Il PIL dell'Italia potrebbe decollare grazie al metaverso. Lo dice Meta

Secondo uno studio di Meta, in Italia il metaverso potrebbe contribuire con una cifra compresa tra i 28 e i 52 miliardi di euro di PIL aggiuntivo all'anno, entro il 2035, mentre in UE potrebbe generare tra i 259 e i 489 miliardi di euro all'anno.
di Manolo De Agostini pubblicata il 10 Maggio 2023, alle 09:51 nel canale WebMeta
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer un progettista, sarà normale, e per molti lo è già oggi, fare vedere un progetto in realtà virtuale, che sia una casa, un macchinario o anche solo un mobile di un falegname, ma dubito che questo possa dare un impulso all'economia, si tratta solo di implementare meglio quello che già c'è, non è che perchè posso vedere una casa in realtà virtuale ne compro una mezza dozzina.
No, però se un visore VR ti fa vendere più facilmente la casa rispetto al venditore tradizionale, allora non ci pensi 2 volte nel comprare visore e programma...
Ora pensa ad avere un visore in ogni ufficio o casa e capisci le proporzioni che potrebbe avere questo mercato, l'impulso all'economia potrebbe essere enorme.
NO, l'impulso sarà per chi vende i visori, non certo per il resto dell'economia, come chi vendeva pale ai cercatori d'oro nel klondike
I visori non è che li raccogli sull'albero...
Vanno costruiti con tutti i componenti che servono, assemblati, spediti e venduti in tutto il mondo, poi se ci metti pure tutto il software che segue...
Una produzione di massa del genere ha un impatto economico enorme.
Ora pensa ad avere un visore in ogni ufficio o casa e capisci le proporzioni che potrebbe avere questo mercato, l'impulso all'economia potrebbe essere enorme.
Per l'adozione di massa io vedo tre problemi principali.
Il primo e' il prezzo: un visore dovrebbe essere accessibile quanto un monitor per sperare di entrare nella maggior parte delle case. Gli enthusiast non fanno mercato, non e' con chi si puo' permettere una RTX40XX che si fanno i grossi numeri.
Il secondo e' la fruibilita': se io compro un visore devo essere in grado di utilizzarlo con qualsiasi ecosistema, windows, linux, console e via dicendo. Al momento invece i visori tendono a concentrasi sui loro ecosistemi, che e' sbagliato. E' come se acquistassi un monitor gaming e potessi utilizzarlo solo con i giochi steam e non epic, oppure lo compro per i programmi da ufficio e non posso utilizzarlo per i giochi. Ovvio che un monitor per gaming e' piu' adatto ai giochi, ma non per questo deve precludermi gli altri utilizzi.
Il terzo e' l'ergonomia dello spazio (non trovo un termine migliore al momento). Un visore, per necessita', ti isola troppo dal resto dell'ambiente. Puo' andare bene se sei un ragazzino che deve giocare un'oretta, ma se sei ad esempio un padre che deve tenere a bada i figli, semplicemente non puoi utilizzarlo perche' non riusciresti a vedere quello che fanno. Con un tablet invece anche se ti piazzi sul divano a scorrere immagini di donnine.... ehm... di mobili per la casa, tieni sempre sotto controllo tutto, quindi non e' adatto per un utilizzo generico.
Quindi va bene per specifici ambiti, ma di certo non si puo' pensare che possa entrare in ogni casa per poterlo utilizzare un domani come oggi utilizziamo tablet e schermi tradizionali.
Ci hanno fatto un film che lo mostra. READY PLAYER ONE.
Ma prima devi connettere ogni casa ufficio con una linea dati in grado di sfruttarlo al meglio a meno che lo usi in SD a 10 fps
Vanno costruiti con tutti i componenti che servono, assemblati, spediti e venduti in tutto il mondo, poi se ci metti pure tutto il software che segue...
Una produzione di massa del genere ha un impatto economico enorme.
Sicuramente per i paesi in cui verranno prodotti, io parlavo per l'ecomia Italiana.
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