Dollaro digitale: la Fed ci pensa. Ma non sarà necessariamente basato su blockchain
La Federal Reserve pubblica un documento di valutazione sulla possibilità di emettere in futuro una moneta digitale. E' solo un primo passo e non vi sono posizioni nette a favore o contro
di Andrea Bai pubblicata il 24 Gennaio 2022, alle 17:01 nel canale WebLa Federal Reserve statunitense ha avviato un lavoro di valutazione sulla possibilità di realizzare un dollaro digitale che rientri nel concetto di CBDC (Central Bank Digital Currency): nei giorni scorsi è stato pubblicato un documento, che vuole rappresentare semplicemente "il primo passo in una discussione" senza prendere per ora posizioni nette a favore o contro.
Il documento nasce in un momento in cui almeno altri 90 Paesi nel mondo stanno prendendo anch'essi in considerazione la possibilità di emettere le proprie valute digitali. La Banca Centrale Europea ha già avviato un tavolo di lavoro incentrato sull'Euro Digitale e nella stessa direzione si stanno muovendo anche Cina e Giappone con le rispettive valute. Nel frattempo nel più ampio mercato delle criptovalute, hanno raccolto particolare consenso le cosiddette stablecoin, ovvero criptovalute il cui valore è legato tramite vari meccanismi a quello delle valute fiat.
Una valuta digitale emessa da una banca centrale potrebbe unire i vantaggi del denaro contante assieme a quelli del denaro digitale, permettendo ad esempio una maggiore accessibilità ed inclusività a quelle persone che ancora non hanno un conto corrente bancario (i cosiddetti unbanked), una maggior facilità di trasferimenti e transazioni tra persone, società e anche oltre confine, una maggior sicurezza e fiducia dei consumatori verso una moneta elettronica coordinata dallo stato.
Non mancano però anche gli aspetti che attualmente rappresentano incognite e dubbi. Come reagirebbe, ad esempio, il mercato nel momento in cui gli USA si assumessero un ruolo che tradizionalmente è terreno delle banche commerciali? I cittadini sarebbero propensi ad affidare al governo tutte le informazioni finanziarie? Il documento pubblicato dalla Federal Reserve ipotizza però la possibilità di mantenere degli "intermediari", che sarebbero di fatto rappresentate dalle medesime realtà bancarie che oggi già operano sul mercato e che dovrebbero semplicemente aggiornare il loro modus operandi.
Ovviamente negli interessi del governo statunitense vi è anche quello di continuare a supportare la posizione del dollaro USA come valuta di riferimento globale. La Fed sottolina inoltre che una valuta digitale non dovrà essere necessariamente basata su tecnologia blockchain, ma sottolinea che ancora non sono state fatte proposte per una specifica tecnologia e che resta aperta ad esplorare le opzioni disponibili.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDollaro e euro digitali, saranno "legati" alle rispettive monete, e quindi non attireranno questa massa di ingenui.
Di questo passo torneremo al baratto...
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