Dolori e affaticamento agli occhi per alcuni utenti di Google Glass: ecco come evitarli

Per via della loro natura sperimentale, i Google Glass non sono naturalmente privi di difetti e hanno grossi margini di miglioramento. Tuttavia è arrivata la parola di un optometrista, che metterebbe in guardia alcuni utenti dall'uso prolungato del nuovo wearable di Google
di Nino Grasso pubblicata il 21 Maggio 2014, alle 13:51 nel canale TelefoniaI Google Glass nascono per essere indossati per tutta la giornata con l'obiettivo di divenire un'estensione del nostro organismo, per usare parole tanto care al compianto Jobs di Apple. Tuttavia gli obiettivi del colosso di Mountain View potrebbero essere ancora lontani da perseguire con le tecnologie attuali, stando alle parole del Dr. Eli Peli, optometrista di Harward consultato da Betabeat.
Durante la prova degli occhiali smart di Google, la pubblicazione americana aveva riportato un "dolore acuto" dopo circa dieci minuti d'utilizzo, scomparso una volta tolti. Si tratta di un fenomeno ampiamente diffuso dal rilascio delle prime Explorer Edition, che molti utenti hanno lamentato in seguito alle prime sessioni d'utilizzo.
Contattata a riguardo, Google sembrava in un primo momento sorpresa dai malesseri dovuti all'uso dei Glass. In effetti, ancora oggi risulta difficile capire per scienziati e medici la provenienza di alcuni malesseri, e in un caso di questo tipo il fenomeno potrebbe cambiare vistosamente da individuo a individuo (come ad esempio riguardo alla chinetosi prodotta dai videogiochi).
Secondo Eli Peli, il mal di testa sembra dovuto alla disposizione del prisma che funge da display sui Google Glass. Questo si trova in una parte "poco comoda" del campo di visione umana, per via di questioni puramente strutturali. Google ha tentato di integrarlo in una zona centrale, ma con risultati poco entusiasmanti dal punto di vista funzionale in quanto avrebbe ostruito la vista all'utente.
"Gli unici che guardano un sacco verso l'alto sono professionisti come elettricisti o imbianchini", sono le parole del Dr. Peli. "Molti di noi guardano verso avanti o verso sotto per la maggior parte del tempo. È ben noto che guardare verso sopra è meno confortevole. Se si cerca di stare su una gamba per un periodo di tempo prolungato, ad esempio, si sente tensione, perché non viene utilizzata come di norma". Lo stesso avviene con i Glass, guardando verso il prisma per un minuto "si mantiene lo sguardo in una posizione poco confortevole per sessanta volte il tempo cui siamo normalmente abituati a farlo".
Il Dr. Peli conclude sostenendo che non si tratta di mal di testa, ma di una sorta di malessere nei muscoli oculari. In sostanza i Glass andrebbero bene per usi brevi, come la lettura di un messaggio di testo, lo scatto di una fotografia o per la navigazione satellitare. In fase di test, o nei primi momenti in cui si viene a contatto con la nuova tecnologia, è normale aver voglia di sperimentare con le funzioni e le impostazioni, tuttavia guardare per lunghi periodi verso il prisma potrebbe condurre ai malesseri sin qui descritti.
Secondo l'optometrista, tuttavia, il dolore potrebbe non ripresentarsi dopo alcuni giorni di breve utilizzo, dato che i muscoli oculari tendono ad abituarsi alle nuove posizioni. Quest'ultima tesi è stata confermata anche da Google, che ha risposto così alla denuncia mossa da Betabeat:
"Quando qualcuno compra un nuovo paio di occhiali e inizia ad indossarlo per le prime volte, c'è sempre un periodo di adattamento finché non ci si abitua. Per alcuni avviene la stessa cosa con i Glass. Incoraggiamo gli Explorer ad utilizzare con cautela i Glass, così come farebbero con un nuovo paio di occhiali. Come facciamo notare nel nostro Help Center, i Glass sono progettati per micro-interazioni, non per fissare per tempi prolungati verso lo schermo, guardare il film del venerdì sera, maratone o per leggere "Guerra e Pace".
Aggiungiamo che durante le nostre prove con i Google Glass non abbiamo provato le sensazioni descritte dai ragazzi di Betabeat. Infatti, bisogna considerare che si tratta di un fenomeno condizionato non solo dal modo in cui vengono utilizzati, ma soprattutto dalla sensibilità di chi li indossa.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTornando in tema, è un epic flop ! Non solo dovrebbero affaticare poco, non dovrebbero proprio affaticare per niente.
A ME SEMBRA UN TRANS
mah... io aspetto i chip nel cervello
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