Gli AI browser aggirano i paywall: i casi Atlas e Comet, e la nostra prova con Opera Neon

Gli AI browser aggirano i paywall: i casi Atlas e Comet, e la nostra prova con Opera Neon

Gli "AI browser" come Atlas di OpenAI e Comet di Perplexity riescono ad accedere a contenuti normalmente bloccati dietro i paywall. Un'indagine del Columbia Journalism Review rivela come funzionano questi aggiramenti, e noi abbiamo messo alla prova Opera Neon, il browser "AI-agentico" di nuova generazione: anche lui riesce ad accedere a contenuti riservati come quelli del MIT Technology Review

di pubblicata il , alle 16:03 nel canale Web
OpenAIChatGPTChatGPT AtlasPerplexityOpera
 

Il confine tra lettura umana e intelligenza artificiale si fa sempre più sottile. Negli ultimi mesi stanno emergendo i cosiddetti AI browser, nuovi strumenti che uniscono navigazione e agenti intelligenti capaci di eseguire operazioni complesse online. A differenza di Chrome o Safari, questi browser non si limitano a mostrare pagine web: sono in grado di comprendere i contenuti, estrarli, sintetizzarli e rispondere a domande complesse.

Secondo un'approfondita indagine da Columbia Journalism Review (fonte), due di questi nuovi browser — Atlas di OpenAI e Comet di Perplexity — sono già in grado di accedere a contenuti normalmente protetti da abbonamento. In particolare, i giornalisti autori dello studio hanno chiesto agli agenti di leggere un articolo da 9.000 parole del MIT Technology Review riservato agli abbonati, ed entrambi i sistemi sono riusciti a visualizzarlo integralmente. Lo stesso esperimento, condotto nelle interfacce classiche di ChatGPT e Perplexity, non ha avuto successo.

ChatGPT Atlas

Come riescono a superare i blocchi

Il trucco sta tutto nella natura "umana" di questi browser basati su intelligenza artificiale. A differenza dei crawler o degli scraper, che si identificano chiaramente nei log dei siti, gli agenti di Atlas e Comet appaiono ai server come un normale browser Chrome. Questo significa che, per i sistemi di protezione, sono indistinguibili da un vero utente umano. Bloccandoli, un editore rischierebbe di impedire l'accesso anche a chi visita il sito legittimamente.

Inoltre, molte testate — tra cui lo stesso MIT Technology Review — adottano paywall client-side, ovvero basati su overlay che oscurano il contenuto già caricato nella pagina. Mentre per un lettore il testo rimane invisibile, un AI browser riesce comunque a leggerlo in background. Solo i paywall server-side, come quelli del Wall Street Journal o di Bloomberg, risultano più efficaci, poiché non inviano il testo finché l'utente non è autenticato.

La possibilità che gli agenti AI accedano a contenuti protetti pone interrogativi legali e commerciali. Chi controlla cosa legge l'intelligenza artificiale? E soprattutto, può un modello trarre vantaggio da testi riservati senza consenso dell'editore? Tra le altre cose, CJR riporta che Atlas evita di leggere articoli da testate attualmente in causa contro OpenAI, come il New York Times, ma in questi casi ricorre a un metodo alternativo: ricostruisce il contenuto basandosi su citazioni, tweet, o articoli correlati pubblicati da altre fonti. Una sorta di "reverse engineering" dell'informazione, che mina ulteriormente la possibilità per gli editori di controllare la diffusione del proprio materiale.

La nostra prova con Opera Neon

Nel frattempo, abbiamo condotto una prova simile con Opera Neon, il nuovo browser "AI-agentico" descritto nel nostro articolo completo. Abbiamo verificato che anche Opera Neon riesce ad accedere a contenuti riservati come quelli del MIT Technology Review, superando il paywall client-side e mostrando il testo completo dell'articolo. Si tratta, con tutta probabilità, di un effetto collaterale del nuovo motore "agentico" integrato, capace di interpretare e gestire le interfacce web come farebbe un utente reale.

Opera Neon

La prova conferma quanto denunciato da CJR: le difese tradizionali non bastano più. L'arrivo degli AI browser cambia radicalmente il modo in cui l'informazione viene fruita e redistribuita. Che si tratti di Atlas, Comet o Opera Neon, la tendenza è chiara: i browser stanno diventando agenti autonomi in grado di interagire con il web in modi sempre più simili a quelli umani. È un passo avanti notevole per la produttività e l'automazione, ma anche una sfida per la tutela del diritto d’autore e della sostenibilità economica del giornalismo digitale.

