LG Wing 5G: due display usati come nessun altro. Lo smartphone geniale? La recensione
LG decide di presentare al mondo uno smartphone mai visto fino ad oggi. Possiede due display ma effettivamente questi non sono usati come si fa con il Samsung Z Fold 2 o HUAWEI Mate Xs. Qui il display principale ruota e svela un secondo pannello. Funziona? Vediamolo nella nostra recensione.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 02 Dicembre 2020, alle 17:41 nel canale TelefoniaLGAndroid
Negli ultimi anni LG ha lottato per affascinare i consumatori con i suoi smartphone. Abbiamo visto l’azienda intraprendere un nuovo percorso inventando prodotti nuovi e insoliti per invertire questa tendenza. Ha iniziato con i secondi schermi per i propri telefoni implementandoli con una specie di cover da attaccare allo smartphone. Tuttavia, l'ultimo prodotto uscito dal laboratorio di LG cambia le carte in tavola e lo fa proponendo un’idea completamente nuova per ampliare l’uso dello smartphone come lo conosciamo oggi. Parliamo di LG Wing 5G che avvia una nuova serie Explorer, che porterà l'abilità di LG nel dare vita a nuovi concetti di smartphone completamente diversi da quelli che visti fino ad oggi.
LG Wing è a dir poco audace, fresco nel suo design e sicuramente sperimentale non appena si scopre il doppio display. È la definizione stessa di provare cose nuove e andare oltre la praticità assoluta. Il concetto di Wing è stimolante per chi vede lo stesso fattore forma dello smartphone attuale ormai noioso.
Naturalmente, la sperimentazione e l'incertezza vanno di pari passo nel settore tecnologico. Bisognerà vedere se LG manterrà l’impegno su questo nuovo concetto di design o se Wing non possa diventare l’ennesimo smartphone concept di prima e ultima generazione. In effetti, l'unico tipo di informazioni tangibili che abbiamo finora, riguardo al futuro del Progetto Explorer, è un teaser per quello che sembra essere uno smartphone con un design con display a scorrimento. Niente di più. Intanto scopriamo come funziona questo nuovo concetto di smartphone che LG si è inventata con Wing.
LG Wing: Prezzi e Promo lancio
-
LG Wing
-
8 GB + 128 GB: 1.299,90 € - Colore Aurora Gray e Illusion Sky
UNBOXING
La scatola di vendita del nuovo LG Wing risulta classica di colore bianco e con la scritta in bella vista del nome dello smartphone. Presente una cover che poi altro non è se non un vero e proprio proteggi scocca in plastica dura che permetterà di coprire il device al posteriore (e solo lì sarà possibile).
Nella confezione sono presenti: un caricabatterie per la ricarica veloce da 25W con supporto al Quick Charge 4+, un cavo Type-C, l’adattatore per le cuffie e lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento della SIM. Niente altro purtroppo questo significa che non ci sono le cuffie con il nuovo LG Wing e forse visto il prezzo in molti le avrebbero gradite.
Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita mentre al di sotto dello stesso viene posizionata la manualistica solita quindi la cover e negli incavi della scatola il cavo e l’alimentatore.
DESIGN: unico in tutto
Andiamo dritti al sodo: ciò che rende speciale LG Wing è senza dubbio il suo meccanismo di rotazione. Questa è senza dubbio la parte a cui siamo più interessati e lo probabilmente lo saranno anche gli utenti. Nel complesso, ci ha lasciato sentimenti contrastanti. Da un lato positivi perché è sorprendentemente solido dal punto di vista meccanico. La cerniera ha un totale di tre punti di ancoraggio al resto del corpo e il movimento è davvero molto fluido. A seconda della forza con cui si interagisce con il pollice sullo schermo, la rotazione può velocizzarsi o meno anche se comunque tenderà a rallentare gradualmente man mano che lo schermo principale raggiungerà la sua nuova posizione a 90 gradi.
Presente chiaramente un piccolo ammortizzatore idraulico per la parte finale del movimento che prende il sopravvento e ammortizza delicatamente gli ultimi millimetri di corsa. Una volta aperto il pannello garantisce una buona solidità grazie a due punti saldi ma anche a due molle che guidano l'intero processo. Il blocco in questo caso è più basato sulla tensione che su altri marchingegni particolari, il che significa semplicemente che è necessaria un po' di forza extra per avviare il movimento di apertura o chiusura.
