Il CEO di Google DeepMind ci crede: l'AGI sarà realtà entro 10 anni

Demis Hassabis, CEO di DeepMind, prevede l'arrivo dell'intelligenza artificiale generale (AGI) entro 5-10 anni. Il dibattito resta aperto, con opinioni contrastanti tra gli esperti su tempistiche e sviluppo tecnologico.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Marzo 2025, alle 10:01 nel canale WebIntelligenza ArtificialeGoogle
19 Commenti
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Ok, ne riparliamo tra 39 anni, se saremo ancora vivi...
[I]1958, Herbert Simon and Allen Newell: "within ten years a digital computer will be the world’s chess champion", and "within ten years a digital computer will discover and prove an important new mathematical theorem."
1965, Herbert Simon predicted: "machines will be capable, within twenty
In seguito, negli anni ottanta, Ray Kurzweil basandosi sulla legge dei ritorni accelerati predisse che un computer avrebbe battuto il campione del mondo di scacchi nel 1998. Deep Blue sconfisse Kasparov nel 1997.
Le stesse proiezioni indicano che la AGI verrà raggiunta nel 2029, e più la IA progredisce (vedasi il superamento del test ARC-AGI da parte dell'ancora non rilasciato al pubblico Orion3) più esperti concordano che questa è una data più che plausibile.
Se manterranno quel rapporto tra previsione sbagliata e avverata ci vorranno meno di 10-30 anni per avere l'agi
E' proprio questo che ti sfugge: i progressi della tecnologia non sono lineari perché sono governati dalla legge dei ritorni accelerati: ci sono voluti 290.000 anni perché la nostra specie sviluppasse l'agricoltura, 10.000 anni perché innescasse la prima rivoluzione industriale, 200 anni per arrivare alla prima rivoluzione informatica e 30 per giungere all'era della IA, il prossimo salto di paradigma è esattamente a 5-10 anni di distanza.
Figure 02 di Figure AI sa mettere la spesa nel frigorifero, secondo te quanto gli manca prima di essere in grado di svuotare la lavastoviglie? Quanto al non "saper guidare nel traffico", non so in quale dimensione parallela tu viva, ma i taxi autonomi di Waymo e Baidu guidano nel traffico di San Francisco, Los Angeles, Shenzhen e Pechino da diversi anni.
Ti vorrei invitare a riflettere su quello che hai scritto: le persone non sono ingranaggi di una fabbrica, non sono macchinari, non sono automi. Il fatto stesso che tu possa ritenere "inutile" un essere umano perché produttivamente poco profittevole dimostra quanto la nostra mente sia stata plagiata dalla retorica capitalistica.
Sarei lieto di rispedirti non 8 milioni di anni indietro, ma solo duecento, per consentirti di valutare se la nostra vita attuale sia davvero come quella dei nostri predecessori.
che belle che sono le utopie
Purtroppo ci sono aspetti basilari del sistema produttivo che non sembri in grado di cogliere: il ciclo produzione-consumi è un sistema dinamico dove il declino della domanda causa anche un impoverimento dell'offerta, sia in termini di output industriale che di contenuti tecnologici, e se c'è qualcosa che l'élite non vuole è perdere la gara per la supremazia tecnologica contro la Cina. Ergo, non è un caso che sia proprio un esponente dell'élite come Sam Altman ad aver delineato lo schema di finanziamento del "dividendo universale", un emolumento erogato da un fondo sovrano alimentato da una tassa del 2,5% sulla capitalizzazione di mercato delle società quotate, una land tax e una tassa sul margine operativo lordo di tutte le aziende con introiti superiori al miliardo. In sostanza, per i motivi di cui sopra, questo dividendo sarà intrinsecamente indicizzato agli incrementi di produttività generati dalle tecnologie esponenziali, incrementi che saranno massicci.
Di esatto non c'é nulla, essendo teorie e previsioni, e non é detto si tratterebbe per forza dell'agi o di una scoperta nel campo dell'energia o altro
INFATTI ci sono epocali trasformazioni in atto ANCHE nel campo dell'energia (infrastrutture SWB, Energy Packet Network, BESS Battery Energy Storage System etc), come della robotica (l'esplosione della robotica antropomorfa, proprio in conseguenza dell'evoluzione della IA) e della guida autonoma (che ora dilaga in Cina e negli USA): per definizione un salto di paradigma non contempla un'unica tecnologia, e le proiezioni estrapolate dai progressi dei benchmark della IA puntano ormai con chiarezza al conseguimento della AGI entro 5-10 anni.
Le stesse proiezioni indicano che la AGI verrà raggiunta nel 2029, e più la IA progredisce (vedasi il superamento del test ARC-AGI da parte dell'ancora non rilasciato al pubblico Orion3) più esperti concordano che questa è una data più che plausibile.
Si, anche un orologio rotto segna bene l'ora due volte al giorno...
Why Ambitious Predictions About A.I. Are Always Wrong
[I]In 2014, Ray Kurzweil predicted that by 2029, computers will have human-level intelligence and will have all of the intellectual and emotional capabilities of humans, including “the ability to tell a joke, to be funny, to be romantic, to be loving, to be sexy.” As we move closer to 2029, Kurzweil talks more about 2045.[/I]
Di certo una singolaritá scientifica si ripercuote in ogni campo di ricerca, nasce in un ambito ma ha una portata talmente deflagrante che si riflette a 360 gradi.
Comunque poco cambia se avverrá tra 3 anni o 20, l'impatto sará enorme e la vera sfida sará far coesistere i vari ambiti della vita dell'uomo con la nascente tecnologia. Di modelli ce ne sono per tutti i gusti, da quelli piú soft ad altri che si concludono con la sostituzione dell'essere umano e la sua evoluzione in un essere ibrido o totalmente tecnologico, non ho cosí fretta di vedere come andrá a finire ecco
Chi ha scritto questa frase non ha capito niente delle proiezioni di Kurzweil e molto probabilmente non le ha nemmeno lette: la "Singolarità" è quel orizzonte temporale oltre il quale, senza augmentazione, non saremo più in grado di prevedere cosa potranno fare le macchine, e Kurzweil lo colloca nel 2045, il 2029 è l'anno indicato per il raggiungimento di una IA di livello umano ed è una data che dal 2005 Kurzweil non ha *mai* modificato, sono stati tutti gli altri a cambiare opinione, e ad allinearsi sempre più rapidamente alla sua visione man mano che si avvicina questo traguardo.
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