12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Jack.Mauro04 Novembre 2025, 16:18 #1
Finalmente una buona notizia (per gli utenti).
coschizza04 Novembre 2025, 16:21 #2
Originariamente inviato da: Jack.Mauro
Finalmente una buona notizia (per gli utenti).


pensa che io dopo aver letto la notizia ho pensato una butta notizia per internet quindi (per gli utenti), sei sicuro di aver compreso le ripercussioni pratiche della questione?
ninja75004 Novembre 2025, 16:23 #3
tasto destro -> visualizza sorgente pagina

das04 Novembre 2025, 16:27 #4
Originariamente inviato da: ninja750
tasto destro -> visualizza sorgente pagina



O ancora meglio: tasto destro->ispeziona oggetto->Pulsante Canc
Applicato a offuscamenti vari.

Fondamentalmente non cambia niente.

Inoltre c'è da precisare che quasi mai quello che c'è sotto vale la fatica di leggerlo, figuriamoci disoffuscarlo
Jack.Mauro04 Novembre 2025, 16:56 #5
Originariamente inviato da: coschizza
pensa che io dopo aver letto la notizia ho pensato una butta notizia per internet quindi (per gli utenti), sei sicuro di aver compreso le ripercussioni pratiche della questione?


Tra le tante cose negative degli IA Browser, aggirare i paywall per me è davvero l'unica buona, anche perché implementare i controlli formali dei form, i pawall e qualsiasi altra limitazione lato client significa dire "bypassatemeli".
coschizza04 Novembre 2025, 17:39 #6
Originariamente inviato da: Jack.Mauro
Tra le tante cose negative degli IA Browser, aggirare i paywall per me è davvero l'unica buona, anche perché implementare i controlli formali dei form, i pawall e qualsiasi altra limitazione lato client significa dire "bypassatemeli".


questo pero sara la fine di internet e quindi una cosa brutta per tutti, che te ne fai di un ai se non ha piu dati dove pescare? non ci farai nulla e internet sara una landa desolata come al suo inizio
pachainti04 Novembre 2025, 18:31 #7
Gli "AI browser" introducono nuove vulnerabilità, senza alcun valore reale aggiunto, eccetto la sbornia di infilare la presunta IA ovunque.

Unseeable prompt injections in screenshots: more vulnerabilities in Comet and other AI browsers

Agentic Browser Security: Indirect Prompt Injection in Perplexity Comet

Prompt injection flaw in Opera Neon

Per non essere tracciati e di conseguenza manipolati, ci sono poche alternative.
Yuno gasai04 Novembre 2025, 18:34 #8
Originariamente inviato da: coschizza
questo pero sara la fine di internet e quindi una cosa brutta per tutti, che te ne fai di un ai se non ha piu dati dove pescare? non ci farai nulla e internet sara una landa desolata come al suo inizio


Conta che quei dati erano comunque boiate già prima dell'AI eh... Ricordo sempre quanti articoli e titolo acchiappa-click venivano postati pur di fare visualizzazioni Da un certo senso, l'AI almeno la mette in culo a queste persone.
Proteo7104 Novembre 2025, 19:28 #9
Originariamente inviato da: coschizza
... e internet sara una landa desolata come al suo inizio


Veramente internet un tempo era molto molto meglio del mare di merda che è diventato oggi !!!
Più della metà (e mi sono tenuto stretto) del traffico dati che gira oggi su internet è pubblicità o roba completamente inutile !!!
L'ho già detto in un altro thread, e lo ripeto:
Ma quant'era bello una volta internet...
UtenteHD05 Novembre 2025, 08:25 #10
Posso immaginare che in futuro saranno tutti cosi', ma per me hanno nel 90% lati negativi, ad esempio analizzano tutto quello che visiti ad esempio lavorando, guardando il conto in banca, ecc.. si si ok ok tutto il locale, ecc.. bah. privacy? Sara' tutto in locale ok, ma bah..
Seconda cosa, la piu' ovvia, la sicurezza, bastera' scrivere dei comandi appositi, ogni volta, ad ogni aggiornamento sempre piu' complessi, per far fare gli attacchi di vario tipo al tuo broswer AI o magari fargli creare a Lui al volo virus, script malevolo o altro.
Questa cosa che superano i paywall non mi sembra una buona cosa come molti dicono.

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