Una soluzione di cerniera piuttosto elegante, anche se un po' troppo ingegnerizzata. Come abbiamo detto, funziona bene in termini di movimento fluido e risulta abbastanza resistente. LG certifica il meccanismo per 200.000 cicli di utilizzo, che dovrebbero essere più che sufficienti per coprire il ciclo di vita di Wing. In generale il meccanismo di rotazione sembra stabile e poco traballante. Oltretutto quando è completamente chiuso, il display rimane invece molto ben saldo ed è un aspetto fondamentale questo poiché qualsiasi oscillazione tra le due parti del telefono potrebbero risultare dannose per l'esperienza utente complessiva.
Aprire l'ala risulta semplice una volta presa la mano con il movimento. Peccato forse per il fatto che la rotazione possa avvenire, per ovvie ragioni, solo da destra verso sinistra e chi, ad esempio, risulta mancino deve fare pratica per riuscire ad aprire lo smartphone con la mano destra.
Una volta aperto il telefono risulta facile da tenere in mano. Si afferra la parte inferiore e si interagisce con il display secondario da 3,9 pollici, mentre si va ad utilizzare semplicemente lo schermo principale per guardare video o scorrere magari delle immagini. In alternativa è possibile anche ruotare il tutto e prendere con entrambe le estremità il display principale. In questo caso questa soluzione potrebbe rendersi necessaria per giocare con la possibilità di avere il secondo display in alto per la visualizzazione di una mappa o di un percorso magari in un gioco di corse d’auto.
Sulla colorazione con Illusion Sky non si può che rimanere sbalorditi dalla bellezza grazie anche al gioco di luci che la caratterizza. LG è riuscita a realizzare qualcosa di originale con questa finitura in vetro che risulta oltretutto opaca e setosa tale da non avere mai il rilascio di impronte fastidiose. Importante in questo caso segnalare che il nuovo LG Wing risulta certificato come IP54 ossia è in grado di resistere a qualche schizzo di acqua ma ben lontano dall’IP68 degli altri suoi device o della concorrenza. Palese la difficoltà nel porre delle guaine con un meccanismo come quello del doppio display.
In termini di pulsanti tutto risulta posizionato come al solito con doppio pulsante di accensione e spegnimento sul lato destro dove è presente anche il bilanciere del volume. Sono nella parte della scocca inferiore ossia quella che non si muove con la rotazione del pannello e questo chiaramente permette di avere il controllo dei pulsanti praticamente sempre in comodità anche una volta aperto il pannello ruotabile.
Non possiamo non menzionare la soluzione per la fotocamera selfie a pop-up. LG ha dovuto agire in questo modo per ovviare all’impossibilità di posizionare un modulo nel pannello ruotabile. In questo caso c’è il vantaggio di non avere alcun tipo di tacca o notch nella parte superiore. La camera esce velocemente e non crea assolutamente alcun problema nella realizzazione dei selfie anche quelli in velcoità, come vedremo.
DISPLAY: due che fanno di tutto!
Lo schermo principale di LG è un P-OLED e offre un'esperienza solida. Da un certo punto di vista il P-OLED offre i vantaggi principali di un OLED come i neri profondi, il contrasto infinito, i colori incisivi e un potenziale risparmio della batteria. Qui abbiamo un pannello con una diagonale da 6,8 pollici e una risoluzione di 2460x1080p pixel.
Tecnicamente LG ha deciso di gestire la sua luminosità in modo un po’ strano a livello software. C'è un effettivo interruttore nelle impostazioni del display che sblocca la "Extra Luminosità" e secondo definizione consente al display di essere più luminoso della luminosità massima. Con questo settaggio abilitato il pannello ha gestito 485 nits al 100% e 586 nits in modalità massima automatica in condizioni luminose. Valore che lo rende facilmente utilizzabile all'aperto anche se non siamo ai livelli degli AMOLED di Samsung.
Anche la precisione del colore è adeguata anche se non impressionante. Ci sono quattro modalità colore: Naturale, Brillante, Cinema e Personalizzato che permettono di regolare il punto di bianco, i canali RGB ma anche la saturazione, la tonalità e la nitidezza. Tutto nella norma con un buon pannello che non si esalta rispetto alla concorrenza. Una cosa degna di nota è che l'LG Wing non ha alcun supporto HDR ufficiale. Niente HDR10 o Dolby Vision, il che è forse un peccato.
