Google Bard: ecco la risposta all'Intelligenza Artificiale ChatGPT. Come funziona?

Google Bard: ecco la risposta all'Intelligenza Artificiale ChatGPT. Come funziona?

Sundar Pichai e Google rispondono con Google Bard all'avvento di ChatGPT e di tutto quello che ha comportato l'Intelligenza Artificiale di OpenAI. Un importante passo nel nostro viaggio verso l'IA, queste le parole del CEO di Google.

di pubblicata il , alle 08:43 nel canale Web
GoogleChatGPT
 

Google Bard è la risposta a ChatGPT. L'azienda di Mountain View decide di non attendere oltre e di rispondere a tutto quello che ha comportato in questi mesi l'arrivo dell'Intelligenza Artificiale di OpenAI. Direttamente con un post firmato dal CEO Sundar Pichai, Google, decide di svelare non solo il nome ma anche quello che la nuova Intelligenza Artificiale Bard potrà fare.

Google Bard: ecco come funzionerà a differenza di ChatGPT

''L'intelligenza artificiale è la tecnologia più profonda su cui stiamo lavorando oggi''. Queste le parole di Sundar Pichai che in un posto sull'ormai famoso blogpost di Google decide di svelare al mondo intero i tratti che caratterizzeranno quella che viene già denominata ''l'anti ChatGPT''. E continua:

''Che si tratti di aiutare i medici a rilevare le malattie in anticipo o di consentire alle persone di accedere alle informazioni nella propria lingua, l'intelligenza artificiale aiuta le persone, le aziende e le comunità ad aumentare il proprio potenziale. E apre nuove opportunità che potrebbero migliorare significativamente miliardi di vite. Ecco perché sei anni fa abbiamo riorientato l'azienda attorno all'intelligenza artificiale e perché lo consideriamo il modo più importante per realizzare la nostra missione: organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili. Da allora abbiamo continuato a investire nell'intelligenza artificiale su tutta la linea e Google AI e DeepMind stanno continuando a farlo. Oggi, la scala dei più grandi calcoli di intelligenza artificiale raddoppia ogni sei mesi, superando di gran lunga la legge di Moore. Allo stesso tempo, l'intelligenza artificiale generativa avanzata e i modelli di linguaggio di grandi dimensioni stanno catturando l'immaginazione delle persone in tutto il mondo. Il nostro progetto di ricerca Transformer e il nostro documento di definizione del campo nel 2017, così come i nostri importanti progressi nei modelli di diffusione, sono ora la base di molte delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa che state iniziando a vedere oggi''.

Che cos'è Google Bard

Google Bard viene definita da Sundar Pichai come uno strumento per ''combinare l’ampiezza della conoscenza mondiale con l'intelligenza, la potenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici. Bard utilizza le informazioni presenti sul Web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità. Può essere uno strumento per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità: per esempio, aiutando a spiegare a un bambino o una bambina di 9 anni le nuove scoperte del telescopio spaziale James Webb della NASA, o per saperne di più sui migliori attaccanti di calcio in questo momento, o per ottenere consigli su come migliorare le proprie competenze''.

Tutto nasce dalla volontà da parte di Google di lavorare con l'Intelligenza Artificiale da anni. Un percorso, che spiega il CEO dell'azienda, intrapreso ormai due anni fa con modelli linguistici di grandi dimensioni passando per nuove funzionalità linguistiche e conversazionali di ultima generazione basate su LaMDA (Language Model for Dialogue Applications) ossia il modello linguistico di Google per le applicazioni sul dialogo.

''Abbiamo lavorato a un servizio sperimentale di IA conversazionale, alimentato da LaMDA, che abbiamo chiamato Bard. E oggi facciamo un ulteriore passo avanti rendendo possibile l’accesso a un gruppo di tester di fiducia, prima di renderlo più ampiamente disponibile al pubblico nelle prossime settimane''.

Google Bard è stato creato con l'idea di combinare l'ampiezza della conoscenza mondiale con l'intelligenza, la potenza e la creatività dei modelli linguistici di Google. Per questo Bard di Google non fa che usare le informazioni già presenti sul Web per poter fornire risposte aggiornate ma soprattutto di qualità. Uno strumento, è questa è l'idea principale di Google, da poter usare con creatività ma anche per curiosità. Ed è facile, dice l'azienda di Mountain View poter usare Google Bard per spiegare ad un bambino le scoperte del telescopio spaziale JAmes Webb della NASA o anche per saperne di più sugli attaccanti di calcio del momento, o ancora ottenere consigli su come migliorare le proprie competenze.

Tecnicamente sappiate che Google Bard, almeno agli inizi, utilizzerà una versione semplificata di LaMDA e questo permetterà di richiedere una potenza di calcolo significativamente inferiore, consentendo a Google di aprirlo a più persone e dunque ricevere anche più feedback possibili per migliorarlo. Bard verrà aggiornato grazie proprio a questi feedback esterni assieme a quelli interni in modo da poter soddisfare, sempre a detta dell'azienda di Mountain View, un livello elevato di qualità, sicurezza e fondatezza.

