La Guardia di Finanza prende di mira gli influencer su unboxing e regali

La Guardia di Finanza prende di mira gli influencer su unboxing e regali

La Guardia di Finanza sta intensificando le verifiche fiscali su alcuni comportamento tipici degli influencer che ottengono materiale promozionale da parte dei loro sponsor, ne realizzano unboxing e poi li mettono in vendita alla loro fanbase

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Web
 

La Guardia di Finanza ha avviato una nuova serie di controlli su quegli influencer e star del web che puntano a guadagnare sulle piattaforme social. Secondo quanto riporta Il Messaggero, le fiamme gialle starebbero prendendo di mira soprattutto il fenomeno degli unboxing. In altri termini, gli influencer che ricevono materiale promozionale dai loro sponsor aprono le confezioni in video, attirando l'attenzione della loro fanbase, per poi proporre in vendita quanto mostrato e maturare così guadagni facili.

Tutto il fenomeno delle donazioni, molto spesso realizzate tramite PayPal, è ora al vaglio da parte della GdF. La quale rimarca il fatto che gli introiti legati a pubblicità di prodotti commerciali vanno dichiarati al Fisco. Qualsiasi tipo di donazione è ora sotto la lente di ingrandimento della GdF, visto che i fan tendono a "premiare" diversi tipi di comportamento delle loro star del web preferite.

Guardia di Finanza

OnlyFans è un'altra piattaforma sotto esame, così come i bonifici provenienti dall'estero che, per effetto del principio del "worldwide taxation" recepito dall'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 700 dell’11 ottobre 2021, sono sottoposti a tassazione in Italia.

"I compensi che le celebrities percepiscono per l'esecuzione di sessioni di photoshooting nelle quali la loro immagine o testimonianza è associata a un marchio o a un prodotto per rafforzarne la credibilità …costituiscono redditi di lavoro autonomo ex articolo 53, comma 1, del Tuir, in quanto, seppure non strettamente riconducibili all'attività di cantante, attore o influencer dalle stesse svolta per professione abituale, ne sono, tuttavia, connessi, trattandosi pur sempre di compensi relativi ad attività collegate al contesto artistico nel quale si esprime l'attività principale di cantante, attore o influencer esercitata professionalmente e abitualmente dalle celebrities" si legge infatti nell'interpello dell'Agenzia delle Entrate.

Per ovviare a questi problemi in maniera definitiva, però, bisogna chiarire alcune aree oscure della legislazione italiana e, in particolare, definire giuridicamente quella degli influencer come una professione. Si apre, pertanto, il tema del legislatore che deve stare al passo con le innovazioni tecnologiche, le novità nel mondo della comunicazione e un settore, quello di internet, che cambia sempre molto velocemente.

13 Commenti
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Jack.Mauro31 Luglio 2023, 13:00 #1
secondo me l'influencer ha già una professione: attore:
1) attore pubblicitario: precepisce denaro ovvero beni/servizi da società in cambio di promozione di prodotti/servizi.
2) attore teatrale: percepisce denaro (sotto forma di donazioni o di introiti pubblicitari) per intrattenere il pubblico.

Sarebbe quindi utile, anziché creare una nuova professione, estendere un poco i confini di una professione esistente.
Unrue31 Luglio 2023, 13:21 #2
in particolare, definire giuridicamente quella degli influencer come una professione.


Con calma eh, gli influencer esistono da almeno 10 anni...
andresb31 Luglio 2023, 13:52 #3
E' un settore dove c'è un'evasione enorme, sia fiscale che contributiva.
Alcuni risultano sostanzialmente senza reddito.
sslazio31 Luglio 2023, 14:39 #4
aggiungerei con tenori di vita da nababbi
Paganetor31 Luglio 2023, 14:42 #5
Giusto così: lavorano, guadagnano e di conseguenza pagano le tasse.
L'ignoranza ("non sapevo di dover pagare le tasse, il mio è un hobby!" non è ammessa, soprattutto se arrivano a far girare cifre con parecchi zeri.
AceGranger31 Luglio 2023, 16:53 #6
Originariamente inviato da: Jack.Mauro
secondo me l'influencer ha già una professione: attore:
1) attore pubblicitario: precepisce denaro ovvero beni/servizi da società in cambio di promozione di prodotti/servizi.
2) attore teatrale: percepisce denaro (sotto forma di donazioni o di introiti pubblicitari) per intrattenere il pubblico.

Sarebbe quindi utile, anziché creare una nuova professione, estendere un poco i confini di una professione esistente.


dipende, l'inquadramento della professione con il relativo codice Ateco è dettata dall'attività principale; la maggior parte di quelli che vengono in modo semplicistico chiamati "influencer" in realta hanno come attivita principale la produzione di contenuti video che al loro interno ha una minima parte di promozione di prodotti/servizi.

alla fine sono questioni di lana caprina, hanno gia una p.iva serve solo che l'agenzia delle entrate stia al passo con i tempi e si aggiorni indicando cosa e come dichiarare determinate entrate con l'evolversi dei tempi e in base a quello poi fare i controlli .
Thoruno31 Luglio 2023, 21:57 #7

Mio giudizio...

Anche se prenderò insulti, la mia opinione sugli influenzer! Persone che non hanno voglia di lavorare.
Potete farmi qualsiasi elenco di lavori di questi personaggi, ma la mia idea è questa.
CYRANO31 Luglio 2023, 22:25 #8
Originariamente inviato da: Thoruno
Anche se prenderò insulti, la mia opinione sugli influenzer! Persone che non hanno voglia di lavorare.
Potete farmi qualsiasi elenco di lavori di questi personaggi, ma la mia idea è questa.


https://www.tiktok.com/@michelemono...287900523597082






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HW202131 Luglio 2023, 23:58 #9
@Thoruno

Concordo pienamente e aggiungo che non solo non hanno voglia di lavorare ma neanche di studiare

Fare l'influenzer ha costi minimi, non occorrono qualifiche e titoli di studio, si richiede solo una bella presenza e saper parlare decentemente. Insomma è la strada più breve per avere popolarità a costo zero

Ovviamente ci sono le eccezioni ma in generale l'andazzo è quello sopra descritto
Lobokill01 Agosto 2023, 09:28 #10
per quanto ci possa (e debba) stare controllare gli influenZer, che a dirta tutta sono una microscopica parte, preferirei che investissero le risorse per acchiappare i datori di lavoro che inquadrano a mezza giornata i dipendenti per risparmiare tasse, o che hanno gente a nero perché, se no, "non ce la fanno"...

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