Niente notch o lunetta ma nemmeno un foro. Questo permette agli utenti di avere una visione totale del contenuto multimediale grazie anche alla diminuzione dello spessore delle cornici che risultano davvero poco ingombranti.
Il display secondario dell'LG Wing è a dir poco una novità su di uno smartphone. Ha una diagonale da 3,9 pollici con una risoluzione di 1240 x 1080 pixel. Ciò significa che possiede un rapporto di forma abbastanza originale ossia 27:31. Un dettaglio significativo questo che potrebbe rendere difficoltosa la fruizione dei contenuti o delle applicazioni. Ninte di questo visto che LG non limita l'utente in termini di cosa mostrare su questo display secondario. Nulla dunque impedisce di aprire qualsiasi cosa su questo piccolo display e la maggior parte delle app funziona praticamente sempre.
Proprio come la sua controparte più grande, anche lo schermo più piccolo utilizza la tecnologia OLED. In questo caso però si tratta di un pannello G-OLED, invece di un P-OLED. Il pannello G-OLED teoricamente indica l’utilizzo del vetro invece di un substrato di plastica. In termini di luminosità, contrasto e colori, il display secondario di Wing si avvicina sorprendentemente alla sua controparte più grande. In questo caso però per questo display non vi è possibilità di modificare la modalità colore anche se è possibile scegliere quello che corrisponde a quello sul pannello principale oltre ad una personalizzata.
HARDWARE: non c'è il top di gamma ma meglio
LG Wing è alimentato da un processore Qualcomm Snapdragon 765G. Tecnicamente è un chipset che conosciamo davvero molto bene perché introdotto dalla concorrenza da tempo sugli smartphone di fascia medio-alta. In questo caso dunque LG per il suo Wing non si pone la necessità di proporlo con il top di gamma dei processori ossia lo Sanapdragon 865+. Il motivo? Sembra essere quello dell’efficienza: lo Snapdragon 765G permette ottime performance da un punto di vista potenziale ma mantenendo bassi i consumi e qui più che mai con un doppio display è palese la necessità di non avere un consumo energivoro esagerato. E nel complesso riteniamo giusta la scelta di LG visti i risultati avuti con altri smartphone grazie allo Snapdragon 765G che si è rivelato sempre una soluzione ottima e anche più pratica mantenendo comunque la possibilità di proporre agli utenti anche la rete 5G.
Numeri alla mano il Qualcomm Snapdragon 765G è un chipset Octa Core con il core principale Kryo 475 a 2,3GHz su Cortex A-76, affiancato a un core Kryo 475 a 2,2GHz su Cortex-A76. I restanti sei core sono dedicati proprio all’efficienza energetica, basati su Cortex-A55 funzionanti a 1,8 GHz. Per quanto riguarda invece le prestazioni grafiche Snapdragon 765G si avvale di una GPU, chiamata Adreno 620. Questa garantisce prestazioni superiori e un’efficienza migliore del 20% rispetto alla Adreno 618 di Snapdragon 730.
LG Wing | |
OS (al lancio) | Android 10 con LG UX |
Processore | Qualcomm Snapdragon 765G Octa-Core a 2.4GHz |
RAM | 8 GB |
Display | P-AMOLED 6.8" Full HD+ G-OLED 3.9'' |
Risoluzione | 2460x1080 px 1240x1080 px |
Storage (al lancio) | 128 GB + MicroSD fino a 2TB |
Fotocamera Posteriore | Tripla Camera: |
Fotocamera Anteriore | 32MP (f/1.9) |
Extra |
5G LTE |
Porte | USB Type-C |
Batteria | 4.000 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless |
Dimensioni | 169.5 x 74.5 x 10.9 mm |
Peso | 260 gr |
LG decide di proporre su Wing un quantitativo di RAM e ROM giuste per le operazioni necessarie. Ecco che lo smartphone viene proposto con 8GB di RAM ed uno storage interno da 128GB che permetteranno da una parte di renderlo efficace nelle prestazioni e dall’altra di non avere problemi di sorta per l’archiviazione dei contenuti.
