Filtrare il porno in automatico in Italia, il colpo gobbo della Lega che apre il dibattito

Una norma firmata Lega, inserita nel testo di conversione della legge sulla Giustizia, impone l'attivazione di default di un filtro sui contenuti inappropriati ai minori. L'articolo 7 bis rischia di passare per non far decorrere i termini di conversione del decreto.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Giugno 2020, alle 17:01 nel canale WebLa Lega vuole bloccare il porno su Internet "in automatico" per tutelare i minori. Solo il titolare maggiorenne del contratto telefonico, rivolgendosi all'operatore, potrà eliminare tale filtro o, se preferite, "parental control". A riportare la vicenda è La Repubblica, che ci spiega come un emendamento alla legge sulla Giustizia in materia di intercettazioni abbia introdotto l'articolo 7 bis intitolato "Sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio". Ecco alcuni stralci:
"I contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica disciplinati dal codice di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 devono prevedere tra i servizi preattivati sistemi di parental control ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco a contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto. […] Questi servizi devono essere gratuiti e disattivabili solo su richiesta del consumatore, titolare del contratto".
"Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche assicurano altresì adeguate forme di pubblicità di tali servizi in modo da assicurare che i consumatori possano compiere scelte informate".
"In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi precedenti l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ordina all'operatore la cessazione della condotta e la restituzione delle eventuali somme ingiustificatamente addebitate agli utenti, indicando in ogni caso un termine non inferiore a sessanta giorni entro cui adempiere".
Il senatore della Lega, Simone Pillon, primo supporter dell'emendamento, ha spiegato che il filtro punta a mettere "in sicurezza i tanti bambini che, come i miei, hanno ormai quotidiano accesso a Internet vista anche la necessità della didattica a distanza. Un piccolo regalo da parte della grande famiglia della Lega a tutte le mamme e a tutti i papà che vogliono proteggere i loro piccoli dai pericoli del web".
Non è la prima volta che si parla di un filtro contro il porno, in particolar modo il Regno Unito ha cercato di introdurre questo strumento per diverso tempo, arrivando però a un nulla di fatto e all'accantonamento di un'idea che metteva pochi d'accordo. Anche negli Stati Uniti si è giunti alla conclusione che sarebbe difficile filtrare i contenuti "a luci rosse" senza margine d'errore, senza dimenticare problematiche tecniche relative alla cifratura che potrebbero aggirare il filtro. Inoltre si sono sollevati importanti dibattiti in merito alla censura.
L'ADUC - Associazione per i Diritti di Utenti e Consumatori - chiede di bloccare la norma e parla di "Porno libero in libero Stato".
"Al momento il testo è consegnato alla commissione competente alla Camera, prima del passaggio in Aula. E potrebbe non esserci tempo per una modifica alla Camera, perché va chiuso tutto entro il 29 giugno, quando scadono i termini di conversione della legge", spiega La Repubblica.
Enza Bruno Bossio (PD), segretario della Commissione permanente IX Trasporti, ha affermato che l'articolo otterrà un parere formalmente favorevole ma chiederà di non rendere il testo immediatamente attuativo, proponendo che si passi per una consultazione con gli operatori interessati. "Una modifica del testo da parte nostra purtroppo non è fattibile perché non ci sono i tempi prima della scadenza dei termini", ha aggiunto Bossio.
143 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCsknsknslsslnsllknsknsksllk
Da partito secessionista per l'indipendenza del nord a melma populista ciuccia crocefissi.
Voglio provarle anch'io...ditemi i nomi o i principi attivi che stasera chiedo "al mio amico Aziz" se me le procura !
È l'acqua del Po.
L'unica motivazione di un annuncio simile è quello di aprire un dibattito pro/contro e marciare sulla polemica (specialmente per i "giornalettisti" ossia quelle trasmissioni/giornali che vivono sulle polemiche).
Ma leggete solo i titoli?
Stanno semplicemente chiedendo di rendere gratuiti ed attivi di default i sistemi di parental control?
Vi sembra tanto assurdo? O perchè l'iniziativa viene della Lega, è automaticamente maligna?
I sistemi di parental control esistono dappertutto e sono pure integrati nei sistemi operativi. Tutti leghisti e beoti ( causa acque del Po ) gli ingegneri e i manager delle software house?
Ma leggete solo i titoli?
Ho letto tutta la notizia e rinnovo il mio giudizio.
Inutile...sin da quando ero appena ragazzino trovavo e trovavamo con i miei amici tutti i sistemi possibili e immaginabili per aggirare il "parental control", quello vero della madre e quello del padre, il blocco dei canali, per procurarci un giornaletto o una vhs con un po' di "pelo". Giusto per i bambini più piccoli avrebbe lontanamente un senso una roba del genere...fermo restando che i bambini piccoli dovrebbero essere sempre supervisionati dai genitori mentre navigano in internet.
Abbastanza e non perchè l'iniziativa è di origine leghista.
Tu stato, di "default" mi lasci tutto attivo, in caso sono io che ti contatto per attivare il parental-control. No che devo chiamarti io e dirti che voglio sbloccare youporn...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".