Il MIT avvisa gli studenti (e non solo): l'uso di ChatGPT riduce memoria e attività cerebrale

Uno studio condotto dal MIT rivela che l'uso di strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT può ridurre l'attività cerebrale, la memoria e l'impegno cognitivo. La ricerca evidenzia come l'affidarsi agli LLM implichi una scrittura più uniforme ma meno profonda, sollevando interrogativi sull'impatto dell'IA nell'istruzione e non solo.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Giugno 2025, alle 10:01 nel canale WebIntelligenza ArtificialeChatGPT
29 Commenti
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la sovranità geopolitica del futuro andrà di pari passo con chi saprà evolvere più velocemente l'AI e non lo fai di certo con le limitazioni, specie se c'è competizione fra 2 superpotenze.
L'AI non nasce per dare una mano a TUTTI, ovvio che qualcuno almeno in queste ultime generazioni di persone dovrà pagarne il prezzo.
Circa l'aspetto cognitivo, non c'è dubbio che sia un disastro. Allo stato attuale, e ragionevolmente per molti decenni ancora (più probabilmente qualche secolo) non c'è alternativa alla fatica e alla lentezza per lo sviluppo di pensiero e ragionamento critico.
Pensare di usare l'IA in tal senso è come pensare di diventare un campione olimpionico con un quarto d'ora di palestra.
You can’t trust your own instincts or judgement about Large Language Models and chatbots because they trigger a number of cognitive biases and psychological “effects” that short-circuit our judgement.
The fundamental argument of the pro-AI crowd in coding is that it makes you go faster and, after you’ve gone faster, you can go slower a little bit to catch the errors caused by going faster. They back this with personal anecdotes that are largely subjective validation of what they want to be true.
It’s no surprise that an almost religious faith in “AI” spreads fast among those open to the idea.
It’s not irrational to believe any of these things and trust your peers, but it is a mistake.
Ma sopratutto fare un test dell'intelligenza dopo 8 ore di studio, di lettura di informazioni prese da Wikipedia o da vostra madre enciclopedia umana laureata in scienze del gender o 8 ore in C++ a correggere tutti i warning prodotti dal codice inventato da Chatgtp, con il cervello effettivamente STANCO, CHE CAZZO DI SENSO HA ?
.
e beh vuoi mettere lo sforzo cognitivo di alzarsi alle 3 di notte imbracciare l'arco autocostruito ed andare nel bosco a cacciare il pranzo.
altro che aprire il frigo e trovare la pappa pronta cosa che istupidisce l'uomo, infatti da quando abbiamo il frigo non siamo più stati capaci di inventare niente.
abbiamo i seguaci di Ted Kaczynski anche su questo forum !
io comunque non lo nascondo sono un po invidioso, li avrei usati per i compiti a casa
fa praticamente qualsiasi cosa dalle espressioni di base fino ai problemi di quantistica è impressionante e ti spiega passo/passo le equazioni
usando modelli per la matematica se usate quelli generali non vanno bene
E' proprio questo il punto.. che siano i compiti a casa o il lavoro, ridendo e scherzando si fanno fare le cose alla IA.. ed alla fine non sei più capace di farle tu.. perchè le fa sempre la IA.
[…] strumenti come ChatGPT […] rischiano di ridurre lo sviluppo del pensiero critico, della memoria e dell'autonomia cognitiva
Click sul link per visualizzare la notizia.
Direi che lo studio critichi soprattutto l'uso dell'IA nella fase di apprendimento. Vedo invece che gran parte dei commenti pensano all'uso professionale.
La conseguenza, a mio parere condivisibile, di quello che affermano i ricercatori è che l'IA non va usata durante l'apprendimento, se non come tecnica insegnata nella fase finale. Un po' come per le calcolatrici: prima impari bene come fare le operazioni e come fare i calcoli approssimati, e solo dopo usi le calcolatrici per evitare gli errori tipici di un essere umano.
Finito l'apprendimento, quando hai adeguatamente sviluppato il pensiero critico, la memoria e l'autonomia cognitiva, l'uso di questi strumenti diventa utile, in quanto hai migliore comprensione di quello che ti viene detto dall'IA.
Preferisco essere io in controllo, non lasciarlo ad altri, figurarsi ad un programma scritto da terzi
Il problema è che qualcun altro deciderà che non se ne potrà fare a meno, e qualcuno un giorno ti dirà che non se ne può fare a meno, fino a quando non verrai obbligato.
Spero che quel giorno io sia bellamente nella tomba
Il problema dell'IA oggi è che pompano talmente tanti soldi e c'è un hype talmente assurdo, che non si valuta la cosa per quella che è *realmente*, ma si tende ad esagerare. Quindi per me è NO grazie.
Preferisco essere io in controllo, non lasciarlo ad altri, figurarsi ad un programma scritto da terzi
Il problema è che qualcun altro deciderà che non se ne potrà fare a meno, e qualcuno un giorno ti dirà che non se ne può fare a meno, fino a quando non verrai obbligato.
Spero che quel giorno io sia bellamente nella tomba
Eh, io sono già in pensione da un pezzo 😊.
... e senza trarne alcun beneficio
bisognerà stare molto attenti in futuro a condividere e mettere a disposizione un progetto o servizio sul web....
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