Da un punto di vista pratico è palese nell’uso quotidiano la facilità dell’apertura delle app sempre e comunque senza lag per un utilizzo a 360 gradi dello smartphone. Buona anche l’efficienza per la dispersione del calore che sembra funzionare bene visto che lo smartphone non scalda mai troppo e la ricezione del segnale è sempre ottimale.
LG Wing | ||
Browser | Sunspider | 409,1 ms |
JetStream 2.0 | 56.696 punti | |
CPU | GeekBench 5 | COMPUTE 1.236 |
CPU Single-core: 607 CPU Multi-core: 1.853 |
||
GPU | GFXBench 5 | Aztec Ruins: On 12 Fps/ Off 8.4 Fps Car Chase: On 17 Fps / Off 21 Manhattan 3.1: On 31 Fps/ Off 37 Fps |
Storage | Androbench | Lettura seq.: 968,32 MB/s |
Generico | 3D Mark | 3.265 punti |
Generico | AnTuTu | 321.899 punti |
INTERFACCIA GRAFICA: si deve adattare al cambiamento
LG Wing funziona su Android 10, con la skin LG UX personalizzata, proprio come i suoi fratelli, LG V60 e Velvet. LG UX è un’interfaccia abbastanza pulita e minimale anche se ancora non al top per un’azienda come LG. Chiaramente Wing qui ci mette del suo e alcune situazioni con schermo doppio aperto modificano l’interfaccia e quello che riguarda l’operabilità da parte dell’utente nei confronti dello smartphone.
Uno degli aspetti negativi che ci ha subito colpito riguarda lo sblocco con il sensore biometrico al di sotto del display. Non tanto per la sua reattività che non è da top di gamma ma che comunque buona. Il problema è invece il fatto che se non si sblocca lo smartphone prima di ruotare il display il tutto diventa difficoltoso poi visto che il sensore si va a porre nella parte sinistra in alto in una posizione quanto mai scomoda e poco immediata.
Bene la possibilità durante la configurazione di scegliere se si vuole impostare un app drawer o porre tutte le applicazioni direttamente nelle pagine dello smartphone. Scorrendo all'estrema sinistra si potrà prendere possesso del feed di Google per le notizie o tutto quello che riguarda appunto i servizi del colosso di Mountain View. Gli utenti possono scegliere tra la barra di navigazione classica e la barra a gesti di Android. Come in precedenza sui dispositivi LG, è possibile personalizzare la barra di navigazione con un massimo di cinque pulsanti, tra cui un pulsante screenshot e un pulsante per abbassare il menù a tendina delle notifiche.
Integrato in Android 10 c’è poi il tema Scuro che permette di appunto scurire l’intera interfaccia dai menu alle principali app LG come il telefono, i messaggi, i contatti e tutto il resto. Le app di terze parti supportate saranno visualizzate in questo modo con la possibilità oltretutto di programmare il passaggio tra modalità scura e chiara in base agli orari dell’alba e del tramonto o ad un preciso orario prestabilito.
Quando però si apre LG Wing il display principale passa a un'interfaccia speciale che LG chiama Swivel Home. È una specie di carosello in cui le applicazioni scelte dall’utente vengono poste in grande e dove è comunque possibile accedere anche all’app drawer in caso di necessità. Inferiormente invece il piccolo schermo propone una continuazione dell’interfaccia classica con pagine Home dove riporre le applicazioni oltre a poter anche interagire direttamente con l’app drawer anche qui. In questo caso i due display agiscono così separatamente.
Interessante creare una sorta di scorciatoia per l’apertura simultanea di due applicazioni: una pronta ad aprirsi sul display principale, mentre l'altra su quello secondario. L'interfaccia stessa consente di scambiare le posizioni ed è sia potente che semplice. Nel complesso, è chiaro che LG si è impegnata molto per semplificare il funzionamento dei due display. Probabile che la maggior parte degli utenti vada a porre sul display secondario più spesso la tastiera. Digitare sul pannello piccolo richiede un po' di apprendimento, ma diventa via via più facile e può risultare un’esperienza appagante soprattutto nella velocità del quotidiano.