La storia dell'Intelligenza Artificiale di Google parte da lontano con BERT, uno dei primi modelli Transformer, rivoluzionario per comprendere le complessità del linguaggio umano. Due anni fa è stato poi introdotto MUM, che è mille volte più potente di BERT e ha una comprensione delle informazioni non solo di livello superiore, ma anche multilingue, tanto che può individuare i momenti chiave di un videoe fornire informazioni importanti, incluso il supporto in caso di crisi, in più lingue. Ora, le nostre più recenti tecnologie di Intelligenza Artificiale – come LaMDA, PaLM, Imagen e MusicLM – si basano su questi progressi, creando modi completamente nuovi per interagire con le informazioni, che si tratti di un testo, di un’immagine, di un video o di un audio. E tutto questo, fa sapere Google, verrà portato anche in altri ambiti e in altri prodotti in primis la Ricerca Google.

Una delle opportunità più entusiasmanti è il modo in cui l'IA può approfondire la nostra comprensione delle informazioni e, in modo più efficiente, trasformarla in conoscenze utili, rendendo più facile per le persone arrivare al cuore di ciò che stanno cercando e svolgere un’attività. Spesso si pensa che la Ricerca Google venga utilizzata per avere risposte rapide e fattuali, come “quanti tasti ha un pianoforte?” Ma sempre più persone si rivolgono ad essa per trovare approfondimenti e consigli, per esempio scrivendo "è più facile imparare a suonare il pianoforte o la chitarra e quanto dovrei esercitarmi per ognuno dei due?" Capire da una frase di questo tipo qual è davvero il tipo di informazioni cercate non è facile, e di solito le persone vogliono poter confrontare una certa varietà di opinioni e prospettive. Ed è proprio qui che l'intelligenza artificiale può fare la differenza, perché sintetizza una serie di idee là dove a una domanda non corrisponde una sola risposta giusta.

Ecco che l'azienda di Mountain View conferma come presto saranno disponibili nella Ricerca Google nuove funzioni basate sull'IA che distillano in un formato semplice informazioni complesse e prospettive multiple, così da permettere di farsi rapidamente un quadro generale e scoprire di più grazie al Web: sia che si tratti di cercare punti di vista diversi, come il blog di qualcuno che suona sia il piano che la chitarra, oppure per approfondire un argomento correlato, come i primi passi da muovere come principiante.

Google Bard passerà anche per gli sviluppatori

Google pensa non solo ai propri prodotti ma anche a quelli dei suoi sviluppatori. Ecco che l'azienda nei prossimi mesi inizierà a coinvolgere sviluppatori, creatori di contenuti e aziende in modo che possano provare la nuova interfaccia di linguaggio generativo (Generative Language API), inizialmente abilitata da LaMDA e con una serie di altri modelli a seguire. Nel tempo, l'azienda ha intenziuone di creare una suite di strumenti e API che semplificheranno la creazione di applicazioni innovative grazie all'IA. Avere la potenza di calcolo necessaria per creare sistemi IA affidabili e sicuri è fondamentale anche per le startup, e in Mountain View si cercherà di creare partnership di Google Cloud con Cohere, C3.ai e Anthropic, annunciate la scorsa settimana.

Il CEO di Google, Sundar Pichai, conclude poi il suo post affermando il fatto che ''Rendere disponibili le esperienze basate su questi modelli richiede un approccio audace e responsabile, e questo è fondamentale. È il motivo per cui siamo impegnati a sviluppare l'IA responsabilmente: nel 2018, Google è stata una delle prime aziende a pubblicare una serie di Principi sull'IA. Continuiamo a fornire formazione e risorse ai nostri ricercatori, collaboriamo con governi e organizzazioni esterne per sviluppare standard e best practice, e collaboriamo con le comunità e gli esperti per rendere l'IA utile e sicura. Che si tratti di applicare l'IA per trasformare radicalmente i nostri prodotti oppure di mettere questi potenti strumenti a disposizione di altri, continueremo a essere audaci nell'innovazione e responsabili nel nostro approccio. Questo è solo l’inizio: nelle prossime settimane e nei prossimi mesi arriveranno altre novità in tutte queste aree''.

64 Commenti
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Hypergolic07 Febbraio 2023, 09:30 #1
Signori, è iniziata ufficialmente una nuova era! Si tratta di un salto quantico, tra un po’ guarderanno indietro e sembrerà la vita pre-smartphone, o pre-internet
demon7707 Febbraio 2023, 10:11 #2
Originariamente inviato da: Hypergolic
Signori, è iniziata ufficialmente una nuova era! Si tratta di un salto quantico, tra un po’ guarderanno indietro e sembrerà la vita pre-smartphone, o pre-internet


Si, probabile.
Adesso è da capire se è bene o è male.. io ho parecchie preoccupazioni.
TorettoMilano07 Febbraio 2023, 10:19 #3
Originariamente inviato da: demon77
Si, probabile.
Adesso è da capire se è bene o è male.. io ho parecchie preoccupazioni.


