Il nuovo CEO di Mozilla si dimette dall'incarico dopo meno di due settimane

Brendan Eich occupava il ruolo di CEO di Mozilla da meno di due settimane, quando è stato costretto alle dimissioni per via di alcune discutibili scelte politiche
di Nino Grasso pubblicata il 04 Aprile 2014, alle 14:20 nel canale WebMozilla
Il 25 marzo Brendain Eich diveniva il nuovo CEO di Mozilla, società che aveva co-fondato e per cui occupava il ruolo di CTO dal 2005. Dopo meno di due settimane, tuttavia, lo stesso Eich dà le dimissioni per via del polverone scatenatosi intorno ad una vicenda che vedeva il nuovo CEO donare 1.000$ a sostegno del referendum in California contro il matrimonio gay.
Alcuni gruppi di attivisti gay hanno subito mostrato il loro dissenso, con OkCupid, sito di appuntamenti online, che ha invitato gli utenti a boicottare Mozilla consigliando loro il passaggio a Chrome o Explorer.
Ad annunciare le dimissioni è la stessa Mitchell Baker che poco meno di due settimane aveva definito Eich come un "elemento fondamentale per Mozilla e per il successo" ottenuto negli ultimi quindici anni dalla società. Mozilla ci tiene a precisare che si trova su modalità di pensiero diverse rispetto a quelle esternate da Eich durante gli scorsi giorni: "Non ci siamo mossi in maniera abbastanza veloce per interagire con la gente una volta iniziate le polemiche. Ci dispiace. Dobbiamo fare di meglio", si legge sul comunicato rilasciato dalla società.
Eich si riteneva convinto di essere ancora la migliore scelta per servire Mozilla in qualità di CEO durante la settimana, subito dopo lo scoppio delle polemiche. Le pressioni sono comunque cresciute da allora, soprattutto dopo una discussione pubblica fra impiegati, sviluppatori e membri della comunità di Mozilla.
"È chiaro che Brendan non possa continuare a capitanare Mozilla in questo contesto", ha rivelato Mitchell Baker a Recode. "La capacità di saper imporre le proprie scelte è fondamentale per un CEO e ciò non è più possibile". Tuttavia nel comunicato si legge che Eich ha scelto di sua iniziativa di lasciare il suo ruolo in Mozilla, oltre alla sua posizione nel consiglio d'amministrazione.
Al momento Mozilla non ha ancora scelto chi sarà il suo sostituto. Dopo la pubblicazione della notizia, Eich ha confermato le dimissioni sul suo blog personale, senza parlare direttamente delle motivazioni di stampo politico. "Incoraggio tutti i Moziliani ad andare avanti", scrive sul post. "Grazie a tutti quelli che mi hanno supportato, e a tutti i miei colleghi nel corso degli anni vissuti in Mozilla, e incontrati nelle conferenze tenute in giro per il mondo. Sarò meno presente online, ma sarò sempre in giro."
132 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi sembra vergognoso che una persona per delle opinioni venga discriminato e costretto a dimettersi da un incarico abbondantemente meritato.
Sacrificare la sacrosanta libertà di opinione e di parola al politicamente corretto è molto lontano ai principi democratici.
Sacrificare la sacrosanta libertà di opinione e di parola al politicamente corretto è molto lontano ai principi democratici.
Non è stata sacrificata la libertà di opinione o di parola.
Lui la sua parola e la sua opinione l'ha espressa liberamente (non c'è stata alcuna censura).
Però non è libero dalle conseguenze di ciò che fa e dice... e uno nella sua posizione (esposta) è anche più esposto alle conseguenze.
Lui la sua parola e la sua opinione l'ha espressa liberamente (non c'è stata alcuna censura).
Però non è libero dalle conseguenze di ciò che fa e dice... e uno nella sua posizione (esposta) è anche più esposto alle conseguenze.
"Puoi dire quello che vuoi, ma se quello che dici è sbagliato ti ammazzo"
Bella la libertà di parola
Lui la sua parola e la sua opinione l'ha espressa liberamente (non c'è stata alcuna censura).
Però non è libero dalle conseguenze di ciò che fa e dice... e uno nella sua posizione (esposta) è anche più esposto alle conseguenze.
Infatti mi sa che qui in pochi hanno capito cosa è successo a giudicare dalle
risposte.
risposte.
e' la stessa cosa
Lui la sua parola e la sua opinione l'ha espressa liberamente (non c'è stata alcuna censura).
Però non è libero dalle conseguenze di ciò che fa e dice... e uno nella sua posizione (esposta) è anche più esposto alle conseguenze.
Vero, in effetti anche durante il fascismo chi non prendeva la tessera del partito rischiava di essere licenziato e in ogni modo gli era preclusa ogni possibilità di carriera.
C'e' da dire che il ventennio non è passato alla storia come un periodo particolarmente democratico della nostra storia.
Ora è il matrimonio gay, una volta era il dover esser alti, biondi e con gli occhi azzurri ma l'idea alla base è la stessa: l'intolleranza per chi la pensa in modo differente.
Questo dalla fondazione mozilla che da anni che sbandiera il proprio pensiero di libertà è estremamente deludente.
Giusto o sbagliato che sia.
Su certi argomenti oggi è meglio non esprimersi affatto, oppure devi accettare le conseguenze di aver scontentato qualcuno.
Poteva accadere anche se il CEO donava 1000$ per un progetto di legge per abolire la pena di morte in California o contro la vivisezione.
forse sarebbe successo al contrario, ovvero se fosse d'accordo per la pena di morte e per la vivisezione
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".