Iliad punta a Tim: possibile fusione clamorosa nel settore delle telecomunicazioni

Il colosso francese Iliad sta valutando l'acquisizione di Tim, l'ex monopolista italiano delle telecomunicazioni. La potenziale fusione potrebbe ridisegnare il panorama del settore in Italia, con implicazioni importanti per il mercato, i dipendenti e gli investimenti futuri.
di Nino Grasso pubblicata il 07 Febbraio 2025, alle 12:01 nel canale TelefoniaTIMIliad
Il settore delle telecomunicazioni in Italia potrebbe essere alla vigilia di un importante cambiamento. Iliad, l'operatore telefonico francese fondato da Xavier Niel, sta esplorando la possibilità di acquisire Tim, l'ex monopolista italiano delle telecomunicazioni. Se confermata, l'operazione porterebbe a una pesante ristrutturazione del mercato nel Belpaese, riducendo il numero di operatori con infrastrutture da quattro a tre.
Secondo le indiscrezioni trapelate, per valutare questa opportunità Iliad avrebbe incaricato Boston Consulting Group, una rinomata casa di consulenza internazionale, di studiare le possibili strategie per l'acquisizione delle attività di telefonia di Tim. Parallelamente, anche Tim e i suoi consulenti starebbero esaminando la possibilità di un'unione con l'operatore francese, sebbene in questo scenario il provider italiano si vedrebbe nel ruolo di acquirente piuttosto che di acquisito.
Fusione fra Tim e Iliad: si passerebbe da quattro a tre operatori in Italia
In Europa, il settore delle telecomunicazioni sta attraversando un periodo di crisi strutturale, caratterizzato da una forte frammentazione degli operatori. Tra il 2010 e il 2023, il fatturato dell'industria delle telecomunicazioni italiana ha subito un calo del 35%, passando da 41,9 a 27,2 miliardi di euro e la telefonia mobile, in particolare, ha registrato un crollo del 47%. Questa situazione ha portato l'Italia a diventare il penultimo paese al mondo per costo del gigabyte di dati, superato solo da Israele.
La potenziale fusione tra Iliad e Tim potrebbe rappresentare una soluzione a questa crisi, consentendo una maggiore concentrazione del mercato e, di conseguenza, una migliore redditività per gli operatori. Tuttavia, l'operazione avrebbe diversi punti critici, come ad esempio il futuro dei 17.630 dipendenti di Tim, che potrebbero andare incontro a un drastico ridimensionamento in caso di fusione. Secondo alcune voci, il governo italiano sta seguendo da vicino gli sviluppi della situazione e non sembrerebbe ostile ad eventuali cambiamenti nel settore delle telecomunicazioni.
Oltre a Iliad, anche altri attori stanno mostrando interesse per Tim. Il fondo britannico Cvc, ad esempio, sta lavorando da alcuni mesi sul dossier Tim, con un particolare interesse per la divisione dedicata ai servizi alle imprese. Questa potrebbe potenzialmente combinarsi con Maticmind, un'azienda controllata dallo stesso Cvc e partecipata da Cassa Depositi e Prestiti. Un altro elemento chiave in questa complessa equazione è Vivendi, il primo azionista di Tim con una quota del 23,75%: il gruppo francese ha considerato la possibilità di cedere la sua partecipazione in Tim, ma finora le offerte ricevute non hanno soddisfatto le sue aspettative di prezzo. Inoltre, secondo alcune fonti, i rapporti tra i Bolloré (proprietari di Vivendi) e Xavier Niel (fondatore di Iliad) non sarebbero dei migliori, aggiungendo un ulteriore livello di complessità a qualsiasi potenziale accordo.
Il mercato sta comunque reagendo positivamente alle notizie, con il titolo di Tim che ha registrato un aumento del 2,3% in Borsa. A breve, l'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, presenterà il nuovo piano industriale dell'azienda, occasione in cui si potrebbe delineare il ruolo che Tim intende giocare nel futuro riassetto del settore delle telecomunicazioni italiano, se sarà insomma come potenziale preda o come possibile predatore. In ogni caso, potrebbero esserci ripercussioni per i consumatori finali, che hanno visto in Iliad, sin dal suo arrivo in Italia, un punto di riferimento per cercare di evitare spiacevoli sorprese in bolletta grazie alle sue tariffe "per sempre".
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infofoie gras sulla pizza
foie gras sulla pizza
Se i francesi fossero tutti come Iliad, allora dove si firma?
Il problema è che quegli altri che volevano TIM, FIAT, etc. sono completamente diversi.
Tim
Il problema è che quegli altri che volevano TIM, FIAT, etc. sono completamente diversi.
bevi bevi
Come non essere d'accordo...
Sono sempre stato convinto che TIM fosse leader del mercato mobile assieme a Vodafone, e che Iliad arrancasse inseguendole... Oh, io ho Iliad, mi trovo bene e sono contento se stanno in buone acque, ma non pensavo che fosse diventata cosi' potente da pensare di acquisire TIM....
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