Facebook valuta il ban degli annunci politici in USA in vista della campagna elettorale
Sempre più spinoso il legame fra social e propaganda politica: Facebook starebbe valutando il ban degli annunci politici nei giorni precedenti il voto delle presidenziali USA, ma ci sono pro e contro
di Alessandro Bordin pubblicata il 11 Luglio 2020, alle 15:01 nel canale WebFacebook sta seriamente valutando la possibilità di imporre un divieto agli annunci politici sul proprio social network nei giorni precedenti il voto per le presidenziali USA di novembre, secondo fonti che chiedono di restare anonime ma che ne hanno parlato con Bloomberg. Sarebbe una prima assoluta, poiché di fatto attualmente c'è carta bianca un po' per tutto, fake comprese e soprattutto quelle, pur con la consapevolezza dei danni che possono fare.
Come è lecito attendersi, le reazioni sono di vario tipo. Se la questione ha riacceso gli animi di molte associazioni, che da tempo accusano Facebook di non fare abbastanza per contrastare il fenomeno fake news (siamo d'accordo), dall'altra vi è il rischio concreto che uno strumento di ban possa impedire ad un politico di rispondere tempestivamente a fatti di cronaca, per il timore di una mannaia mossa da una mano troppo pesante.
I divieti a tempo per annunci politici sono abbastanza comuni in altre parti del mondo, incluso il Regno Unito e persino l'Italia: da noi si chiama silenzio elettorale ed è una pausa della campagna elettorale che si effettua il giorno prima e il giorno stesso delle elezioni, disciplinato dalla legge 4 aprile 1956 n. 212 (regolarmente infranto da alcuni). Sono ancora fortissimi gli echi dell'ingerenza russa sulle presidenziali 2016 (post fuorvianti e divisivi) proprio a mezzo social, motivo per cui il tema si sta scaldando e non poco. Da allora la società ha apportato una serie di modifiche per arginare il fenomeno, compresa l'implementazione di requisiti più rigorosi per l'acquisto di spot di marketing.
La strada però è irta di ostacoli e davvero complessa sotto ogni punto di
vista. Non mancheremo di informarvi sugli eventuali sviluppi della vicenda, che
potrebbe comunque portare a un "nulla di fatto".
7 Commenti
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Il problema è il come. Facciamo come Twitter che si affida a NYT, MSM, CNN? Noti produttori di fake news!
Il problema è che chi ha il potere non ama la democrazia. Un sistema in cui fosse l'utenza a segnalare ed obliterare le news fake, non piace.
Vogliono il controllo ( tutti ) sulle informazioni, in modo da controllare la mente e le decisioni della gente.
Che vuol dire? Siccome Trump dice cazzate, gli altri sono autorizzati a fare altrettanto?
Sul fatto che siano fonti di fake news, l'ho provato in prima persona.
Lo sai che ha una visione opposta a quella dell'establishment occidentale sulla Russia. Bene, vado sulla BBC e leggo "Putin, durante un'intervista, afferma che Lenin era un santo".
Vado su Youtube, trovo il video originale dell'intervista e Putin dice esattamente l'opposto. Inizia col criticare il comunismo, dice che Lenin piazzò una bomba ad orologeria sotto la Russia, che i gulag furono una tragedia umana e strategica, ecc...
Poi passa a descrivere come i comunisti si fossero impossessati della dottrina cattolico-cristiano, plagiandola, per costruire la loro "teologia", nella quale Lenin era innalzato al ruolo di santo.
Cioè, i comunisti misero Lenin al livello di un santo. Ma Putin critica ciò!!! Invece, secondo la BBC, Putin vede Lenin come un santo.
E ti potrei raccontare altri casi in cui ho letto colossali balle sul conto della Russia.
Ti sembra giornalismo serio? Ti sembra gente seria? Genta che dovrebbe fare da giudice e dirmi/dirci cos'è vero e cosa no?
Crederei di più al diavolo in persona, piuttosto che a questa gentaglia.
Pensavo mi avessi messo in ignore, visto che da mesi non rispondi mai ai miei commenti, anche quando replico a te in temi che ti stanno a cuore.
Bene.
No, due torti non fanno una ragione, ma finalmente è servito almeno a farti rispondere.
Lo sai che ha una visione opposta a quella dell'establishment occidentale sulla Russia. Bene, vado sulla BBC e leggo "Putin, durante un'intervista, afferma che Lenin era un santo".
Vado su Youtube, trovo il video originale dell'intervista e Putin dice esattamente l'opposto. Inizia col criticare il comunismo, dice che Lenin piazzò una bomba ad orologeria sotto la Russia, che i gulag furono una tragedia umana e strategica, ecc...
Poi passa a descrivere come i comunisti si fossero impossessati della dottrina cattolico-cristiano, plagiandola, per costruire la loro "teologia", nella quale Lenin era innalzato al ruolo di santo.
Cioè, i comunisti misero Lenin al livello di un santo. Ma Putin critica ciò!!! Invece, secondo la BBC, Putin vede Lenin come un santo.
E ti potrei raccontare altri casi in cui ho letto colossali balle sul conto della Russia.
Posto che sia, ma quante ne sparano questi media che ti stanno sulle scatole? Ossia, qual è la percentuale di menzogne/fake?
Crederei di più al diavolo in persona, piuttosto che a questa gentaglia
E quindi come fai a credere a Trump che è noto dire di gran lunga più menzogne che cose vere?
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