ChatGPT sarà integrato anche su Opera: ecco come funzionerà e a cosa servirà

L'azienda ha annunciato l'implementazione della tecnologia di IA di OpenAI all'interno del browser web, attraverso la funzione Shorten
di Nino Grasso pubblicata il 13 Febbraio 2023, alle 11:28 nel canale WebOpera
Sembra proprio che la "next big thing" sia proprio l'Intelligenza Artificiale. Dopo Microsoft con l'integrazione della tecnologia OpenAI alla base di ChatGPT su Bing, e Google con il suo Bard, arriva anche Opera. Il celebre browser web implementerà ChatGPT in maniera nativa all'interno della funzione "Shorten" (tradotto letteralmente, "Accorcia").
La feature sarà rilasciata per tutti gli utenti a breve e verrà implementata attraverso una nuova icona a destra della barra degli indirizzi. Selezionando il nuovo elemento si aprirà una barra laterale con un riassunto di quanto presente nella pagina web attiva. Per fornire il risultato la nuova feature utilizzerà proprio la tecnologia di ChatGPT, realizzata da OpenAI.
Anche Opera implementerà l'Intelligenza Artificiale: ecco a cosa servirà
Jan Standel di Opera ha dichiarato a TheVerge che la distribuzione della nuova feature di riassunto sarà distribuita agli utenti "molto presto". Inoltre, la società sta lavorando su altre funzionalità basate su IA che "aumenteranno" l'esperienza di navigazione web. Su queste feature, tuttavia, non sono stati rilasciati ulteriori dettagli dal dirigente dell'azienda.
L'annuncio di Opera arriva in un periodo di grosso fermento sull'Intelligenza Artificiale, proprio nella stessa settimana in cui Microsoft ha annunciato una riprogettazione di Edge per aggiungere una sorta di "copilota basato sull'intelligenza artificiale" al browser. Il nuovo modello Prometheus, lo stesso che verrà utilizzato su Bing, potrà anche realizzare una sorta di riepilogo degli elementi presenti sulle pagine web.
L'interesse mostrato nei confronti dell'IA mostra come i grossi nomi del settore tecnologico stiano cercando di sfruttare il ritardo di Google (la tecnologia della Grande G non ha ancora fatto presa come quella di OpenAI) per rosicchiare un po' delle sue quote di mercato nei vari segmenti che occupa da anni con forza. Resta da vedere se gli utenti abbandoneranno davvero le loro abitudini maturate con Google Search e Chrome, re indiscussi delle due categorie occupate.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon ho potuto fare a meno di pensare che quel modo di implementare un microprocessore, così paurosamente inefficiente, sia una metafora del futuro, con gli umani che saranno pateticamente lenti, inefficienti e dal bagaglio di conoscenze limitato rispetto all'intelligenza artificiale, e il confronto tra il processore umano ed elettronico sarà simile a quello tra l'umanità e l'ai.
Non penso manchi molto al punto in cui la produzione "intellettuale" cumulata dell'intera umanità verrà superata in volume da quella delle intelligenze artificiali
Non ho potuto fare a meno di pensare che quel modo di implementare un microprocessore, così paurosamente inefficiente, sia una metafora del futuro, con gli umani che saranno pateticamente lenti, inefficienti e dal bagaglio di conoscenze limitato rispetto all'intelligenza artificiale, e il confronto tra il processore umano ed elettronico sarà simile a quello tra l'umanità e l'ai.
Non penso manchi molto al punto in cui la produzione "intellettuale" cumulata dell'intera umanità verrà superata in volume da quella delle intelligenze artificiali
Non ho capito niente di quello che hai scritto.
Come se fosse antani per lei
#OsservatorioECCO
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Già!
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