Jamie Lee Curtis costringe Meta a rimuovere un deepfake pubblicitario: 'Non mettetemi parole in bocca'

Meta ha chies un video pubblicitario generato con l’intelligenza artificiale che utilizzava il volto e la voce di Jamie Lee Curtis senza consenso. L'attrice, dopo un messaggio pubblico rivolto a Mark Zuckerberg, ha denunciato la manipolazione di un’intervista televisiva per promuovere un prodotto mai approvato
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Maggio 2025, alle 15:21 nel canale WebMeta
Jamie Lee Curtis ha ottenuto la rimozione di un annuncio pubblicitario che sfruttava il suo volto e la sua voce in modo fraudolento. L'attrice premio Oscar ha denunciato su Instagram l'utilizzo non autorizzato di immagini tratte da una sua intervista rilasciata durante gli incendi a Los Angeles, manipolate con l'intelligenza artificiale per farle promuovere un prodotto sconosciuto. Il video, realizzato con tecnologie di sintesi vocale e visiva, simulava un endorsement che Jamie Lee Curtis non ha mai fatto, e potenzialmente poteva compromettere la sua immagine pubblica e professionale.
Dopo diversi tentativi senza successo di contattare privatamente Meta, l'attrice si è rivolta direttamente al CEO Mark Zuckerberg per reclamare pubblicamente la rimozione del contenuto. L'intervento è arrivato nel giro di poche ore, con la conferma dell'eliminazione dell'annuncio da parte dell’azienda, sebbene senza dichiarazioni ufficiali sul caso.
L'episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente allarme sull'uso dei deepfake nei contenuti online, che colpiscono figure pubbliche e celebrità senza tutele efficaci. Lo stesso fenomeno ha riguardato recentemente altri personaggi, tra cui Scarlett Johansson, bersaglio di un video generato con tecnologie simili per fini provocatori.
Gli attori si oppongono categoricamente all'uso delle proprie sembianze non autorizzato e ricavato tramite la tecnologia, al punto che uno dei punti nodali che hanno portato al blocco di Hollywood di un paio di anni fa riguardava proprio gli ipotetici pericoli apportati dall'Intelligenza Artificiale. L'uso di queste tecnologie potrebbe corroborare le moderne forme di narrazione crossmediale, che spesso necessitano l'uso di personaggi interpretati da attori reali ma in versione ringiovanita o invecchiata, facilmente ottenibili proprio grazie all'IA. Ma le opposizioni degli attori stanno rendendo impossibile questo tipo di narrazioni.
L'intervento di Jamie Lee Curtis Curtis riguarda un ambito differente e rafforza il dibattito sulla necessità di regole più severe per contrastare la diffusione di contenuti AI non autorizzati, soprattutto quando coinvolgono identità reali usate per veicolare messaggi manipolati. Questi ultimi, infatti, distorcevano la realtà dei fatti sugli incendi di Los Angeles. Immagini false che mostravano l'insegna di Hollywood avvolta dalle fiamme e scene di saccheggi diffusi sono circolate ampiamente su X, precedentemente noto come Twitter, spingendo funzionari e fact-checker a intervenire per chiarire che si trattava di contenuti completamente falsi.
Jamie Lee Curtis ha esordito nel 1978 con Halloween fino a diventare un'icona soprattutto del cinema horror. Ha costruito una carriera solida tra commedie, thriller e film drammatici. Ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista per Everything Everywhere All at Once (2022).
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna bella multa miliardaria e forse anche le big tech inizierebbero a prendere a cuore la questione.
Aldilà del puro discorso di "immagine" , sensato e giusto, immagino quanto potrebbe esser difficile per persone cmq note fino a scendere a quelle comuni se si trovano di fronte a sti problemi.
è bello sapere che l'uomo sa sempre come usa per il peggio del peggio la tecnologia..
Aldilà del puro discorso di "immagine" , sensato e giusto, immagino quanto potrebbe esser difficile per persone cmq note fino a scendere a quelle comuni se si trovano di fronte a sti problemi.
concordo in toto
mi fa ancora più specie che una persona nota e con una influenza mediatica non indifferente si ritrovi "costretta" a telefonare a Zucchina per riuscire a far tutelare la propria immagine
se non fosse stata Jamie Lee Curtis ma una persona un po' meno "nota & influente" e senza la possibilità di chiamare in gran capo, cosa sarebbe successo?
mi pare che la' ci siano grandi ma [SIZE="5"]GRANDI[/SIZE] problemi da questo punto di vista (social & deepfake ai-based) se un'attrice nota a tutto il mondo deve affrontare queste difficoltà (e non riuscire a risolverle) contattando i normali canali offerti dalla piattaforma social di turno
ciao ciao
E visto l'andazzo, e il tempo che perdevo sui social, dopo molti anni ho disattivato gli account Meta, salvo WA.
quello che non ci sta è che ste robe passino sul google store che, in teoria, dovrebbe essere monitorato.
quello che non ci sta è che ste robe passino sul google store che, in teoria, dovrebbe essere monitorato.
Ci può stare che scappi. Non ci può stare che nonostante le segnalazioni (intendo di noi comuni) non venga fatto nulla perchè 'non viola i termini di servizio'.
Ho diverse segnalazioni aperte all'Oversight Board, ma manco le cagano...
E visto l'andazzo, e il tempo che perdevo sui social, dopo molti anni ho disattivato gli account Meta, salvo WA.
ieri ho rivisto idiocracy ... non ci siamo poi tanto lontani
Purtroppo è così... sempre più vicini, sempre più!!
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