Musk ha potuto continuare ad acquistare azioni a prezzi artificialmente bassi, permettendogli di pagare almeno 150 milioni di dollari in meno per le azioni acquistate dopo la scadenza del termine per la comunicazione", afferma la SEC nella denuncia.
Tutto ciò è inoltre avvenuto parallelamente all'organizzazione dell'acquisizione di Twitter da parte dello stesso Musk, operazione che come ben sappiamo si è conclusa con un esborso di 44 miliardi di dollari dell'imprenditore sudafricano nell'ottobre del 2022. Twitter da allora è stato ribattezzato in X.
L'avvocato di Musk, Alex Spiro, ha definito la causa "una campagna di molestie pluriennale" da parte della SEC, culminata in "una denuncia insignificante" che, anche se provata, comporterebbe una sanzione nominale. Spiro ha aggiunto che l'azione legale è "un'ammissione da parte della SEC che non possono intentare una vera causa, perché il signor Musk non ha fatto nulla di sbagliato".
La causa rappresenta una delle ultime azioni di coordinate dal presidente della SEC Gary Gensler prima delle sue dimissioni il 20 gennaio, giorno dell'insediamento del presidente eletto Donald Trump: rimane da vedere se la nuova amministrazione continuerà a portare avanti la causa.
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