Criptovalute, in USA sta arrivando il GENIUS Act: differenze e analogie con il MiCA europeo

Criptovalute, in USA sta arrivando il GENIUS Act: differenze e analogie con il MiCA europeo

Il Senato americano approva con 68 voti favorevoli e 30 contrari il GENIUS Act, primo quadro normativo federale per le stablecoin. Diciotto democratici si uniscono ai repubblicani nonostante l'opposizione di Warren. Le differenze con il MiCA europeo

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Web
 

Con un voto decisivo di 68 favorevoli e 30 contrari nella serata di ieri, martedì 17 giugno, il Senato degli Stati Uniti ha approvato il GENIUS Act con supporto bipartisan. Diciotto democratici si sono uniti alla maggioranza dei repubblicani nell'approvazione del disegno di legge, che rappresenta il primo quadro normativo federale per le stablecoin, token crittografici ancorati al valore del dollaro statunitense.

Nel corso dell'ultimo anno, dopo che il settore delle criptovalute ha supportato la campagna presidenziale di Donald Trump con oltre 131 milioni di dollari, il Partito Repubblicano ha abbracciato il settore crypto con entusiasmo, votando in massa per l'approvazione del disegno di legge.  

L'approvazione del disegno di legge non era scontato, anche per alcuni colpi di scena avvenuti nel corso del suo iter: lo scorso maggio, nove democratici che avevano precedentemente sostenuto il GENIUS Act hanno improvvisamente cambiato rotta, chiedendo di rivedere il testo del disegno di legge. Giorni dopo, i senatori democratici Elizabeth Warren (Massachussets) e Ron Wyden (Washington) sono riusciti a bloccare un tentativo di portare il disegno di legge al voto citando diversi eventi attuali riguardanti le iniziative crypto della famiglia Trump, inclusa una cena controversa per persone che possedevano grandi quantità del loro memecoin $TRUMP.

Warren, membro di rango del Comitato Bancario del Senato e da lungo tempo paladina della protezione dei consumatori, ha votato contro la versione finale del GENIUS Act. Durante un discorso in aula dell'11 giugno, ha dichiarato che il disegno di legge non aveva adeguate protezioni normative per prevenire la corruzione: "Renderebbe Trump il regolatore della sua stessa compagnia finanziaria e, cosa importante, il regolatore dei suoi concorrenti".

L'approvazione del GENIUS Act rappresenta un passaggio particolarmente favorevole per il settore degli asset digitali: acronimo di "Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins", il disegno stabilisce standard federali per l'emissione di stablecoin. La legislazione richiede che tutte le stablecoin siano completamente coperte da dollari statunitensi o altri asset liquidi, introduce audit annuali per i grandi emittenti e regola la partecipazione straniera. Il disegno di legge include anche disposizioni per la protezione dei consumatori, con riserve complete in dollari USA, Treasury a breve termine o asset di liquidità comparabile, divulgazioni pubbliche mensili della composizione delle riserve e audit finanziari annuali per gli emittenti con capitalizzazioni di mercato superiori ai 50 miliardi di dollari.

La legislazione è conforme al Bank Secrecy Act per quanto riguarda la sicurezza, prevedendo programmi anti-riciclaggio e sanzioni, monitoraggio delle transazioni e conservazione dei registri, identificazione del cliente e due diligence rafforzata, oltre alla segnalazione di attività sospette. Gli emittenti devono dimostrare la capacità di congelare o bruciare token, mentre gli emittenti stranieri non conformi potrebbero essere esclusi dai mercati statunitensi.

L'approvazione del GENIUS Act arriva in un momento particolare per l'ecosistema delle stablecoin, che hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato complessiva superiore di 230 miliardi di dollari e rappresentano ora la maggioranza del volume delle transazioni on-chain. Le stablecoin sono sempre più utilizzate per pagamenti transfrontalieri, come riserva di valore e per sbloccare l'accesso globale agli asset denominati in dollari USA.

Il voto sul GENIUS Act si inserisce nel contesto di una spinta internazionale per regolamentare le stablecoin. Le disposizioni sulle stablecoin del Market in Crypto Assets Regulation (MiCA) dell'Unione Europea sono entrate in vigore nel giugno 2024, mentre giurisdizioni come Singapore, Hong Kong, UAE e Giappone hanno implementato i propri quadri normativi per le stablecoin.

Il disegno di legge passa ora alla Camera dei Rappresentanti, che sta lavorando sulla propria legislazione complementare, lo STABLE Act. Se approvato da entrambe le camere del Congresso, il disegno di legge passerà al Presidente Trump per la firma e potrebbe diventare legge entro la fine dell'anno.

