Telekom Austria: stazioni di ricarica auto elettriche al posto delle cabine telefoniche
Interessante iniziativa di Telekom Austria per riconvertire le ormai obsolete cabine telefoniche in qualcosa di diverso
di Alessandro Bordin pubblicata il 07 Maggio 2010, alle 10:02 nel canale TelefoniaStando a quanto scritto da Fudzilla, Telekom Austria avrebbe deciso di riconvertire le ormai inutilizzate cabine telefoniche pubbliche in qualcosa di più utile, con un occhio al futuro e all'ambiente. Le 13.500 cabine presenti sul territorio austriaco potrebbero presto diventare stazioni di ricarica per auto elettriche, sfruttando quindi il cablaggio già presente senza bisogno di grandi adattamenti.
Si tratta di una iniziativa sicuramente in anticipo sui tempi, ma davvero interessante. Attualmente il parco macchine puramente elettriche circolanti in Austria sono 223, mentre sale a 3559 il numero di quelle ibride. Numeri tutto sommato bassi, sebbene per il 2020 le previsioni parlino di circa 400.000 vetture ibride/elettriche nella sola Austria.
Il piano ovviamente procederà per gradi. 30 le cabine che verranno riconvertite entro l'anno in corso, a cui seguiranno via via tutte le altre. Come accennato in precedenza, la riconversione non sarà particolarmente impegnativa a livello di cablaggi, ma richiederà ovviamente un adattamento urbanistico, dovendo creare spazi per la sosta delle autovetture.
Nel periodo di prova la ricarica sarà completamente gratuita. Il tempo di ricarica di un'auto, in media, impiegherà circa 6 ore e mezza, 80 minuti per gli scooter elettrici e 20 minuti per le biciclette. In futuro è previsto il pagamento di cifre basse (sempre inferiori ai 10 Euro anche nel caso della ricarica più onerosa), effettuabile anche attraverso telefono cellulare. Rimane comunque molto interessante questa iniziativa di oltralpe, a cui non è detto non ne seguiranno di simili in altre parti d'Europa e del Mondo.
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1. 6 ore per l'auto ? Cioè devo sperare di arrivarci alla sera, sennò la lascio lì.
2. Richiesta nulla al momento, ma quando ci saranno 50-100k auto collegate nn saliremo troppo nei consumi elettrici generali ? L'attuale parco di centrali elettriche sarà sufficiente ?
non avrebbero fatto più bella figura (e magari avrebbero avuto un'utilità maggiore) sparando meno alto riducendole a delle cabine ricarica-cellulare?
Se ci fossero tutte auto elettriche saremmo semplicemnte rovinati..
Hai centrato il problema principale del mercato auto-elettriche che nessuno pone mai in evidenza: la fornitura futura di elettricità per un parco potenziale di migliaia di auto allacciate alla rete contemporaneamente...
A questo punto è naturale pensare al nucleare, anche perchè se ci pensate il grosso delle ricariche avverrebbe di notte, quando il solare non potrebbe pompare elettricità (che comunque, ricordiamolo, è sempre discontinua).
Devo dirlo a malincuore, essendo un sostenitore delle rinnovabili, ma anche per i processi futuri le rinnovabili devono entrare in un progetto sinergico con un nucleare pulito (quello auspicato da Obama, il quale parlava di nucleare di IV generazione e non di quello attuale, come fanno i nostri ciarlatani al governo).
Per tornare IT qui si rischia di fare le pentole senza i coperchi, ovvero si lancia a più non posso l'era delle auto elettriche, si pensa alla produzione di batterie performanti, alle colonnine di ricarica, agli accordi tra enti locali e compagnie energetiche ma si trascura un dettaglio...quanta energia serve in uno scenario del tipo 3-4 milioni di auto elettriche, delle quali allacciate contemporaneamente 1 milione (così per esempio)?
Veramente, si dovrebbe proprio passare alla bici per chi ha la fortuna di abitare nei pressi del lavoro.
Solare, Eolico, Idrico, Termico e Biomasse possono fare tranquillamente tutto!
Quindi cerchiamo di non fare puttanate per il futuro della terra!
Guarda io sarei d'accordo con te se tutto l'indotto e la catena di responsabilità funzionasse alla perfezione, ma converrai anche tu che uno scenario 100% sostenibile, implica anche una perfetta omogenetià e sincronizzazione territoriale che all'atto pratico (soprattutto in un paese come il nostro) rimane utopia.
Per il nucleare attuale (ovvero quello fino alla III generazione), come un ingegnere dell'ENEA ci insegnò all'università, servirebbe una catena di responsabilità su vasta scala (europea), dove ognuno avrebbe compiti precisi nella catena produttiva: estrazione, raffinazione, stoccaggio, trasporto, produzione, recupero scarti, riciclaggio, riuso e infine smaltimento. E anche i controlli sarebbero in multi-livello e inter-statale.
E questo, come ha realisticamente affermato lui, rimane un'utopia.
Considerando il discorso energia molto delicato e complesso (quindi non liquidabile con semplicistici spot alla "mulino bianco", bisogna stare attenti alle parole che si sentono in televisione; la Germania non sta smantellando le sue centrali, ne sta spegnendo alcune ma si gurda bene dallo smantellamento totale. Questo perchè è impossibile allo stato attuale gestire una potente nazione occidentale solo con le rinnovabili (le quali, almeno in parte, sono discontinue) anche perchè, in soldoni, il rapporto costo/benefici su scala globale non è ancora conveniente.
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