La riforma europea del copyright a rischio per l'opposizione di 11 Paesi
La riforma europea sul copyright subisce un altro ritardo: undici Paesi si sono opposti alla novità, rimarcando come non sia a favore degli utenti. Tra i Paesi oppositori anche l'Italia
di Riccardo Robecchi pubblicata il 22 Gennaio 2019, alle 15:21 nel canale WebLa tanto discussa riforma del copyright su cui si sta lavorando in Europa sembra arrivata a un punto di forte incertezza: undici Paesi, compresa l'Italia, hanno infatti comunicato la propria opposizione alla riforma dicendosi particolarmente contrari all'introduzione degli Articoli 11 e 13.
Tra le motivazioni portate dagli Stati contrari agli articoli, c'è principalmente la scarsa tutela dei diritti degli utenti nella nuova riforma. Tra gli elementi più critici della riforma troviamo l'introduzione della cosiddetta "tassa sui link" dell'articolo 11, che fa sì che l'inclusione di porzioni di testo ("snippet") da parte dei motori di ricerca possa portare a richieste di pagamento, e l'implementazione di filtri richiesta dall'articolo 13 per evitare che siti come YouTube ospitino contenuti pirata. Potete leggere maggiori dettagli nel nostro pezzo sulla riforma del copyright in Europa.
Si tratta al momento di un ritardo, più che di un addio alla riforma. L'approvazione era prevista per marzo, ma con quest'ultimo "inciampo" la riforma potrebbe slittare oltre maggio, quando ci saranno le elezioni: se non si riuscirà a ottenere un accordo prima delle elezioni, dunque, la nuova direttiva potrebbe davvero essere quantomeno rivista profondamente.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa un primo passo è stato fatto, ed eventuali elezioni positive alle Europee di Marzo, potrebbero incredibilmente mettere la parola fine a questa... insensatezza.
Io continuo a crederci poco, però almeno una speranza c'è.
http://www.micheleboldrin.com/research/aim.html
chi è contro?
Non ho ancora studiato le forze politiche, quindi non ti saprei dire.
Ed è anche il caso che mi dia una mossa.
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