GENIUS Act e MiCA, due approcci a confronto

Il GENIUS Act americano e il regolamento MiCA dell'Unione Europea (questo già in vigore dal giugno 2024), sono due quadri normativi fondamentali che hanno l'obiettivo di stabilire regole chiare per il settore delle criptovalute, ma con sfumature differenti e distinzioni più nette nell'approccio adottato

La legislazione americana si concentra, in maniera piuttosto flessibile, sulle "payment stablecoin", definite come token digitali progettati principalmente per i pagamenti e completamente garantiti da asset liquidi, mantenendo un ancoraggio costante al dollaro statunitense. MiCA invece segue una linea di maggior rigore, e non utilizza il termine stablecoin ma regola invece due categorie specifiche: gli Asset-Referenced Tokens (ART - legati ad un paniere di asset) e gli Electronic Money Tokens (EMT - legati ad una singola valuta ufficiale), entrambi considerati tipi di stablecoin. Il regolamento europeo ha anche preso una posizione drastica sulle stablecoin algoritmiche, che sono effettivamente bandite in quanto MiCA non le considera come Asset-Referenced Tokens, non avendo riserve esplicite legate a qualsiasi tipo tradizionale di asset. Questo ha portato al delisting di stablecoin non conformi come USDT da parte dei principali exchange che operano nell'Unione Europea

I due quadri sono diversi anche per quanto riguarda la regolamentazione degli emittenti: per la legge Europea sono necessarie autorizzazioni specifiche prima che un emittente possa offrire i propri token nell'UE. Per essere conformi a MiCA, gli emittenti devono registrarsi come Electronic Money Institution (EMI) o come Crypto-Asset Issuer (CI). Una licenza EMI è necessaria per emettere e negoziare pubblicamente Electronic Money Tokens, mentre una licenza CI è richiesta per offerte pubbliche di EMT o la loro accettazione nei mercati di negoziazione. Il disegno di legge americano prevede invece tre categorie di emittenti autorizzati: sussidiarie di banche assicurate FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) con approvazione per emettere stablecoin, istituzioni non bancarie regolamentate a livello federale sotto la supervisione dell'Office of the Comptroller of the Currency, e emittenti di stablecoin autorizzati a livello statale che operano secondo standard normativi allineati con le linee guida federali.

C'è invece una parziale corrispondenza per quanto riguarda i requisiti di riserva: GENIUS Act impone che gli emittenti mantengano riserve pari al valore totale delle stablecoin in circolazione, che devono essere costituite da asset di qualità e altamente liquidi, come ad esempio contanti o titoli di stato USA a breve termine. Le riserve devono essere mantenute in conti segregati, con il divieto di essere utilizzate per scopi operativi o per prestiti. La liquidità deve essere certificata su base mensile, con verifiche dell'integrità completa e il rispetto dei requisiti legali.

MiCA, pur con un maggior grado di dettaglio, impone requisiti sostanzialmente sovrapponibili a quelli americani, come il mantenimento di riserve liquide complete con un rapporto 1:1. Il maggior rigore Europeo richiede però inoltre la pubblicazione di un white paper completo che descrive il funzionamento della stablecoin, gli asset che la garantiscono, i rischi associati e il framework operativo. Gli emittenti devono inoltre mantenere le riserve liquide presso un custode terzo di fiducia per garantire la stabilità finanziaria. Una caratteristica distintiva del framework europeo è l'introduzione dei Digital Token Identifiers, simili a impronte digitali digitali che devono essere inclusi nel white paper di una stablecoin e specificano su quale blockchain opera il token, aiutando i regolatori a tracciare gli obblighi finanziari.

Le differenze più significative emergono nell'approccio all'applicazione e alla supervisione. MiCA adotta un'impostazione centralizzata tramite l'European Banking Authority che ha i poteri per classificare sia ART che EMT come "significativi" sulla base di criteri specifici (capitalizzazione di mercato, numero di detentori di token, numero e valore delle transazioni giornaliere), assoggettandole poi a politiche normative rafforzate. Il GENIUS Act prevede invece un modello di supervisione multi-agenzia, con la Federal Reserve e i già citati Office of the Comptroller of the Currency e la Federal Deposit Insurance Corporation, che acquistano i poteri di concedere e revocare licenze, condurre audit, e imporre sanzioni per non conformità. Una delle caratteristiche distintive del GENIUS Act è la sua struttura di supervisione duale, che permette agli emittenti di operare sotto supervisione federale o statale, purché i regimi statali soddisfino gli standard di equivalenza federale. Gli emittenti con oltre 10 miliardi di dollari in stablecoin in circolazione devono obbligatoriamente operare sotto supervisione federale, mentre quelli più piccoli possono scegliere la regolamentazione statale.

Un aspetto particolare del modello americano è l'esenzione formale dalle leggi sui titoli per le stablecoin di pagamento qualificate, rimuovendo il timore di improvvise azioni da parte della SEC e incoraggiando sviluppatori e aziende fintech a innovare senza la minaccia incombente di una riclassificazione normativa.

La legislazione americana offre maggiore flessibilità operativa con la sua struttura duale federale-statale e una definizione meno rigida di stablecoin, mentre MiCA ha definito un quadro più uniforme ma potenzialmente più restrittivo in Unione Europea. Entrambi i modelli hanno una convergenza sui requisiti di riserve complete e trasparenza, ma differiscono significativamente nei loro approcci all'autorizzazione, supervisione e applicazione delle leggi: proprio queste differenze potrebbero influenzare significativamente dove gli emittenti di stablecoin sceglieranno di stabilire le loro operazioni e come si svilupperà il mercato globale delle stablecoin nei prossimi anni.

2 Commenti
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Opteranium18 Giugno 2025, 15:24 #1
al solito, da una parte tutto permesso, dall'altra tutto vietato. Indovinate dove fioriranno le emittenti.
E tutto ciò senza contare la Cina https://scenarieconomici.it/guerra-...in-europa-mica/
Zappz18 Giugno 2025, 15:47 #2
Toretto sarà contento, ora si potranno chiedere i riscatti anche in stablecoin!

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