Come detto il comportamento predefinito pone principalmente i due display completamente separati. Questo consente l’apertura di due diverse app sui due display con un loro utilizzo simultaneo. LG ha chiaramente pensato anche ad altri scenari di utilizzo interessanti per il secondo display e ha ideato ad esempio l’uso del pannello più piccolo come un trackpad virtuale che genera un puntatore del mouse sul display principale o ancora un blocco di input temporaneo chiamato Grip lock per impugnare senza tocchi involontari il piccolo schermo.
Alcune applicazioni predefinite permettono poi di usare lo schermo principale per fare una cosa e quello secondario per avere controlli per l’applicazione in uso sullo schermo principale. L’esempio più eclatante è dettato dall'applicazione di YouTube che permette di vedere sullo schermo principale il video e su quello inferiore invece avere una sorta di console di controllo con tutti i comandi al player dell’applicazione. Stessa cosa avviene anche per l’app della Galleria con lo schermo principale predisposto per visualizzare la foto in grande e lo schermo piccolo per modificarla o per scorrerla in un menu a carosello.
Ancora più importante risulta l’applicazione per la Fotocamera che estremizza senza dubbio la declinazione del doppio display su Wing. LG qui ha ben pensato di usare, una volta aperto, lo smartphone come un vero e proprio gimbal che risulta ricca di funzionalità tra cui anche la modalità di doppia registrazione. In questo caso li vedremo in modo approfondito quando parleremo della fotocamera ma sappiate già che qui LG ha deciso di porre particolari controlli sul secondo display in modo da poterli comandare facilmente una volta impugnato Wing.
Insomma un nuovo modo di interagire con lo smartphone. LG Wing è completamente diverso, una volta aperto, da quello che abbiamo finora visto. Serve qualche giorno di pratica e non tanto perché l’idea di un doppio display a 90 gradi sia poco comoda ma perché ci si deve comunque abituare al fatto che lo smartphone può aprirsi e rendere più facile ma anche più professionale l’uso di Wing nelle attività quotidiane.
FOTOCAMERA: c'è anche la modalità Gimbal
-
Principale
-
Sensore da 64 MP
-
Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8
-
Pixel Size - 0.8 µm
-
OIS
-
Ultra - Grandangolare
-
Sensore da 13 MP
-
Obiettivo 117° di visione con apertura f/1.9
-
Ultra - Grandangolare
-
Sensore da 12 MP
-
Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2
-
Dual Flash LED
-
Video 4K Ultra HD @ 60 fps
LG Wing ha una configurazione della fotocamera principale piuttosto particolare visto che incorpora un paio di sensori ultrawide. L'unità da 12 MP, ossia quel sensore più in alto nella triade, LG lo chiama Ultra Wide Gimbal Motion Camera e non fa altro che mostrare effettivamente quello che l’azienda vuole fare con esso. Ha un sistema di stabilizzazione a sei assi e un campo visivo molto ampio di 120 gradi, che consente modalità di acquisizione video tipo gimbal. Chiaramente, questa fotocamera è abbastanza specializzata e orientata all'acquisizione di video. Forse questo spiega il motivo per cui LG ha sentito la necessità di includere un altro sensore ultrawide più convenzionale da 13 MP. Questo secondo obiettivo ha pixel da 1.0µm e un obiettivo f / 1.9 più luminoso. Un ultrawide più orientato alla fotografia se così possiamo definirlo.
Infine, c'è il sensore Quad Bayer ISOCELL Plus da 64 MP di Samsung. Un modulo piuttosto popolare e diffuso che ha già dimostrato il suo potere in più di un'occasione. Dispone di pixel da 0,8 µm, obiettivo luminoso f / 1,8, PDAF e OIS. Infine i selfie sono gestiti da un'unità da 32MP, f / 1.9, montata su un motore a pop-up a scomparsa. Questa è un'unità da 1 / 2.8 ", con pixel da 0,8 µm. Niente di speciale, ma comunque molto potente sulla carta.
Manca chiaramente un sensore teleobiettivo dedicato che per alcuni potrebbe risultare un'omissione importante dalla configurazione della fotocamera di Wing. La giustificazione della sua mancanza forse sta nel fatto che LG punta sui video in questo frangente con lo smartphone, e la modalità Gimbal non fa che confermare questo, per cui risulta palese una configurazione della fotocamera più votata ai video dove il teleobiettivo ha poco valore. Si possono comunque ottenere zoom 2x abbastanza competenti dalla fotocamera principale da 64 MP.