tutte queste implementazioni dell'IA taglieranno fuori chi sa fare solo i lavoretti senza eccellere. praticamente chi lavora a macchinetta e magari pure male.
sarà da più di 10 anni che auspico a direttive per evitare il peggio lato "lavorativo" ma la sensazione è non si stia facendo nulla in tale direzione e questo mi preoccupa
Unrue07 Febbraio 2023, 10:51 #4
Originariamente inviato da: TorettoMilano
tutte queste implementazioni dell'IA taglieranno fuori chi sa fare solo i lavoretti senza eccellere. praticamente chi lavora a macchinetta e magari pure male.
sarà da più di 10 anni che auspico a direttive per evitare il peggio lato "lavorativo" ma la sensazione è non si stia facendo nulla in tale direzione e questo mi preoccupa


Se uno sa fare poco e pure male direi che si dovrebbe preoccupare a prescindere dalla AI...

Bisogna comunque sempre cercare di migliorarsi. Se uno non si sforza minimamente mi pare anche giusto che resti senza lavoro.
demon7707 Febbraio 2023, 10:55 #5
Originariamente inviato da: TorettoMilano
tutte queste implementazioni dell'IA taglieranno fuori chi sa fare solo i lavoretti senza eccellere. praticamente chi lavora a macchinetta e magari pure male.
sarà da più di 10 anni che auspico a direttive per evitare il peggio lato "lavorativo" ma la sensazione è non si stia facendo nulla in tale direzione e questo mi preoccupa


Il discorso è molto più grande e complesso secondo me.
Da una parte quello che hai detto.. ma non solo i lavoretti, secondo me anche i lavoroni nel giro di pochi anni.
Ricordo sempre che una IA a differenza delle persone si evolve costantemente con una rapidità cento volte superiore a qualsiasi persona anche geniale.

Se oggi parli con una IA "stupida che sa fare due cazzate e pure male" tra due anni la stessa IA è melgio di te. Tra tre meglio di chiunque.

Stiamo mettendo in piedi qualcosa davvero in grado di metterci da parte..
TorettoMilano07 Febbraio 2023, 10:58 #6
Originariamente inviato da: Unrue
Se uno sa fare poco e pure male direi che si dovrebbe preoccupare a prescindere dalla AI...

Bisogna comunque sempre cercare di migliorarsi.


bellissime parole ma prendi atto siamo al 90% (percentuale a caso ma volutamente alta) delle menti non brillanti. pure con l'impegno la stragrande maggior parte della gente farebbe fatica a spiccare

Originariamente inviato da: demon77
Il discorso è molto più grande e complesso secondo me.
Da una parte quello che hai detto.. ma non solo i lavoretti, secondo me anche i lavoroni nel giro di pochi anni.
Ricordo sempre che una IA a differenza delle persone si evolve costantemente con una rapidità cento volte superiore a qualsiasi persona anche geniale.

Se oggi parli con una IA "stupida che sa fare due cazzate e pure male" tra due anni la stessa IA è melgio di te. Tra tre meglio di chiunque.

Stiamo mettendo in piedi qualcosa davvero in grado di metterci da parte..


condivido, parlavo del futuro di domani infatti. dopodomani potrebbe scomparire lo stesso concetto di "lavoro" o quantomeno cambiare significato
Unrue07 Febbraio 2023, 11:00 #7
Originariamente inviato da: TorettoMilano
bellissime parole ma prendi atto siamo al 90% (percentuale a caso ma volutamente alta) delle menti non brillanti. pure con l'impegno la stragrande maggior parte della gente farebbe fatica a spiccare


Ma io non dico di spiccare, ma almeno fare per bene quello che devono fare. Che poi è quello che vogliono tutti i datori di lavoro eh
TorettoMilano07 Febbraio 2023, 11:03 #8
Originariamente inviato da: Unrue
Ma io non dico di spiccare, ma almeno fare per bene quello che devono fare. Che poi è quello che vogliono tutti i datori di lavoro eh


resta il fatto che a pari bravura l'IA non chiede ferie, malattia e permessi e lavora h24
Unrue07 Febbraio 2023, 11:05 #9
Originariamente inviato da: TorettoMilano
resta il fatto che a pari bravura l'IA non chiede ferie, malattia e permessi e lavora h24


Quando diventerà abbastanza intelligente probabilmente si
Hypergolic07 Febbraio 2023, 11:32 #10
Originariamente inviato da: demon77
Il discorso è molto più grande e complesso secondo me.
Da una parte quello che hai detto.. ma non solo i lavoretti, secondo me anche i lavoroni nel giro di pochi anni.
Ricordo sempre che una IA a differenza delle persone si evolve costantemente con una rapidità cento volte superiore a qualsiasi persona anche geniale.

Se oggi parli con una IA "stupida che sa fare due cazzate e pure male" tra due anni la stessa IA è melgio di te. Tra tre meglio di chiunque.

Stiamo mettendo in piedi qualcosa davvero in grado di metterci da parte..


Vero.
E moltissimi lavori spariranno tra non molti anni, per non essere rimpiazzati con nulla.

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