Green Pass e Telegram: l'accoppiata ''vincente'' per i No Vax! Sequestrata la chat ''Basta Dittatura''

Sono oltre 50 i canali su Telegram che raccolgono in Italia tutti coloro che si dichiarano contro il vaccino, contro l'obbligo del Green Pass e contro la cosiddetta ''Dittatura Sanitaria'' che, a detta dei no vax, il governo italiano sta realizzando per riuscire a reprimere quella che risulta essere la più importante pandemia di tutti i tempi. Ultimo, solo per ordine cronologico, la decisione della Procura di Torino di sequestrare la chat ''Basta Dittatura" che da tempo era divenuta il maggiore strumento di comunicazione per i No Vax e i No Green Pass.

Telegram e Green Pass: oltre 50 chat contro il vaccino e non solo

Secondo quanto riportato dalla Stampa, la Procura di Torino ha emesso un decreto di sequestro nei confronti della chat Telegram ''Basta Dittatura'' che, come detto, nelle ultime settimane ha raccolto adesioni di oltre 40 mila persone sostenitori tutti di ideologie No Vax e No Green Pass. In questo caso "il provvedimento è funzionale a fermare il mezzo attraverso il quale sarebbero stati commessi i reati ipotizzati dagli inquirenti: istigazione a delinquere e ripetute violazione della privacy. Il testo è stato trasmesso a una mail istituzionale di Telegram che si chiama 'Collaborazione volontaria' utilizzato dall'autorità giudiziaria per informare la struttura legale del social di quanto si richiede e si ritiene opportuno fare. Cioè chiuderla, oscurarla per fermare la deriva di annunci e pubblicazioni in un crescendo di toni minacciosi".

Al momento però c'è un problema di fondo per questo sequestro ossia il fatto che alcuna risposta è stata depositata in procura e questo significa che la chat per il momento è ancora in piedi, aperta e funzionante con gli oltre 40 mila iscritti che possono continuare a scriversi e ad agire come prima. A questo punto, lo step successivo, è forse quello di attendere ancora qualche giorno da parte dei magistrati per valutare, in caso di mancato riscontro, di utilizzare un secondo percorso come ad esempio avviare una rogatoria internazionale ossia una forma di collaborazione giudiziaria tra diverse autorità per il compimento di atti relativi al sequestro e non solo.

Telegram non è assolutamente nuovo a questi tipi di ''aggregazioni virtuali''. Ci sono oltre 50 canali che permettono agli utenti di organizzarsi contro il Green Pass e il suo obbligo, contro il vaccino, contro le regole imposte per lavorare o anche solo per uscire di casa. E poi ci sono anche i canali che promuovono la vendita di false certificazioni verdi. Tra questi gruppi i più importanti sono i canali 'Vax: le cavie siamo noi?' con oltre 7000 membri, 'Come Don Chisciotte - Contro la Dittatura Sanitaria' con 1500 partecipanti, o 'Eventi Avversi Vaccino Covid' che si presenta come Gruppo pubblico di archivio articoli, pubblicazioni scientifiche e testimonianze sugli effetti dei vaccini anti Covid, assoldando oltre 48.000 partecipanti. Ma non è tutto perché ci sono canali anche addetti alla diffusione di fake news sugli eventi avversi dei vaccini Covid o anche sulle ''presunte'' morti avvenute a posteriori della somministrazione del vaccino e che vengono spinte al massimo per catturare l'attenzione di chi entra in chat.

Tutti gruppi scovati già dalle autorità e tra tutti di certo proprio la chat "Basta Dittatura" era tra le più attive soprattutto perché non solo permette la discussione di questi argomenti ma mette in pratica anche zioni concrete da portare poi in campo. Insomma una situazione divenuta abbastanza importante quella delle chat dei no vax e dei no Green Pass che sicuramente verrà tenuta in costante controllo dalle autorità perché l'obbligo vaccinale a cui il governo sta pensando di certo non potrà che far scattare ancora di più i membri di questi canali.