L’interfaccia in questo caso la fa da padrona. Non tanto quella da smartphone chiuso visto che è identica a ciò che avevamo già visto con LG in altri smartphone precedenti ma piuttosto quella che troviamo una volta ruotato il display principale. In questo caso il display secondario si aggiorna proponendo un’interfaccia che è simile a quella che potremmo trovare se utilizzassimo un Gimbal. La fotocamera ultra grandangolare utilizzata per queste modalità viene ruotata di 90 gradi rispetto alle altre fotocamere e si aziona.
Non c'è modo di scattere foto con nessuna delle altre fotocamere di Wing visto che queste risultano ruotate in modo errato. Una strana limitazione che però non comporta chissà cosa visto che in questa modalità la volontà è quella di registrare video. Come detto tutto riporta all’interfaccia classica del Gimbal: ecco dunque presente un cursore che può essere mosso su 4 direzione e che permette di agire sulla scena di ripresa. Accanto a sinistra i tre pulsanti per stabilizzare in modo automatico la ripresa Gimbal con le modalità ‘’Visuale in Prima persona’’ che simula appunto una visuale in prima persona, ‘’Pan Follow’’ che invece blocca il tilt e ‘’Follow’’ che blocca le rotazioni a destra e sinistra. Carina anche la possibilità di registrare in modalità ‘’Dual’’ ossia sia con la camera selfie che con quella principale effettuando un vero e proprio split screen o picture in picture direttamente in una sola ripresa o anche in un doppio file separato. Peccato che l’uso del Gimbal preclude la registrazione a 30 fps in Full HD e non 4K.
Come scatta il nuovo LG Wing?
La fotocamera principale dell'LG Wing cattura foto da 16 MP per impostazione predefinita, grazie alla sua natura Quad-Bayer. Queste foto risultano molto piacevoli con buoni livelli di dettaglio e anche di nitidezza. La gamma dinamica è ampia e solo le ombre più profonde presentano lievi problemi. Tutto sommato, LG Wing offre un'elaborazione matura.
Come sempre accade è possibile scattare anche alla piena risoluzione di 64 MP con la fotocamera principale, ma nella maggior parte dei casi non è giustificato. Ci si ritroverà ad avere file enormi che non offrono molti vantaggi in termini di dettagli. Nonostante la mancanza di una fotocamera con zoom dedicata, è comunque possibile scattare foto con zoom fino al 2x. In questo caso non sono altro che ritagli della fotocamera principale, ridimensionati a 16 MP. Generalmente ci si aspetta un po' più di rumore con questo tipo di implementazione dello zoom. Le foto scattate dall'LG Wing, tuttavia, sembrano buone e pulite.
La modalità notturna è disponibile su tutti e tre i sensori di LG Wing. Gli scatti sono gradevoli anche se non eccezionali. In questo caso la modalità notturna migliora lo scatto aumentando un po’ la qualità e la luminosità ma non abbiamo grandissimi cambiamenti. Di fatto in alcune situazioni troviamo del rumore soprattutto se a scattare, come è normale, il sensore ultragrandangolare che soffre di più degli altri.
Anche i selfie della fotocamera pop-up da 32 MP sembrano buoni. Vengono realizzati con una risoluzione da 8 MP con dettaglio davvero buono, colori sono leggermente diversi da quelli della fotocamera principale, ma comunque piacevoli, e la gamma dinamica di tutto rispetto per un semplice sensore selfie. Non c'è l'autofocus, ma il piano di messa a fuoco è profondo.
LG Wing è davvero ottimo quando si tratta di acquisizione video. La fotocamera principale da 64 MP può registrare fino a 4K a 60 fps in entrambe le modalità zoom 1x e 2x. L'ultrawide normale da 13 MP può arrivare a 4K, solo limitato a 30 fps. È possibile applicare la stabilizzazione EIS a entrambe queste fotocamere, in tutte e tre le modalità di zoom principali: 0,5x, 1x e 2x, a piena risoluzione, a scapito di parte dell'inquadratura. Steady cam è un ulteriore livello di stabilizzazione oltre a quello normale. Funziona solo sulla fotocamera principale da 64 MP, sia con zoom 1x che 2x, e produce filmati altamente stabili a 1080p @ 30fps.
