Telegram, condivise foto di donne denudate via deep fake: indaga il Garante privacy
Quello del deep fake è un fenomeno pericoloso e spesso poco controllato. L'Autorità per la protezione dei dati personali, però, ha annunciato di aver aperto un'indagine nei confronti di Telegram per aver concesso la diffusione di un software
di Nino Grasso pubblicata il 26 Ottobre 2020, alle 10:16 nel canale TelefoniaTelegram
Il Garante per la protezione dei dati personali ha annunciato di aver aperto un'istruttoria nei confronti di Telegram per la condivisione, da parte degli utenti del servizio, di foto e video con donne "spogliate" attraverso algoritmi deep fake. Software specifici divulgati attraverso la piattaforma consentono di creare "veri e propri falsi", trasformando le caratteristiche del volto, della voce o del corpo delle persone presenti nei contenuti.
I "deep fake" sono un caso mediatico da diversi tempo visto che consentono di inserire volti con caratteristiche diverse per i soggetti di foto e video di natura spesso compromettente per i motivi più disparati. Utilizzando il programma giusto è possibile compiere la manipolazione in maniera semplice. Nello specifico l'Autorità sta indagando sull'uso di un software derivato da DeepNude, disponibile sui canali social, e capace di impiegare l'intelligenza artificiale per ricostruire l'aspetto che avrebbe il corpo sotto gli indumenti.
"Preoccupato per gli effetti prodotti dal software e dalla sua diffusione tra gli utenti del social, il Garante per la protezione dei dati personali composto da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia e Guido Scorza ha deciso di aprire un’istruttoria nei confronti di Telegram, social già oggetto di un’attività di verifica da parte dell’Autorità", si legge nella nota divulgata dal Garante privacy nel corso del fine settimana.
L'Autorità sottolinea come software di questo tipo possano ledere alla "dignità e alla privacy" delle persone riprodotte nei video realizzati a loro totale insaputa nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto se si tratta di minorenni. Le immagini possono essere anche utilizzate a fini estorsivi o di revenge porn, e la loro incontrollata circolazione potrebbe facilmente provocare "danni irreparabili" per le persone coinvolte nelle false registrazioni.
Il software viene considerato pericoloso anche e soprattutto per la sua facilità d'uso: chiunque abbia una foto sul web, infatti, può facilmente divenire vittima di deep fake. Il Garante ha dichiarato che "chiederà informazioni a Telegram", con l'obiettivo di "verificare il rispetto delle norme sulla protezione dei dati nella messa a disposizione agli utenti" del software. Verificherà inoltre "l'eventuale conservazione delle immagini manipolate" e la loro finalità.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA meno che non sia un canale telegram, eventualmente da chiudere, telegram non c'entra nulla, e non é un social qualcosa. Se sono solo scambi tra privati vale la regola della privacy come per le email, se un canale forse cambia, forse...
Il software deepfake é indipendente e non c'entra nulla, ormai che si è diffuso c'è poco che si possa fare.
A meno che non sia un canale telegram, eventualmente da chiudere, telegram non c'entra nulla, e non é un social qualcosa. Se sono solo scambi tra privati vale la regola della privacy come per le email, se un canale forse cambia, forse...
Il software deepfake é indipendente e non c'entra nulla, ormai che si è diffuso c'è poco che si possa fare.
quindi, se prendono la faccia di tua moglie/tua ragazza e l’appiccicano su un corpo nudo scambiano poi in giro la foto, a te non rode?
Che venga poi fatto su telegram o whatsapp o app similare, penso sia doveroso da parte di quest’ultimi combatterlo.
Facebook e Instagram si stanno già impegnando per combattere questo genere di iniziative
Che venga poi fatto su telegram o whatsapp o app similare, penso sia doveroso da parte di quest’ultimi combatterlo.
Facebook e Instagram si stanno già impegnando per combattere questo genere di iniziative
Certo che mi da fastidio ma non è che accuso telecom, piuttosto che "internet" o torrent o una app.
Se faccio una denuncia in tal senso mi aspetto che facciano il possibile per trovare chi ha fatto quel fotoritocco (deep-fake). Che se la prendano con il mezzo è come se tizio supera i limiti di velocità in autostrada e causa un incidente e in seguito a denuncia invece di portare a processo chi ha superato i limiti, portano a processo autostrade.
Quindi non credo si possa incolpare direttamente telegram per quello che gli utilizzatori si scambiano dato che non ha il modo (teoricamente) di moderare il contenuto.
Poi non è il deep fake il problema... Basta avere gimp e un po di pazienza e si può fare di tutto.
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