Arrivano le spunte blu anche su Gmail: maggiore protezione per i tentativi di scam

Arrivano le spunte blu anche su Gmail: maggiore protezione per i tentativi di scam

Come abbiamo già visto su altre piattaforme, anche Gmail avrà le sue spunte blu per evidenziare i mittenti verificati e quindi affidabili

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Web
Google
 

Gmail mostrerà una spunta blu a fianco del nome del mittente di un'e-mail, se è mandata da un account verificato. La feature dovrebbe garantire una maggiore sicurezza nella gestione della posta elettronica, permettendo di capire in maniera intuitiva se un'email ricevuta è stata inviata da una fonte legittima o se si tratta di scam o di un tentativo di phishing.

L'icona del mittente verificato si basa sulla funzione BIMI (Brand Indicators for Message Identification) che Gmail ha implementato nel 2021. BIMI richiede alle aziende di certificare che il logo presentato nell'icona dell'account e-mail (che appare prima del nome del mittente) sia effettivamente legato al proprio brand. Tutte le aziende che hanno già adottato la funzione riceveranno automaticamente e gratuitamente il nuovo segno di spunta, che apparirà ai destinatari delle e-mail inviate.

Anche Gmail avrà la sua spunta blu

Nel post in cui ha annunciato la novità Google mostra un esempio del nuovo segno di spunta. Spostando il cursore sull'icona verrà presentato un avviso in cui si leggerà che "il mittente dell'e-mail è stato verificato" in relazione al dominio utilizzato e all'immagine profilo utilizzata. Il sistema non solo è pensato per aiutare gli utenti a prevenire scam e phishing e quindi di riflesso aumentare la fiducia degli stessi nei confronti dei brand, ma anche per aiutare i sistemi di sicurezza a "identificare e bloccare lo spam".

Le spunte blu di Gmail saranno visibili a tutti gli utenti con account Google personali, account Workspace e utenti G Suite. Non sarà inoltre necessario eseguire alcuna operazione per attivarli, mentre gli admin delle organizzazioni devono configurare BIMI nell'account aziendale in modo da ottenere un Verified Mark Certificate (VMC) per il logo utilizzato e le altre formalità necessarie per ottenere la certificazione da parte di Google. Il roll-out della funzionalità è iniziato il 3 maggio 2023, e richiederà fino a tre giorni per essere terminato su tutti i tipi di account Google disponibili.

5 Commenti
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Opteranium04 Maggio 2023, 13:36 #1
l'importante è che la "verifica" non consista solo nel pagare 8 euro come su altra piattaforma recentemente passata di mano
Qarboz04 Maggio 2023, 22:06 #2
Ma funziona anche usando i client IMAP? O nelle aziende che usano Gmail (davvero ci sono aziende che usano Gmail?) usano la webmail per vedere le spunte blu?
!fazz05 Maggio 2023, 09:49 #3
Originariamente inviato da: Qarboz
Ma funziona anche usando i client IMAP? O nelle aziende che usano Gmail (davvero ci sono aziende che usano Gmail?) usano la webmail per vedere le spunte blu?


https://workspace.google.it/intl/it/
Vash_8505 Maggio 2023, 10:03 #4
Originariamente inviato da: Qarboz
Ma funziona anche usando i client IMAP? O nelle aziende che usano Gmail (davvero ci sono aziende che usano Gmail?) usano la webmail per vedere le spunte blu?


Quelle poche aziende grandi che conosco che hanno iniziato ad utilizzare i i G-services qualche anno fa (ricordo all'epoca FCA e Airbus tra quelle grandi) dopo qualche anno sono ritornate di corsa ad office, di solito la g-suite ha ancora un discreto successo tra le startup con 15/20 dipendenti.

Diciamo che al pari di stadia si sono bruciati anche su questo mercato, mi raccontavano perché era molto difficile se non impossibile cercare di dialogare con loro per trovare soluzioni a specifici problemi, ricordo che in FCA avevano bisogno di fogli excel che avessero più di (invento) 10.000 righe per le estrazioni giornaliere/settimanali sugli stock che avevano nei vari siti di produzione, all'epoca Sheets non era in grado di superare quel numero di righe e da google non gli davano feedback per implementare la funzione e così erano costretti a mantenere excel (con tutta la suite office) e separatamente la licenza g-suite che utilizzavano solo per la posta elettronica, visto che nessuno in azienda utilizzava sheets, documenti e presentazioni per ovvie ragioni, dopo due o tre anni hanno reciso il contratto con google e son tornati a ms office al 100%

Sorte simile è capitata anche per Airbus, sempre perché non sono/erano in grado di ascoltare i clienti ed adattarsi a trovare soluzioni per le varie esigenze, lo puoi fare con la startup da 20 cristiani "o prendi o molli ma te lo becchi così come è", ma con la multinazionale da 300.000 dipendenti sei tu a doverti prodigare per far adattare i tuoi sistemi alle richieste del cliente, sempre nel limite del possibile.
deuterio105 Maggio 2023, 23:39 #5
Originariamente inviato da: Vash_85
ricordo che in FCA avevano bisogno di fogli excel che avessero più di (invento) 10.000 righe per le estrazioni giornaliere/settimanali sugli stock che avevano nei vari siti di produzione, all'epoca Sheets non era in grado di superare quel numero di righe e da google non gli davano feedback per implementare la funzione e così erano costretti a mantenere excel


Ricordo le giornate passate a modificare il codice di vari applicativi per fare lo split degli export dei vari report, in modo da farli supportare da Sheets, tra l'altro interventi che hanno pagato con costose CR, alla fine tutto inutilmente. Hanno davvero una quantità spaventosa di report, e anche piuttosto complessi. Mi son sempre chiesto se venissero letti da qualcuno...

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