Poi c'è la modalità Gimbal, che è un qualcosa di completamente diverso. È accessibile solo quando Wind risulta aperto come detto. Sfrutta l'ultrawide da 12 MP dedicato e in questo caso risulta limitato a 1080p @ 30fps. Sulla qualità non abbiamo dubbi: LG Wing produce ottimi filmati qualitativamente parlando. Dettagli e colori sono importanti, così come la nitidezza. Buona gamma dinamica e ottimi dettagli.
AUTONOMIA: nella norma grazie allo Snapdragon 765G
LG Wing è dotato di una batteria da 4.000 mAh. Con un display principale OLED e uno Snapdragon 765G da 7 nm abbastanza efficiente dal punto di vista energetico, Wing ha molti requisiti per fare un ottimo uso della batteria. E nel quotidiano effettivamente riusciamo ad arrivare a sera senza troppi disagi.
Sulla ricarica LG Wing fa bene grazie ad un adattatore da 25 W inserito in confezione e che funziona con supporto al QuickCharge 4+. Nell’uso però riusciamo a fare dallo 0% a circa il 39% in mezz'ora, con una carica completa che richiede poco più di 1:40 ore. Speravamo forse qualcosa di più ma non possiamo sicuramente lamentarci rispetto ad altri che fanno anche peggio seppur con ricarica dichiarata veloce. Sicuramente il non avere risultati fulminei permettono di avere sì una curva di ricarica più rilassata ma anche conservativa per la qualità della batteria. E non dimentichiamo che Wing include anche il supporto per la ricarica wireless da 13 W.
CONCLUSIONI
La sperimentazione è quasi sempre una buona cosa nella tecnologia. È così che otteniamo la maggior parte delle scoperte innovative. LG Wing 5G è l'incarnazione perfetta di questa mentalità e per questo è senza dubbio da apprezzare. L'azienda è riuscita a creare un'esperienza sorprendentemente raffinata con Wing. Certo, il display secondario ha un supporto app ancora limitato, presenta anomalie di tanto in tanto e possiede particolari sfide ergonomiche e di fattore di forma. Tuttavia, è anche sorprendentemente ben integrato in una moderna esperienza da smartphone.
LG non ha limitato l'innovazione di Wing ad un mero fattore di forma: l'inclusione della fotocamera ultrawide da 12 MP stabilizzata e dedicata per i video con interfaccia Gimbal ha senza dubbio un valore sicuramente più importante del semplice carattere estetico innovativo di Wing. Detto questo, la stragrande maggioranza di voi probabilmente faticherà a giustificare i 1.299€ da sborsare per LG Wing. Ma di fatto la ricercatezza tecnologica non può andare di pari passo, almeno in prima uscita, con il giusto prezzo. Qui siamo di fronte ad un prodotto completamente nuovo per LG e per gli utenti. Un telefono che potrebbe incontrare il favore di molti e che di certo potrebbe risultare anche un device di nicchia per i veri appassionati.
LG Wing non è un prodotto ''concept'' come altri. Qui lo smartphone funziona e funziona anche bene. Propone un cambio nell’uso del telefono che diviene divertente ed estremamente interessante pronto a catturare l’attenzione di qualsiasi appassionato di tecnologia. Siamo però di fronte anche ad un azzardo. C’è l’incertezza che effettivamente LG possa proseguire su questa strada con futuri device. Ma è palese che LG Wing merita sicuramente l’attenzione di molti e il rispetto di un prodotto davvero diverso ma funzionale in tutto.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl cellulare a martello ci mancava..
La battuta classica dei nostri nonni era:
"Cosa non si inventano, per vendere"
Ecco, se invece di cercare di affascinarli si fossero limitati ad aggiornare decentemente i telefoni e magari a rispondere in garanzia per gli errori di progettazione che portavano al bootloop magari sarebbero riusciti a ritagliarsi una clientela affezionata invece che far scappare a gambe levate tutti gli ex clienti
Un motivo ci dev'essere se nessuno ha mai fatto una cagata come questa.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
ogni 2-3 anni qualcuno ci riprova
ogni 2-3 anni qualcuno ci riprova
eh si nell'era dei primi "videofonini" era un classico la rotazione dello schermo...
e come allora i prezzi sono assurdi
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".